<AH> una sagoma che non riesco a vedere bene in viso mi raggiunge da appena sotto la superficie dell'acqua, il mio riflesso man mano che la sagoma si avvicina inizia a sbiadirsi e l'ansia in me inizia a crescere.
Scarlett si materializza al mio fianco e posso notare nei suoi atteggiamenti un pò di timore, il suo piccolo corpo è in posizione difensiva, mi trascino indietro mentre la mano di quella persona a me sconosciuta perfora la superficie dell'acqua intenta ad afferrarmi, le dita fredde scivolano via dalla mia caviglia, non riuscendo però ad afferrare la presa.
Cerco di non urlare per non attirare l'attenzione di qualcuno pronto a rubarmi la bandiera, ciò nonostante posso percepire il mio battito cardiaco - ora aumentato - martellarmi furiosamente nelle orecchie, la paura e la preoccupazione di ciò che sarebbe potuto accadere da qui a poco viene sostituita da un fischio che attraversa la radura, la foresta si dissolve davanti ai miei occhi, portando con sé il mio riflesso nell'acqua.Cos'è appena successo? Guardo Scarlett ormai materializzata sulla mia spalla, sembra voler accertarsi che io stia bene così con una carezza la rassicuro, la sento tremare sotto al mio tocco.
L'arena iniziale appare, e attorno a noi gli studenti sembrano felici, si complimentano a vicenda altri invece meno, ma nessuno sembra aver conoscenza di ciò che è successo poco prima.
Il capitano scende dagli spalti fischiando e tutti si chiudono in cerchio attorno a lui, così mi faccio strada per arrivare in prima fila.
<Okay ho visto abbastanza per prendere le mie decisioni, quando chiamerò il vostro nome salite sugli spalti e vi dirò senza troppi giri di parole se valete abbastanza per la nostra squadra o no> in questo momento mi trovo confusa, voglio comprendere che gli studenti non abbiano visto ciò che è successo ma il capitano era sugli spalti, ha visto sicuramente ciò che è accaduto quindi perché non parlarne?
<Aspetta un secondo, per quanto riguarda la cosa che mi ha attaccato?> tutti gli studenti si voltano verso di me con sguardo stupito, mi volto verso Wendy cercando uno sguardo di comprensione, invece ricevo un'occhiata confusa anche dalla bionda.
<Voi due stavate seguendo i provini dagli spalti, non l'avete vista uscire dal lago e cercare di afferrarmi?> un brivido mi percorre la schiena quando -con i pensieri- ripercorro il momento in cui quella mano fredda e bagnata ha cercato di afferrarmi la caviglia -alla fine sfiorandola solamente-
Noto alcuni ragazzi ridacchiare in merito alla mia affermazione, ovviamente non potevo aspettarmi che mi credessero tutti sulla parola, cosi mi rivolto ancora verso Wendy che ora mi dona una occhiata preoccupata -spero che lei mi creda- penso mentre la bionda fa per parlare; <Se qualcosa cerca di afferrarti, o ti afferra in questo gioco è un avversario che cerca di ottenere la tua bandiera, dovrai abituarti a ciò Irene> guardo la ragazza con sguardo sorpreso, credevo che almeno lei mi avrebbe creduta, invece la PCE è sempre molto ricca di sorprese.<Non è un avversario se è fatto di ombra e mi vuole trascinare in acqua!> la mia voce esce fuori più acuta del dovuto tanto da attirare nuovamente l'attenzione di tutti su di me, il capitano palesemente annoiato dalla discussione fa qualche passo nella mia direzione
<Posso capire che il thief è abbastanza disorientante per chi non ha mai giocato prima a questo sport, ma se vuoi entrare nella squadra, devi lasciar stare questi teatrini drammatici> dopo la sua affermazione non rompo il contatto visivo con il ragazzo che quasi impone a se stesso di imporre il suo potere/virilità su di me <E' bello avere il tuo appoggio, "capitano"> con tono sarcastico dono un'ultima occhiata al ragazzo che senza rispondere si volta intento a chiamare i primi studenti per dar a loro i risultati delle audizioni.
Non mi aspettavo che lui mi credesse, in verità ci speravo, ma sono sempre stata a contatto con persone che non facevano altro che deridermi e sminuirmi per la mia prospettiva di vita, e di come per anni avessi la costante sensazione di star vivendo a metà, come se non riuscissi ad uscire dalla bolla che mi era stata imposta da un mondo che apparentemente non mi apparteneva, e non ho mai preteso in verità che qualcuno mi capisse, ho sempre chiesto solamente rispetto e il minimo di comprensione per il mio stato d'animo.
Inutile dire che non ho mai ricevuto niente di tutto ciò, ma ci sono abituata, credevo solo che qui le persone fossero diverse ma non credo che la magia possa cambiare menti chiuse e contorte come tali.
Mi volto verso Wendy che prima di raggiungere il capitano mi mima con le labbra uno "scusa" voltandosi successivamente.
La vita è una lunga preparazione per qualcosa che non succederà mai.
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Mirrors Eclipse || Seulrene
FanficTutti noi abbiamo desiderato di vivere una vita diversa da quella che viviamo attualmente, sognando avventure, vite meno monotone, con una situazione sentimentale più ricca, rimanendo quasi delusi dal svegliarsi e accorgersi che invece tutto è piatt...