Ma il caso esiste o no?

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Qualche giorno fa ero a cena dai miei, ed ogni volta che sono li vado nella libreria che ho lasciato: accarezzo i libri, riguardo le storie che mi hanno accompagnato mentre vivevo la mia adolescenza li, li saluto e mi scuso per aver dovuto fare una scelta ma la casa che ho comprato è troppo piccola.

Mentre il mio sguardo scorreva tra gli scaffali ho trovato lui, un segnalibro con i girasoli, che amavo moltissimo e che ho immediatamente ricordato perchè lo avessi abbandonato li.

Dietro c'è scritto " La tua personale bussola negli infiniti mari del tuo viaggio. Non fermarti mai. Matto"

Me lo regalò Matteo, una mia persona speciale che non c'è più da molti anni.

Non ricordo in che occasione me lo regalò, ma ricordo perfettamente il perchè della dedica e perchè lo abbandonai dai miei.

Faceva troppo male.

Svegliarsi una mattina e trovare tra i messaggi le parole di un'amica << Stanotte c'è stato un incidente, tra i ragazzi che non ce l'hanno fatta c'era Matteo>> è straziante.

Non posso spiegarvi bene cosa fosse lui per me e quanto fosse radicato nella mia vita, ma posso dirvi che ho dovuto gestire più di un dolore, oltre il mio, e non è stato facile, non si supera mai, si impara a conviverci.

Fatto sta che ho permesso al tempo di farlo sbiadire nonostante, dal 2012, ogni 5 dicembre gli continuo a fare gli auguri ed ogni anno a gennaio ricordo il giorno che lo ha portato via.

Era più piccolo di me di qualche anno eppure a volte con lui io mi sentivo una ragazzina.

Tirava fuori una maturità ed una saggezza che mi faceva riflettere davvero.

C'era tutto il mare nei suoi occhi blu, era bello da togliere il fiato e non ho mai più trovato nessuno bello come lui, forse qualcuno che gli somiglia molto.

Era divertente e mi metteva spesso nei casini ma glielo permettevo sempre, come quando a 17 anni mi disse "Ma la patente la prendo tra poco, fammi guidare la tua macchina ti prego".

Era un drago con la playstation, era bellissimo sulla sua moto che adorava e che sognava da quando era piccolo, e vederlo sopra di essa fu uno spettacolo.

Il suo sorriso poteva illuminare anche la notte più buia, erano tutte pazze di lui, anche io, perchè lui sapeva di essere bello ed usava spesso questo potere.

Oh...quanto era stronzo se voleva ma anche la dolcezza in persona e c'era anche se avevamo litigato, il giorno del mio incidente.

Abbiamo fatto tante di quelle cose insieme, abbiamo fatto i bambini  stupidi insieme ma anche i grandi e maturi.

E tutto questo l'ho voluto chiudere in uno scatolone della mia personale cantina.

Eppure quest'anno a dicembre mi sono successe diverse situazioni strane: rapporti che mi hanno ferito e mi hanno fatto sentire amata, tagli, cambiamenti piccoli e grandi e io sto cambiando.

Sono convinta che lui mi abbia lanciato diversi messaggi in questi giorni  e tutti i ricordi mi sono caduti addosso come una doccia gelida.

Mi sono fermata Matte, ho fermato il mio viaggio in un mare calmo e quieto, stagnante. Mi sono crogiolata nella mia comfort zone e ho vissuto nell'abitudine.

Ho capito che c'è ancora quella bussola, ancora ci sei anche se non sei più accanto a me.

Chissà che mi diresti se ti raccontassi di come va ora, di tutti quelli che ho conosciuto, di quelli che ho lasciato, di quello che faccio, della pandemia, dei giochi di ruolo, chissà se avresti lasciato la play per provarli anche se non era proprio per te, tu preferivi il soft-air.

Nessuno ti ha mai dimenticato, mai, ce lo diciamo con gli occhi ogni volta che ci incontriamo.

Mi sono scambiata dei messaggi con tua sorella che ormai è diventata bella come te.

Hai sempre avuto ragione come il nostro Liga: L'amore conta ed è l'unica cosa che può fregare la morte.

Ora ricordo cosa significa perdere davvero qualcuno, non permetterò che accada con tutti quelli di cui mi importa ed hanno la fortuna di camminare ancora su questo mondo.

Non permettete mai al vostro orgoglio, paura, noia, abitudine, di rubarvi il tempo che potreste impiegare per le persone che amate.




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