Tutti abbiamo bisogno ogni tanto di fuggire dalla realtà e rifugiarci nell'immaginazione, nella fantasia, nei sogni.
E' per questo che scrivo, è per questo che leggo.
Questa è una raccolta di immagina, one shot, brevi storie... hanno diversi modi...
AVVERTENZE: Rating verde. One shot triste. Leila è un personaggio del tutto inventato. (foto del fancast)
Per lui era sempre e solo esistita lei.
L'aveva amata con tutta la sua anima, fino a consumarsi, fino a spegnersi, a sottomettersi, fino alla fine.
Ed io avevo guardato quell'amore per lei gelosa, invidiosa, con un magone nel petto, con la consapevolezza che come Lily io non sarei stata mai.
Lei incarnava l'immagine della ragazza perfetta: gentile, solare, simpatica e disponibile sempre con tutti, sorridente, piena di energie, bellissima e con una bravura magica invidiabile.
Proprio per questo sia Severus che James persero la testa per lei.
Io a differenza di lei ero destinata ad essere la cattiva della storia, colei che facendo parte di una famiglia di purosangue serpeverde sarebbe sempre stata etichettata come quella da cui bisogna stare lontano.
Tutti si aspettavano freddezza e cattiveria da me, tutti si aspettavano il peggio. In realtà da quando ero entrata ad Hogwarts non facevo altro che starmene per i fatti miei nonostante numerose volte le sorelle Black avevano cercato di fare amicizia con me.
Non ero fatta per le interazioni umane, preferivo di gran lunga starmene da sola che con gente che credeva che avere il sangue puro fosse tutto nella vita.
"Cosa fai?" non alzai neanche il capo per vedere chi stesse interrompendo la mia lettura, sapevo già bene chi fosse.
"Penso che sia ovvio Severus."
"Era per fare conversazione." si sedette sul muretto dove io stessa ero seduta. In genere non era mai lui il primo a parlare e a creare un dialogo, non capivo come mai fosse lì.
"Senti... vorrei un consiglio." sbuffai, ecco perché era lì.
"Ho davvero detto qualcosa di orribile a Lily e... e ora non so come farmi perdonare. Secondo te come posso rimediare?" lo chiese con fare imbarazzato, sapevo bene che chiedermi quelle cose per lui fosse un atto estremo di coraggio e anche di pazzia, non era di certo il tipo da chiedere consigli, specialmente su tali argomenti.
"Per un tipo come Lily ci vuole un sincero scusa, e poi devi dimostrarti gentile, devi fare qualcosa che ti faccia riguadagnare la sua fiducia. Qualcosa di coraggioso... qualcosa alla grifondoro."
Mi pizzicai la lingua. Che cosa stavo facendo? Lo stavo chiaramente spingendo tra le sue braccia anche se era l'ultima cosa che volevo.
"Hai ragione. Devo pensare come un grifondoro." non mi diede neanche il tempo di replicare che era già corso via.
Che stupida.
"Sei proprio una stupida sai?" Leila mi raggiunse con il suo solito diario di cuoio in mano e si appoggiò al muretto, proprio dove poco prima stava Severus.
"Non capisco neanche come tu possa essere serpeverde." chiusi il libro di scatto e mi alzai scottata da quell'affermazione.
"Non mi sembra di averti mai dato tanta confidenza Green, ed essere corvonero non fa di te una sapientona che sa tutto della vita, quindi per favore evita certe affermazioni stupide e senza senso."
"Ok ok scusami. Non voleva essere un insulto, era solo un dato di fatto. Sei stata gentile e onesta con lui, nonostante si capisca perfettamente che ti piaccia. E' qualcosa che in generale un serpeverde non farebbe."
"Ti sbagli, i serpeverde farebbero qualsiasi cosa per le persone che amano." la superai senza neanche fermarmi un istante in più. "Non hai negato che ti piaccia."
Mi bloccai. "Perché non ho nessun motivo per farlo."
E fu così che andai via da lì con il cuore a pezzi, con le lacrime agli occhi.
Ero condannata a vivere una vita che non sentivo mia, piena di pregiudizi e occhiate velenose. Ero condannata a vivere una vita dove guardavo il ragazzo di cui ero innamorata amare un'altra, che si era da sempre dimostrata migliore di me.
Non ero altro che una spocchiosa serpeverde che meritava di starsene da sola.
'Fidati figlia mia, nella vita non conta nient'altro se non trovarsi un marito purosangue con cui continuare la generazione.' le parole di mia madre si ripetevano nella mia mente come una maledizione, qualcosa dalla quale non potevo scappare.
Ero condannata a un matrimonio senza amore, con qualcuno che avrebbe giudicato tutte le persone non purosangue, con qualcuno che sicuramente sarebbe stato alle grazie del signore oscuro.
Io non mi sarei potuta opporre, non sarei potuta scappare... perché anche se Leila pensava che non fossi poi così serpeverde in realtà non ero tanto diversa da quella gente con cui ero cresciuta, perché io del coraggio dei grifondoro non avevo nulla, proprio per questo mi sarei prostrata e accontentata di qualcosa di imposto.
Non ero una persona coraggiosa, non lo ero mai stata, proprio per questo lasciai andare Severus, perché sapevo che infondo anche se lui mi avesse amato io non avrei potuto fare niente per la nostra storia.
Il finale sarebbe sempre stato lo stesso. Non avremmo mai potuto vivere una vita insieme.
Così tenni i miei sentimenti per me, feci finta di niente, li nascosi nell'angolo più oscuro della mia anima e mi dedicai a tutto ciò che mi rimaneva: la magia oscura.