I

651 30 0
                                    

Osservando il cielo pieno di stelle, un amaro sorriso si presenta sulle tue labbra al ricordo di tutti i momenti passati insieme.

Eravate felici, a vedervi tutti avrebbero detto che eravate la coppia perfetta, ma adesso..? Adesso cosa siete?

Sospirando porti il tuo sguardo sulle tue mani le quali stringono con forza una collana, quella che ti regalò lui al tuo compleanno.

Sei seduta per terra, sul terriccio ancora un po' umido per la pioggia mentre solo alcuni lampioni illuminano il parco.

Una lacrima ti scappa al tuo controllo e seguita da altre, non puoi fare altro che pensare a quanto tu possa essere debole in questa situazioni.

Sei da sola a piangere in un parco o almeno, questo era quello che pensavi finché un ragazzo si presentò al tuo fianco sorprendendoti.

Velocemente ti asciughi le lacrime e guardando dall'altra parte, ti domandi chi possa essere.

Le lacrime continuano a scendere e non riuscendo a fermarle, nascondi la faccia tra le tue mani.

Sei debole, lo sei sempre stata e invidi le persone che in queste situazioni riescono a non versare alcuna lacrima.

Vorresti essere come loro: forti, che non si lasciano buttare giù così facilmente come accade a te.

Rimanete tutti e due in silenzio, si può sentire solo il tuo flebile pianto in questa notte dove tanti ricordi ripercorrono la tua mente ferendoti in continuazione.

Ti sembrano per quelle che passano, ma quando accendi il cellulare per guardare l'orario, ti sorprendi a vedere che era passata solo mezz'ora.

Nel frattempo ti eri calmata un pochino, più nessuna lacrima ti rigava le guance, eri ritornata nel tuo stato iniziale, dove non senti più niente, solo vuoto.

Non ti giri a guardare il ragazzo, non lo fai perché ti vergogni di avergli fatto conoscere un lato di te che non ti piace, ma quello che fai è ringraziarlo silenziosamente per aver fatto l'unica cosa di cui tu avevi bisogno: un qualcuno accanto.

Certo, tante persone sono venute da te e hanno cercato di consolarti con parole, ma tu cosa te ne facevi?

Parole buttate così, che dovrebbero renderti felice nel momento in cui vengono dette, ma poi? Dove vanno? Delle stupide parole dovrebbero rimanere?

E mentre inizi a camminare lontano dal ragazzo, ti riviene in mente la frase che ti disse una ragazza, probabilmente cercando di migliorare la tua situazione, ma quello che era riuscita a fare era appesantire il senso di colpa che ti perseguita da quando quel fatto era accaduta.

Devi andare avanti.

Ma come? Come posso andare avanti quando so di averlo ucciso?

It's okay to cry, right?|| j.jkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora