l'esame

202 7 2
                                    







Finalmente eravamo riusciti a tagliare in due quei stramaledetti massi. Io ero felice di avercela fatta, ma infondo sapevo che ci sarei riuscito grazie al sogno di ieri sera. Tanjiro tuttavia era ancora sconcertato, ero felice per lui,  non si aspettava di farcela così all'improvviso e pensare che non stava neanche puntando alla roccia, era concentrato unicamente a battere sabito ma in qualche modo era riuscito a trafiggere il masso. Si vede che l'allenamento del maestro urokodaki lo aveva trasformato in una macchina da combattimento. Lo stesso valeva anche per me ,lo squarcio che avevo fatto al masso era più largo del suo ma è anche vero che io mi ero anche allenato mentre dormivo. Ero contento, ciò significava che potevamo procedere verso l'esame e diventare finalmente degli spadaccini ammazzademoni per distruggere quel demone schifoso che aveva distrutto le nostre famiglie.

Mentre noi eravamo intendi a festeggiare dentro di noi, fidi il maestro urokodaki avvicinarsi proprio a pochi passi dalle rocce.

tanjiro: signor urokodaki...

Il maestro rimase in silenzio a fissare le voragini che avevamo fatto con le nostre katane.

urokodaki: non avevo alcuna intenzione di mandarvi all'esame finale. Non volevo più vedere morire dei bambini. Ero sicuro che non sareste riusciti a tagliare questi massi.

Successivamente accadde qualcosa di inaspettato. Il maestro urokodaki si mise ad accarezzarci la testa. Anche se mi sentivo imbarazzato e al tempo stesso un pò inquietato, ricevere un pò di affetto dopo tutta la fatica e il dolore che avevamo subito per due anni era piacevole.

urokodaki: vi siete dati da fare. tanjiro, (T/N) voi due siete dei ragazzi incredibili.

Sia io che tanjiro non potemmo fare a meno di trattenere le lacrime, in seguito il maestro ci abbracciò, sakura aveva ragione, il maestro urokodaki era come un padre per i suoi allievi. In quel momento era come se fossi tornato indietro nel tempo e stessi abbracciando la mia famiglia.

urokodaki: sopravvivete all'esame, costi quel che costi, e tornate qui. Io e nezuko vi aspetteremo.

Noi non potemmo fare altro che ricambiare l'abbraccio, sempre con le lacrime che scendevano a fiumi dai nostri occhi. Dovevamo farcela, anzi c'è la faremo, se non dovessimo tornare non oso immaginare la tristezza e la delusione che proverebbe il maestro per la nostra perdita. Da quanto ha detto altri suoi studenti non hanno fatto ritorno e lui si sente responsabile, ma noi gli dimostreremo che possiamo sopravvivere grazie ai suoi insegnamenti.

tanjiro: la ringrazio signor urokodaki!

(T/N): non la deluderemo, noi torneremo sicuramente!

urokodaki: ne sono certo...


(ALQUNE ORE DOPO)

I miei occhi non potevano credere a ciò che stavano vedendo, mi sembrava di stare in paradiso. Per questa sera il maestro ci aveva preparato una cena sensazionale. Per due anni il nostro pasto consisteva per lo più in riso e qualche volta se la fortuna voleva della carne di cinghiale, mentre adesso davanti a noi c'erano dei salmoni conficcati con degli spiedini e messi attorno al fuoco per cuocere e uno stufato con carne, funghi e germogli di bambù e qualche verdure. Alla vista di quei piatti mi veniva subito l'acquolina in bocca e forse stavo per mettermi a piangere.

tanjiro: ma come, tutto questo cibo?

(T/N): già che cosa si festeggia?

urokodaki: è per celebrare la fine del vostro allenamento. Forza mangiate senza fare complimenti.

KIMETSU NO YAIBA-NEZUKO X M READER-( LA RESPIRAZIONE DELL'OSCURITÀ )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora