Mi sto perdendo, di nuovo.
Quello che non sapete é che lo faccio spesso, costantemente.
Ogni volta é un'alta marea che mi affoga.
Odio perdermi, odio perdere il controllo, una Martina spaesata, dentro di me, si gira di continuo su se stessa, occhi sbarrati, a cercare un appiglio, un punto fermo.Mi é stato detto, insegnato, ripetuto, che va bene perdersi.
Non c'è nulla di male, quando accade, bisogna accoglierla questa sensazione ed aspettare che passi.
Ma quando?Ecco l'altro mio problema: l'impazienza, tutto e subito o non se ne fa nulla.
Il tempo.
Quanto tempo ci vuole?
Quanto tempo ci vuole per preparare una torta?
Quanto tempo ci vuole tra la fermata di casa e quella della scuola?
Quanto tempo ci vuole per attraversare Roma in macchina?Queste, sono tutte condizioni che sappiamo controllare.
Ma quanto tempo ci vuole affinché un dolore si posi sul fondo dell'anima ed appassisca, questo no, non lo possiamo sapere.
Datti il tempo, e dimenticherai quella persona.
No, io non posso dimenticare nessuno.
Datti il tempo e ritroverai le forze, l'energia.
No, io non posso permettermi di guardare un punto fisso e perdere il sorriso.
Datti il tempo e i tuoi sforzi verranno ripagati.
No, io voglio certezze, obiettivi finali, arrivi.
Il tempo cura ogni cosa, si dice no?
Ma quanto tempo nessuno ce lo insegna.Se potessi, cancellerei ogni cosa con una spugna.
Mi fai soffrire?
Via.Non riesco in questo?
Via.Ho sbagliato.
Via.E invece no, bisogna che aspetti, che attenda, ma quanto?
Quanto.
Tempo.
Ci.
Vuole?Il tempo necessario.
Per chi, questo non sarà mai chiaro.
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The Adventures of a Nurse
РазноеTutto questo è nato durante uno strano viaggio in macchina. E' un diario anomalo: attraverso le avventure che vivo nella mia professione, rifletto sui massimi sistemi!