Yoongi pov's:
Siamo a fine settimana, questo vuol dire che finalmente potrò passare del tempo col mio bambino.
Siamo già di ritorno a casa, sono sul bus con lui ed è seduto sulle mie gambe, guardando felice fuori dal finestrino.
-Andiamo a giocare?-
-Kai... papà è un po' stanco, oggi pomeriggio però andiamo, va bene?- Propongo, sperando che accetti ma purtroppo conosco questo marmocchio.
-Ti prego!-
-Kai ora no.-
-Ti prego papà!- Insiste, sapendo che continuerà così finché non gli verrà un pianto isterico.
-Quando dico di no è no.- Cerco di usare un tono fermo e deciso ma appena i suoi occhioni incontrano i miei inizio a non ricordare più il perché sto iniziando a stufarmi.
-Non puoi farmi sempre sto effetto...- Borbotto e guardo davanti a me per vedere la gente salire, siamo in un ennesima fermata e diverse persone salgono, una in particolare.
Il ragazzino timido.
Lui manco si accorge della mia figura, sicuramente immerso nei suoi infiniti pensieri.
Senza farlo apposta si siede nel sedile dietro al mio ed io sospiro, ripensando a quella serata.
••••
Questa è la nostra fermata, alla fine a Kai ho dovuto dire che se avrebbe smesso gli avrei comprato un giocattolo e si è subito tappato la bocca, l'ho dovuto fare perché mezzo autobus si è girato perché era infastidita ma cosa posso farci? mah.
Premo il pulsante per prenotare e mi alzo, prendendolo in braccio.
Le porte si aprono e scendo, vedendo subito la figura del ragazzino vicino a me.
Lui si gira nella mia direzione, perché appunto è per fare il tragitto per tornare a casa e si accorge solo ora di me.
-O-Oh, ciao!- Fa un ripetitivo piccolo inchino ed io ricambio facendone solo uno.
-Ciao...- Gli sorrido appena.
-... è-è tuo figlio?- Mi domanda e Kai nasconde il viso nel mio collo facendomi ridacchiare per il solletico.
-Si, si chiama Kai, Kai saluta.- Lo incito e lui muove solo la manina in segno di saluto lasciando la testa lì.
Lui sorride, ma sembra un sorriso... boh... malinconico.
-Ciao Kai, io sono Jimin.- Picchietta la piccola manina e la rimette al suo posto, quando i suoi occhi incrociano i miei ritorna ad essere quello imbarazzato.
-E-Ehm... io... devo andare.- Mi sorpassa.
-Ok...-
Lui ricomincia a camminare velocemente, come se qualcuno lo stesse seguendo.
-Pff... perché dev'essere così strano?- Domando a mio figlio, lui rimane in silenzio.
Mah.
Pure io torno a casa, con molta calma a differenza sua.
Dopo cinque minuti abbondanti arrivo e mi ritrovo Jimin davanti al portone, mentre cerca nel suo zaino qualcosa, sicuramente le chiavi di casa.
-Non trovi le chiavi?- Domando alle sue spalle e lui fa un salto dallo spavento.
-I-Io... si, esatto, cavolo e le ho prese s-stamattina... come faccio?!- Cerca con furia nella sua roba.
-Sono sicuro che le stai cercando da un bel po'... fattene una ragione, non le troverai lì dentro e stai tranquillo, posso aprire con le mie.- Metto la chiave nella serratura e apro.
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Your Attention - Yoonmin
FanfictionDopo la morte della madre di Jimin la sua vita diventa buia e difficile, si trasferisce con il padre e come vicino di casa si trova il migliore amico di un ragazzo conosciuto.