"BEGONE"
Una donna si ferma davanti a me e dalla sua mano riesco a vedere una luce bianca accecante essere proiettata contro quella creatura.
Quando la mia vista si schiarisce e la forte energia sembra ritornare lì dove era stata emanata, vedo la massa quasi informe del mostro a terra, posso notare le sue ombre muoversi come fumo che lo circondano debolmente, la donna fa del suo corpo il mio scudo stabilizzandosi pochi centimetri davanti a me.
<Irene seguimi, non c'è tempo da perdere> prima che potessi reagire noto poco più lontano da me la borsa della donna a terra, nella quale intravedo stentatamente una foto sembrar vagamente familiare ma prima che potessi mettere a fuoco - o quasi - la donna mi fa cenno di seguirla.
Inizio a seguirla lungo il corridoio, quando passando a pochi passi dal mostro noto qualcosa brillare tra ciò che è rimasto della creatura.
La sua brillantezza svanisce quando mi avvicino intenta ad esaminarlo, afferro quella che sembrerebbe una roccia o il centro delle funzioni motorie della creatura.
Non posso negare di nutrire un briciolo di curiosità verso l'oggetto il quale sembra assumere sempre più sembianze di minerali comuni nel nostro mondo, la esamino con lo sguardo ancora una volta e la lascio scivolare nel mio zaino, e subito dopo averlo fatto noto con mio stupore che la creatura informe sparisce, non lasciando indietro tracce di ciò che è successo.
<Irene per favore tu sei in grave pericolo, e dovresti seguirmi se hai bisogno di aiuto> annuisco, e incedo in direzione della donna pensando alla misteriosa e pesante roccia nel mio zaino e forse alla possibilità di ricevere più risposte su ciò che stava incombendo nella mia vita.Cerco nel frattempo di tenere il passo della donna che apparentemente mi ha salvata da quella creatura quando stava per attaccarmi, ma delle domande stanno iniziando a nascere nella mia testa, e ho bisogno di risposte.
<Cos'era quella cosa?>
<Non ora Irene, andiamo, non possiamo permetterci di soffermarci qui, potrebbe non essere sicuro ci sono troppe ombre>
Mi precipito dietro la donna, seguendola attraverso gli alti e larghi corridoi, si ferma bruscamente davanti a una porta con sopra il nome "Professor Aries", mi lascia poi entrare introducendomi in un ufficio accogliente.
Mi prendo un momento per dare un'occhiata alla stanza mentre ciò che sembrerebbe essere la professoressa Aries mi conduce a una sedia facendomi segno di prendere posto, così fa lei di fronte a me.
La sua scrivania è piena di oggetti vari, strumenti lavorativi e i libri che sono ammucchiati in torre sul pavimento, una mappa stellare si sposta e brilla dietro la sua sedia creando un effetto a dir poco mozzafiato.
<Sembra tu sia ancora tutta d'un pezzo a parte qualche livido, bene.
Non avrei mai sentito la fine se tu non fossi...> la donna lascia andare un lungo e pesante che riecheggia nella stanza e chiude lentamente i suoi occhi, scuote la una volta che li riapre.
<Oh io sono la professoressa Aries in caso tu non lo sapessi ancora, io insegno solo a dei studenti particolari, come te e la tua amica, precisamente la magia Solare e Lunare, posso portarti qualcosa? Una tazza di tè, o forse se necessiti di qualcosa di più forte...>
<Non-> cerco di fermarla ma la donna mi precede
<Sei una studentessa hai ragione, allora tè sia> rimango qualche secondo a fissare la donna la quale adesso sembra voler evitare mie eventuali domande scomode, cosa che infittisce ancor di più i miei sospetti nonché mi spazientisce.<Tè? Non voglio del te signora, voglio delle risposte perché sono stanca di essere tenuta all'oscuro> la donna - in precedenza alzatasi per preparare del tè - si blocca sul posto e dopo qualche secondo di silenzio fa per parlare <N-non so di cosa parli, ti riferisci alle creature d'ombra? > quando la donna si volta facendo incontrare i suoi occhi scuri ed ora irrequieti ai miei, annuisco cercando di convincerla a darmi risposte che necessito di ricevere.
<Per favore, mi dica cosa sta succedendo> la donna sospira ancora una volta, prende tra le sue dita l'anello che aveva al dito e inizia a giocarci in un comportamento agitato, finalmente prende un lungo e pieno sospiro guardandomi con calma.
<Certo, avrai sicuramente tante ottime domande da fare, ma prima vado a preparare del tè> la donna preme la sua mano su un bollitore, che ora risplende di rosso acceso contro di essa, stava davvero riscaldando il tè con una mano?
Dopo qualche momento, il bollitore fischia e la donna versa il tè in una tazza per poi porgerla a me <Grazie> bevo un piccolo sorso e il tè leggermente o meglio dire apparentemente amaro mi scorre sulla lingua con una leggera sfumatura di dolcezza, mi sento subito di più a mio agio <È un tè Oolong, uno dei miei preferiti, perfetto per la pace interna>
<Okay mi piacerebbe stare qui a parlare di tè con lei signora, ma ora possiamo parlare di ciò che è successo?>
<Giusto, certo, cosa vuoi sapere?> guardo la donna attentamente notando il suo repentino cambiamento emotivo passato dalla calma all'agitazione in men che non si dica.
<Cos'era quella creatura che mi ha attaccato? E perché lei ha una mia foto nella sua borsa?>
<Una tua foto? Non ho mai avuto una tua foto in vita mia Irene> il suo tono è molto calmo nonostante i suoi minimi gesti sembrano essere controllati con agitazione proprio per questo decido di insistere <La foto dentro alla sua borsa insieme ad altri strani oggetti> la donna appoggia la tazza di te su un ripiano dietro la sua poltrona e mi guarda attentamente <Non ne so niente, perché mai avrei dovuto avere una tua foto? > i suoi occhi vagano lungo la stanza cercando qualcosa alla quale appoggiarsi, ma prima che me ne rendessi conto si alza di colpo. <Ho appena realizzato che dovrei ricontrollare quel corridoio, la creatura potrebbe aver lasciato qualche traccia dopo che l'ho distrutto> la mia mente vola subito alla roccia che ho nel mio zaino, quella è sicuramente una traccia importante e potrebbe portarmi alla scoperta di qualcosa, stringo i denti decidendo di non dire nulla alla donna, non mi fido quindi il silenzio è la cosa migliore adesso.
<Non è rimasto nulla nel corridoio, ho controllato prima di seguirti e in ogni caso se non vuole dirmi la verità riguardo a quella foto, allora va bene lo scoprirò io> la professoressa Aries sembra esitare qualche secondo guardando la porta e me più volte, la vedo rassegnarsi mentre prende ancora una volta posto sulla poltrona, il suo sguardo mai una volta da quando sono entrata in questa stanza ha incontrato il mio per più di dieci secondi, inizio a credere, anzi sono quasi sicura che questa donna mi nasconde più cose di quanto voglia far conoscere.
Ma io, ho bisogno di risposte.
STAI LEGGENDO
Mirrors Eclipse || Seulrene
FanfictionTutti noi abbiamo desiderato di vivere una vita diversa da quella che viviamo attualmente, sognando avventure, vite meno monotone, con una situazione sentimentale più ricca, rimanendo quasi delusi dal svegliarsi e accorgersi che invece tutto è piatt...