-Lei,
Era la migliore delle mie disgrazie-Roseanne Park era bella.
Ma era la più brutta.
Era triste.
Ma era la più felice.
Non era benestante.
Ma era la più ricca.
Era da sola.
Ma non la più sola.
Era contro tutto il mondo.
Ma non era l'unica a combattere.Esatto.
Perché c'era anche lei.
La ragazza insignificante.
Inutile.
Cocciuta.
Povera.
Sfigata.
Si diceva anche prostituta.
Naturalmente non era vero.
C'era anche lei.
Lalisa Manoban.
***
Di nuovo suonò quella campanella.
Triste.
Dava l'idea di una fine.
Ma per Lalisa non era finito nulla.
Se non le ore di pace.
Come il giorno prima, e quello ancora prima, e quello prima di quello ancora prima, e così via, per quattro–quasi cinque–anni, arrivò al penultimo banco lei.
Min-yon.
"Ehi sfigata"
"Siamo in due allora"
Lisa aveva un pregio.
O forse un difetto.
Aveva sempre la risposta pronta.
Sempre.
Forse anche grazie ai quei quattro anni e tre quarti passati a subire.
Subire. Sempre. Solo Subire.
Quindi Lalisa un giorno si ribellò.
E iniziò a fare pratica.
Karate.
Si adattò alla situazione.
E sopravvisse.
A differenza di altre, sopravvisse.
"Allora? Mi dai quella merenda?" Lagnò Min.
"No"
Secco.
A Min-yon si incurvarono quegli angoli della bocca, sempre sporchi di rossetto.
"Beh, carissima, si da il caso che io abbia provveduto"
Si voltò, e i suoi capelli viola , lavati il giorno prima, disegnarono una specie di ruota, che diede immensamente fastidio alla ragazza Thailandese. Stava arrivando un ragazzo.
Alto.
"..."
Appena si fu trovato vicino a Min-yon si comprese la sua altezza.
Probabilmente intorno agli 1.85 metri.
"..."
"Signorina Manoban," canzonò la coreana.
"Lui si chiama Yoon. E sa cosa deve fare" Risatina.
Yoon allungò la mano sulla merenda di Lisa.
Cadde in avanti, sbattendo la faccia sul banco.
Tutti si voltarono a guardare L'esile figura che aveva colpito il ragazzo, che, detto fra noi, assomigliava più ad un bufalo.
E naturalmente era lei.
La nuova.
La violenta.
L'insignificante.
Roseanne Park.
Entrambe le ragazze sorrisero.
"Mi stai simpatica, ragazza nuova"
"Anche tu, thailandese"
La coreana si girò e tornò con passo deciso al suo banco.***
Quel pomeriggio Lalisa aveva finito presto i compiti, anche perché per fortuna era già stata interrogata in fisica.
Quindi prese il telefono e notò una notifica.+39 356297**82
CiauLa ragazza aprì l'app.
Pensò subito ad uno stalker.Chi è?
la risposta arrivò subito.
Roseanne Park
EH? Come hai fatto ad avere il mio numero?
Segreto ♥
E perché, sopratutto.
Ci siamo subito dette che ci piacevamo a vicenda.
Sai, non ho mai avuto una vera amica. Potresti essere la prima ♥Suona bene.
Ma evita i cuoricini.
Ok ♥
...
***
Dopo l'interessante (...) conversazione Lalisa guardò fuori dalla finestra.
Le nuvole rosa ora le sembravano bellissime.---
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ᴜɴɪғᴏʀᴍ-ᴄʜᴀᴇʟɪsᴀ
Fanfiction𝐿𝑎𝑙𝑖𝑠𝑎 𝑀𝑎𝑛𝑜𝑏𝑎𝑛 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑎𝑣𝑎 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑛𝑒𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙'𝑒𝑑𝑖𝑓𝑖𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑎𝑛𝑐𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑢𝑛 𝑚𝑢𝑟𝑜 𝑠𝑐𝑟𝑜𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑒 𝑏𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜. 𝐴𝑙𝑙'𝑖𝑚...