Prologo

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Un anno dopo ...


La Spagna è un angolo di paradiso terrestre. Non avevo mai visto prima una città così bella e ammaliante, tanto quanto Madrid, mi ha conquistata non appena ci ho messo piede. In località come queste la vita è piuttosto frenetica e, anche senza volerlo, dopo un po' ne rimani risucchiato. Avevo letto un sacco di cose su di essa, ma non ci ero mai stata e, nel momento in cui l'aereo è atterrato, ho capito subito che sarebbe stata un'esperienza strabiliante. Ho incontrato un sacco di persone adorabili qui, ho partecipato ad un sacco di feste di paese dove tutti indossavano abiti tipici del posto e in cui c'erano ballerini di flamenco in ogni dove tanto che, ad un certo punto, mi sono fatta convincere ad imparare a ballarlo. Il periodo che ho passato in questo meraviglioso paese è una parentesi della mia vita che non potrò mai dimenticare, neanche se lo volessi. Mi rendo conto che un anno è più di una vacanza, ma non sono riuscita ad andare via prima, forse perchè ne avevo davvero bisogno o forse, semplicemente, perchè avevo paura che una volta tornata alla vita di tutti i giorni, la mia sanità mentale, riacquisita in questi mesi, avrebbe vacillato. Ho apprezzato ogni singolo istante di follia che mi è stato regalato da questo posto e ho fatto in modo che mi rimanessero marchiati dentro. Qui, ho ripreso a respirare e ho imparato ad ascoltare di nuovo me stessa. Adesso, però, è arrivato il momento di salutare questo magnifico angolo di mondo, ringraziarlo per tutte le emozioni che mi ha fatto provare e tornare a casa mia, con la speranza di, magari un giorno, tornarci e rivivere nuovamente tutte le sensazioni che mi ha concesso.

Qualche ora dopo...

Ho appena rimesso piede in città e già provo una malinconia pungente che, senza lasciarmi via di scampo, si è annidata nel mio cuore esattamente nel momento in cui sono arrivata in aeroporto, pronta per ritornare a casa. Gli unici contatti che ho mantenuto in quest'ultimo anno sono stati con i dipendenti della mia libreria: Kayla ed Andrea. Entrambi hanno fatto un lavoro pazzesco, le vendite sono sempre andate bene e non ci sono state mai lamentele nè da parte dei fornitori, nè dei clienti e abbiamo guadagnato talmente tanto che ho dato loro un aumento, visto che hanno compensato il mio lavoro e, nonostante questo, a me rimanevano comunque i soldi per poter andare avanti. Adesso però tornerò in carreggiata, la pacchia è finita e devo mettere la testa a posto. Sono su un taxi diretto a casa mia e la prima persona a cui ho pensato, quando sono scesa dall'aereo, è stata Olly. Con lei non ho avuto mai la possibilità di parlare anche perché, per evitare incursioni dall'esterno durante il mio periodo zen, se così possiamo definirlo, ho addirittura cambiato numero e quello nuovo l'ho dato solo ai miei lavoratori con precise istruzioni di non divulgarlo a nessun costo, altrimenti li avrei licenziati. Loro hanno fatto esattamente le cose che gli ho richiesto e credo che solo per questo dovrei far loro una statua. Ad ogni modo, prima o poi, dovrò anche affrontare Olly perchè spero di riuscire a farmi perdonare da lei, anche se so già che probabilmente mi odierà.

Sono appena arrivata davanti casa mia e so che questo è il vero momento nel quale inizierà di nuovo la mia routine. Tiro un sospiro, infilo la chiave nella serratura ed entro nella mia confortevolissima casa che mi è mancata da morire. Sono entusiasta di risentire perfino l'odore del mio deodorante per ambienti preferito che avevo spruzzato prima di andare via e che, non so come sia possibile, è rimasto a impregnare l'aria o, forse, è solo una mia suggestione. La commozione per essere tornata sta prendendo il sopravvento e credo che, da un momento all'altro, potrei iniziare a piangere. Ho passato talmente tanto tempo a pensare a tutti i miei angoli preferiti della casa che sono sicura che, adesso, ogni volta che passerò un momento speciale in questa casa, lo assaporerò meglio. Sono arrivata alla conclusione, dopo aver riflettuto a lungo, che non voglio più perdermi nessun dettaglio della vita perché, se ci sono due cose che ho imparato in tutto questo tempo, sono che si vive una volta sola e bisogna godersi tutto sempre al cento per cento perché, a volte, si verificano degli accadimenti che non avevamo previsto e, una cosa è certa, non bisogna avere rimpianti, nè permettere a nessuno di scegliere al posto nostro. Non è stato semplice affrontare i miei demoni da sola, mentre ero via. Ho analizzato, nei minimi dettagli, tutto quello che è successo e mi sono resa conto che non avrei potuto fare molto per cambiare il corso degli eventi ma adesso, è come se fossi una nuova me, non che non ci siano momenti in cui non penso a quello che ho perso e, vi assicuro, che questa è una delle cose che ancora non sono riuscita a metabolizzare del tutto ma voglio un nuovo inizio per me e voglio tornare ad essere la padrona esclusiva della mia vita.


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Ciao a tutti! Sì, lo so, è passato un sacco di tempo e per questo mi scuso immensamente. Purtroppo è stato un periodo pieno di cose da fare per me e non sono riuscita a pubblicare prima. Vi ricordo che la giornata in cui aggiornerò rimarrà il sabato e che questo capitolo è stato pubblicato oggi solo perchè è il primo ;). Spero che questa nuova storia sia di vostro gradimento e che il mio impegno abbia i suoi frutti. Vi mando un abbraccio virtuale e vi auguro una serena Pasqua <3

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