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-Hey, T/N! Senti... Dopo possiamo fermarci un attimo in corridoio? Dovrei parlarti di una cosa in privato...- Sussurra Hitoshi, mentre sistemo le mie cose per andare in laboratorio.
Il cuore comincia a martellarmi nel petto, come se mi stesse preparando per qualcosa di brutto.
Hitoshi è un ragazzo alto e magrolino, dai capelli castano chiaro e gli occhi del medesimo colore, forse un po' più scuro.
È un ragazzo nella norma: studioso, un po' timido e simpatico.
- Certo, Hitoshi. Ci vediamo dopo il laboratorio, ok?- Chiedo, mettendomi lo zaino sulle spalle.
Lui risponde con un sorrisetto imbarazzato e annuisce, mentre esco dalla stanza per dirigermi verso il laboratorio di chimica.

- Il problema è che ho paura di quello che vorrà dirmi.- Dico ad Harumi, mentre verso del liquido rosa dentro becher.
- Lo capisco... Beh, Hitoshi ti viene dietro dalla prima media, T/N.- Mi rivela tranquillamente, aggiungendo del liquido verde.
- Cosa? No, aspetta, che?!- Le chiedo quasi gridando, tant'è che tutti i nostri compagni si girano per guardarci.
- Dài, non puoi non essertene mai accorta. Non hai visto quanti gesti di gentilezza compie nei tuoi confronti? E quei bigliettini che trovavi sul tuo banco, secondo te erano di quello che ti piaceva? Sul serio?- Domanda, alzando un sopracciglio e facendo un'espressione ironica.
- Veramente no...- Le rispondo, abbassando lievemente il tono della voce.
Ho un difetto enorme purtroppo: non riesco a capire mai, nonostante sia ovvio, quando piaccio a qualcuno.
Non so perché, credo che il mio subconscio scarti subito l'opzione di me assieme a qualcuno.
- Va beh, in questo caso dopo scoprirai cosa ha da dirti.- Chiude il discorso, facendomi l'occhiolino.

Torno in classe di corsa, perché ho dimenticato la felpa sulla sedia.
- T/N!- Sento una voce alle mie spalle chiamarmi.
Mi volto di scatto e capisco a chi appartiene quel tono così familiare.
- Hey Hitoshi, ascolta... Devo correre in classe a recuperare la felpa che ho dimenticato.- Rivelo, mentre cerco di dileguarmi.
- A proposito di questo...- Alza il braccio e mi porge la mia felpa nera con su un pallone da pallavolo, un regalo da parte delle mie compagne di squadra per il mio compleanno.
- Oddio, grazie mille!- La tentazione è quello di abbracciarlo, ma poi mi ricordo di quello che ha detto prima Harumi ed evito.
- Ora che sono libera dimmi pure...- Lo invito a parlare titubante, cercando il contatto visivo.
- Emh... T/N. Sei una ragazza fantastica: sei bellissima, intelligente e simpatica. Siamo compagni di classe da molti anni e ho avuto modo di conoscere tutte le sfaccettature del tuo carattere, ma ho capito che le apprezzo tutte allo stesso modo. Quindi... La conclusione è che... emh, mi piaci. Dalla prima media, più o meno.- Dice tutto d'un fiato, mentre le gote cominciano ad arrossarsi.
Ah.
Aveva ragione Harumi, come al solito del resto.
Però... A me Hitoshi non piace in quel senso, ma come amico. È un compagno di classe eccezionale solo che, non mi ha fatto scattare la scintilla.
- Hitoshi...- Sussurro, abbassando lo sguardo verso il pavimento e giocando con le dita, vergognandomi di me stessa.
- Tranquilla, T/N. Lo avevo immaginato, ma davvero, non fa nulla.- Risponde, mostrandomi un sorriso tenerissimo.
- Scusami davvero tantissimo.- Dico, abbracciandolo e sperando di non averlo ferito nel profondo.
Lo so che non dovrei per non incrementare la tensione della situazione, ma so che mi serve questo abbraccio tanto quanto serve a lui.
- Non è colpa tua, stai tranquilla. Come si suol dire "al cuor non si comanda". Però, se ci ripenserai, io sarò qui ad aspettarti.- Rivela, staccandosi di poco dall'abbraccio.
Annuisco e sorrido, non sapendo cosa dire e lo seguo con lo sguardo mentre si allontana dalla parte opposta rispetto alla mia.

- Hitoshi Okada? Quel figo di terza? E lo hai rifiutato?!- Esclama Mitsuki alzandosi bruscamente dalla sedia del tavolino del bar.
- Shh! Mitsu, non gridwre!- La rimprovera Asako con la bocca piena di torta al cioccolato.
- Non posso evitare di urlare con una come lei!- Risponde a tono la bionda, sedendosi di nuovo ed indicandomi esasperata.
Io alzo gli occhi al cielo e Asako sbuffa.
- Se non le piace, non le piace.- Ribatte la piccoletta castana.
- Uf, come vi pare...- Incrocia le braccia al petto Mitsuki.
- Cambiando argomento, come mai siete così allegre e pimpanti? Avete per caso invitato i ragazzi più belli del mondo a mangiare con noi?- Chiedo ironicamente, bevendo un sorso del mio frappè al cioccolato.
- Emh...-
- Umh...-
Rispondono in coro Asako e Mitsuki.
- Ragazze, chi avete invitato?- Ridomando, alzando un sopracciglio.
- Non abbiamo invitato la maggior parte dei componenti della squadra della Karasuno, noo...- Dice Mitsuki ridacchiando.
- Non lo avete fatto sul serio, vero?!- Sgrano gli occhi.
Sono letteralmente in panico.
Le mani mi sudano, la gola è diventata improvvisamente secca e una serie di immagini di me e Sugawara seduti insieme a bere il frappè, mi si palesano nella mente.
- T/N, stavamo scherzando... È tutto ok?-
Chiede Mitsuki con uno sguardo leggermente preoccupato.
Mi rendo conto di avere gli occhi spalancati e di star guardando fisso il mio frappè, quasi come ci fosse sopra un fantasma.
- T/N...?- Cerca di risvegliarmi Harumi, sventolandomi la mano davanti al viso.
Scuoto la testa e strizzo gli occhi, controllando l'ora sul telefono.
- Ragazze, si è fatto tardi! Dobbiamo andare a casa a prepararci per l'allenamento di questa sera.- Provo a dileguarmi in fretta io.
- Emh ok... Sei strana. Fattelo dire.- Ribatte Mitsuki alzandosi ed indicandomi.
- Concordo con il piccolo dobermann.- Afferma Harumi ridacchiando.
- E io sono d'accordo con tutte e due.- Ribadisce Asako, compiendo la stessa azione delle altre due.
- Sarò strana ma anche in ritardo. Ci vediamo dopo ragazze.- Saluto, andandomene.

MIA! [Sugawaraxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora