CAPITOLO 6

480 23 0
                                    

Finisco di pulire lo spogliatoio e ancora perplessa per quello che è successo torno a casa. Giusto il tempo di sdraiarmi sul letto che mi arriva una telefonata, è Thomas. Menomale che c'è lui.
-Ei Thom- dico felice di sentirlo.
-Ciao, stai bene?- dal tono di voce noto che è stranito.
-Si certo- sono stupida, Thomas è il mio migliore amico e mi conosce troppo bene, come potrei mentirgli?
-In realtà no- dico subito dopo.
-Vic sei strana- certo che lo sono, basta ora gli racconto tutto.
-Ti ricordi Damiano?- non so davvero da dove iniziare, troppe cose da raccontare.
-Certo, ma cosa c'entra?-
-C'è stato qualcosa fra noi- dico con un filo di voce.
-Cosa scusa?- mi pento subito di aver iniziato questa conversazione, so bene che Thomas è cotto di me come posso fargli questo?
-Sono in un pasticcio Thom- scoppio a piangere, non so più che fare.
-Vengo da te Vic- e chiude la chiamata. Io continuo a piangere, non so cosa fare, sono stanca di questa situazione.

-Vic sei nei guai- dice il mio migliore amico dopo aver saputo tutto.
-Lo so- continuo ancora a piangere, non ho mai smesso di farlo da quando abbiamo chiuso la telefonata.
-Ma.. a te... chi piace?- chiede Thomas rattristito, mi sento uno schifo.
-Thom io... non lo so- non lo so per davvero.
-Non farlo- continuo.
-Cosa Vic?-
-Non giudicarmi ti prego, so che sto sbagliando mi sto prendendo gioco di te, di Ethan di Damiano- Thomas non mi fa nemmeno finire la frase e mi abbraccia più forte che mai.
-Fai quello che vuoi, l'importante è che capisci cosa vuoi veramente- mi sussurra, gli voglio un bene dell'anima.
-Grazie- bisbiglio a mia volta e il mio migliore amico mi stringe più forte.

Io e Thomas ieri abbiamo dormito insieme, cosa che non facevano da tantissimo tempo, mi era mancato. Ci prepariamo e andiamo a scuola.

All'entrata dell'istituto troviamo Ethan.
-Ciao Ethan- dice Thomas.
-Bella gente!- risponde Ethan, mentre io resto in silenzio imbarazzata.
Ethan vedendomi in quello stato mi abbraccia -Come stai?- chiede.
-Bene grazie- rispondo e ci avviamo a scuola.
-Ragazzi io vado un attimo in bagno ci si vede- dice Thom, lo conosco fin troppo bene da capire che non deve andare realmente in bagno, vuole solo lasciarmi sola con Ethan.
-Vieni qui- dice lui e si tende a baciarmi. Ricambio il bacio e capisco in quel momento quanto Ethan fosse perfetto, e di quanto una relazione con lui possa essere facile.
-Ho visto che hai tappezzato la scuola di volantini ieri-
-Si è stato complicato da fare da sola- lo guardo e nei suoi occhi scuri vedo serenità, sono così facili da leggere. Non come quelli di Damiano.
-Potevi chiamarmi e sarei venuto- Damiano non penso sarà mai così sincero e dolce con me, ed è proprio con questa frase che capisco che è con Ethan che voglio una storia, non con Damiano.
-Lo farò la prossima volta allora- e ridiamo insieme.

Per ricreazione rivedo i miei musicisti preferiti, Thom e Ethan ovviamente.
-Ha chiamato qualcuno?- chiedo.
-No- rispondono a coro quei due. Ma come è possibile? La scuola è ricoperta da cima a fondo di volantini e nessuno si è interessato.
-Su non perderci le speranze- dice Ethan guardandomi fissa negli occhi, vedendomi assumere una faccia sconsolata.
-Ragazzi purtroppo più tardi non potrò esserci per le prove, devo andare a fare commissioni con mia mamma glielo avevo promesso- dice Thom, questa volta è sincero, me lo aveva già detto qualche settimana fa.
-D'accordo- dico.
-Allora saremo io e tu- continuo rivolta a Ethan.
-Potete allenarvi a casa mia- dice Thomas.
-Perfetto, solito orario- dico giusto in tempo, perché suona la campanella e dobbiamo tornare in classe.

Sono le sedici e arriviamo a casa di Thom.
-Andiamo- dico rivolta a quello splendido ragazzo dagli occhi scuri.
Entrati a casa io e Ethan ci guardiamo -Non penso tu voglia davvero suonare- dico con fare malizioso. Lui non dice nulla, si avvicina e sfiora le mie labbra con le sue -Certo che no- e mi bacia. Ci baciamo lentamente e cerco di godermi ogni istante ma lo vorrei di più. Quindi provo ad accelerare il ritmo delle nostre lingue -Piano- sussurra lui. -Goditi il momento- ci provo ma è più forte di me, ho bisogno di sentirlo, di sentire il suo calore, di sentire i suoi muscoli che sguizzano sotto la pelle, di sentire le sue vene che pulsano al mio contatto. Ethan accelera di poco il ritmo e porta le sue mani suoi miei fianchi, subito dopo mi prende in braccio e mi posa sul tavolo del garage. Continuiamo a baciarci fino a che lui si stacca e inizia a baciarmi delicatamente il collo, per poi tornare sulle mie labbra. -Ethan- ansimo.
-Mh- risponde lui continuando a baciarmi. -Ti voglio sentire- dico sinceramente. Così lui si toglie la maglietta e noto il suo corpo e la sua pelle pulita e limpida, nessun tatuaggio. Poso le mie mani sulle sue spalle e ansimo. Lo voglio. Anch'io mi sfilo la maglia -Sei bellissima- dice lui iniziando a toccarmi il seno. Slaccia il mio reggiseno e lo butta per terra, tremo solo all'idea della sua lingua sul mio capezzolo. Lui sembra leggermi nel pensiero e si stacca dalle mie labbra per scendere delicatamente verso la mia parte sensibile. -Sicura?- io annuisco, e lui inizia a baciarmi proprio lì. Mi rendo conto di continuare a immaginare quella volta allo spogliatoio quando ero a pochissimo dal farlo con Damiano. Ogni volta che altro gli occhi immagino di dover trovare lui al posto di Ethan. Lui continua a ciucciarmi delicatamente il capezzolo, ma io continuo a sperare che sia qualcun altro a farlo. -Aspetta- sussurro prendendo il suo viso tra le mani. -Stiamo correndo troppo- mento. So di averlo usato per capire quello che provo davvero, e che il bisogno di sentirlo più vicino in realtà era solo il bisogno di riprovare le emozioni vissute con Damiano.
-Tranquilla- dice Ethan sorridendo.
-Sei vergine?- mi chiede, io annuisco mentre cerco di rivestirmi e ricompormi. E lui fa lo stesso.

Alla fine abbiamo suonato qualcosa ma è arrivato il momento di andare a pulire quei dannati spogliatoi.
-Ciao- dico prima che le nostre labbra si sfiorano.

Arrivata a scuola per fortuna hanno già tutti finito. In lontananza vedo Damiano e ho il bisogno di parlargli. Mi avvicino a lui in tribuna -Ciao- dico un po' insicura e incapace di capire quello che sto facendo.
-Ciao- ricambia lui, senza guardarmi. Allora mi siedo di fianco a lui e gli sfilo la sigaretta dalle dita, faccio un tiro.
-Ho bisogno di sapere una cosa, poi vado via- dico facendo un altro tiro.
-Ridammi la sigaretta- dice lui cercando di togliermela dalle mani, e riuscendoci ovviamente.
-Allora?- chiedo.
-Dimmi pure- sono compiaciuta di riuscire in qualche modo sempre ad ottenere ciò che voglio.
-Perché hai detto a quel tuo amico di cancellare il video?- chiedo.
-Mi pare ovvio- replica lui.
-In relata no, nel senso potevi benissimo postarlo e far vedere a tutta la scuola che sei un figo che riesce a portarsi a letto tutte le donne- dico in tono serio e calmo al col tempo.
-L'ho fatto per te scema- ho bisogno di risentirlo, altrimenti non ci credo.
-L'hai fatto per me?- ripeto.
-Certo, ti saresti rovinata la reputazione per sempre- ha ragione, d'altronde a letto con lui ci vanno tutte ragazzine stupide a cui prima o poi spezzerà il cuore, è per questo che ho deciso di stare per sempre lontana da lui e avere Ethan.
-Perfetto, grazie addio- dico alzandomi per andare via.
-Come scusa?- è stranito.
-Dico solo che ti ringrazio per quello che hai fatto ma vorrei che io e te tornassimo ad essere estranei- sono stupita di me stessa e della mia autorità.
-E perché mai?-
-Semplicemente perché ho iniziato una relazione con un ragazzo e voglio smetterla con questi giochetti- devo smetterla davvero, oggi avrei potuto perdere la verginità finalmente, e invece per colpa di sto sportivo del cazzo non ho potuto farlo.
-Ma dai lo sanno tutti che non hai mai avuto un ragazzo-
-Beh ora è diverso sto con Ethan- dico seria.
-Con Ethan? e perché?- ma che razza di domanda è?
-Perché lui è simpatico, dolce e carino con me- prendo una pausa -E poi a te non importa con chi sto io- continuo.
-Hai ragione- o mio dio, sono riuscita a farmi dare ragione da uno come Damiano.
-Allora ci stai?- dico.
-A ritornare sconosciuti?- chiede lui.
-Si-
-Va bene- finalmente la mia vita potrà tornare ad essere serena. Vado verso gli spogliatoi e penso a me e Ethan, al nostro futuro insieme senza sportivi in mezzo alle palle.

fuori di testa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora