Esperanza

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Esperanza Valdez poteva essere chiamata in tanti modi, ma sicuramente non una ragazza calma e pacata.

All'età di 12 anni aveva convinto suo padre a lasciargli prendere un cucciolo di vipera. Sua madre non aveva fatto molti problemi ma nonostante ciò non si avvicinava tanto alla teca di Loki. Suo fratello Charles non entrava letteralmente più in camera, mentre Sam quando arrivava per le vacanze non si faceva problemi a prenderlo in mano. Ora il serpente aveva quasi tre anni, e viveva in ottima forma. Leo Valdez a volte si sorprendeva vedendo sua figlia minore prendersi cura di un essere velenoso quando non si filava di striscio i problemi dei fratelli. 

Esperanza era abbastanza affamata alle 15.00, così decise di andare fuori casa per cercare un qualcosa di decente da mangiare, visto che sua madre prendeva soltanto cose salutari. Prima di uscire la ragazza andò a salutare la sua piccola creaturina rinchiusa in camera sua, per poi prendere portafoglio, chiavi e cellulare.

Ah, e come dimenticare il suo piccolo taccuino?  Per lei era cosa di vitale importanza visto che conteneva tutti gli in-

-Esp, dove vai?- gridò sua madre dalla cucina, avendo sentito che sua figlia stava prendendo le chiavi dall'ingresso.                                                                                                    -Non ti preoccupare, esco un attimo per andare a prendere qualcosa da mangiare- gli gridò lei di rimando                                                                                                                                      -Ma guarda che ci sono le mele in casa! Oh, ed ho comprato proprio ieri lo yogurt senza zucchero, visto che tuo fratello ne va pazzo!-

In realtà neanche a Charles piaceva lo yogurt senza zucchero, ma lo mangiava sempre, perlopiù perchè aveva sempre fame e non voleva andare a spendere soldi per il cibo, volendo risparmiare per degli esperimenti che faceva a casa.

-No grazie!- urlò Esperanza Valdez mentre usciva fuori casa, con l'obbiettivo di tirarsi fuori dalle grinfie de sua madre. A volte quella donna riusciva a farti rimanere lì mentre lei parlava con minuziosi dettagli della sua piccola isola per anche più di tre ore. Fidatevi, meglio non interromperla finchè non finisce, potrebbero succedere cose abbastanza gravi.

Esperanza si ritrovò a correre verso Central Park, nella speranza che sua madre non la rincorresse anche fuori (cosa abbastanza improbabile direi, anche se una maga riesce a trovare sempre il modo di fare le cose). 

Quando si ritrovò davanti ad una delle tante entrate del meraviglioso parco, la ragazza si tastò le tasche del giubbotto per assicurarsi di aver preso tutto. 

Chiavi?

Ci sono.

Telefono?

C'è.

Soldi?

Si.

Taccuino?

Niente taccuino.

Dov'era il taccuino?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16, 2021 ⏰

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