Mi alzai e subito mi bagnai il viso con dell'acqua fredda , mi guardai allo specchio e dissi "calma Lali" .
Calma .
Certo .
Odio i primi giorni di scuola , ogni volta mi sento in imbarazzo e per di più si divertono così tanto che mi fanno presentare davanti ad una classe , sembro una stupida e mi fa male sentire dietro tutti i commenti che i miei pseudo compagni fanno su di me .
Purtroppo non potrò sfuggire alla situazione quindi mi rassegno , mi vesto in modo abbastanza semplice : un jeans molto aderente e stretto sulle caviglie , la mia t-shirt preferita dei Guns n roses e delle converse bordeaux . Preparo la borsa e decido poi di mettere sopra un giubbotto in pelle nera , mi trucco ma non molto e scendo giù a fare colazione .
Saluto i miei e dopo aver mangiato io , papà e Luca usciamo di casa e ci dirigiamo verso la nuova scuola , viene anche papà per firmare dei documenti altrimenti sarebbe troppo imbarazzante essere accompagnati ogni giorno dal padre in una super macchina giusto davanti scuola agli occhi di tutti anzi già basta mio fratello ,figuriamoci .
Il direttore sembra molto cordiale o forse tenta solo di impressionare mio padre ma sto tranquilla perché so che Mauro non si lascia persuadere , percorriamo i corridoi dell'edificio con la voce del direttore come sottofondo .
Che logorroico , parla troppo .
Vedo Luca lanciare dei sorrisini a tutte le ragazze intorno e gli do una botta sul braccio dicendogli " Ti prego , siamo appena arrivati . Già strage di cuori? " . Sa che scherzo , mi fa l'occhiolino e mi risponde " Dai lasciami divertire " , che stupido che è , gli sorrido . Continuiamo a camminare quando mi rendo conto che tutti i ragazzi hanno la stessa uniforme , odio queste cose e sopratutto mi imbarazza sapere che dovrò andare ogni giorno a scuola con una stupida minigonna che indossano tutte le altre .Ad un certo punto sbatto contro le spalle di mio fratello con la punta del naso e sento una risata , ero troppo impegnata a pensare al mio futuro abbigliamento tanto da non accorgermi che ci siamo fermati davanti alla porta dell'ufficio del direttore e che Luca era davanti a me , era sua la risata e sicuramente si sarà accorto che ero soprappensiero .
Entriamo e mio padre firma dei documenti , continuano a parlare e all'improvviso il direttore ci da delle buste con la fatidica uniforme .
Di già penso .
Mio padre sarcasticamente capisce quanto io sia contenta nell' indossarla e mi sorride .
Luca ride sotto i baffi .
Sono costretta e per rendere tutto più facile sorrido anche io .Salutiamo papà e andiamo in cerca del bagno per cambiarci , io svolto a destra e Luca a sinistra così ci salutiamo augurandoci una buona giornata . Siamo in classi diverse e mi sono appena ricordata di non aver nemmeno ascoltato la mia di classe , pazienza la cercherò dopo .
Un problema alla volta .
Adesso cerco il bagno in questo lungo corridoio pieno di ragazze che ridacchiano e si sussurrano frasi all'orecchio guardandomi .
Mi da un fastidio enorme ma non lo do a vedere e cammino a testa alta senza voltarmi né guardarmi intorno , è la cosa migliore !Sento toccarmi la spalla bruscamente e farmi scivolare la tracolla della borsa dalla spalla per l'urto , senza voltarmi dico " Attento a dove cammini stupido " .
Un attimo di silenzio e la risposta non tardò ad arrivare " Attenta a dove cammini tu bimba , non ti hanno ancora detto che i nuovi non hanno alcun potere qui ? Che non devono rispondere ?"
Senza voltarmi dissi " Senti idiota , a me non importa nulla e la prossima volta impara a guardare bene dove metti i piedi "
"Che ragazzina coraggiosa , risponde senza nemmeno guardarti in faccia" , a queste parole uscì fuori di senno e mi voltai immediatamente .
"Hai qualche problema stupido idiota ?" , mi girai e vidi un ragazzo con gran sorriso beffardo sulle labbra , chi voleva prendere in giro ? Odio le persone prepotenti ma devo ammettere che fosse abbastanza bello , una bellezza rara . La prima cosa che mi colpì furono i suoi due nei sulla guancia e il suo sguardo così penetrante . Diamine che occhi . Restai ferma un minuto in attesa di una sua possibile reazione ma vidi soltanto che mi stava fissando con un aria soddisfatta ma sorpresa allo stesso tempo ,che fastidio .
Sventolai una mano davanti alla sua faccia , " Ci sei ?" dissi .
Continuava a fissarmi dall'alto in basso e quel suo odioso sorrisetto persisteva , era così odioso che decisi di andarmene ma al secondo passo mi sentì afferrare il braccio ."Dove credi di andare principessa" disse .
"Principessa?" dissi con un'espressione perplessa .
"Le belle ragazze sono delle principesse , tu non lo saresti?" cercó di toccarmi i capelli ma mi scansai velocemente .
"Io .. Io devo andare e tu cerca di guardarti intorno quando cammini" dissi.
"Ci si vede bellezza e non rispondermi in pubblico , non ti conviene" sorrise .
Ancora questo sorriso.
"Come scusa ? E chi saresti mai tu ?" chiesi data la sua sfacciataggine .
"Qui comando io e appena chiedo o voglio qualcosa la ottengo , qualsiasi cosa" mi sussurrò quest'ultima frase all'orecchio , rabbrividì sentendo il suo fiato sul collo ma restai immobile .
Effettivamente non me ne accorsi subito ma il corridoio era diventato praticamente vuoto , erano spariti tutti quanti .
E così questo tizio era una sorta di piccolo capo , buono a sapersi pensai."Non con me" gli sorrisi , "adesso vado" dissi.
"Ciao principessa ,ci si vede in giro " mi rispose ma stavo già camminando e non mi voltai per incrociare il suo sguardo .
Finalmente trovai un bagno , entrai e mi cambiai . Fortunatamente sono previdente e ieri mi sono depilata altrimenti che figura avrei fatto .. Indosso una mini gonna di jeans stretta in vita che si allarga sotto e mi lascia tutte le gambe scoperte , sobria direi e una maglia verde scuro con a lato il logo della scuola 'Rockland High School' ,decido di mettere i lembi dentro la gonna giusto per rendere il tutto un po' più originale , le converse ai piedi sono sempre le stesse e infine metto l'ultima cosa presente nella busta ossia una giacca che sistemo al meglio . Mi guardo allo specchio del bagno , sistemo il trucco e aggiusto anche i capelli .
Sono pronta per uscire e affrontare la mia presentazione ai nuovi compagni .
Forza Lali , ripeto guardandomi allo specchio .Mi dirigo nell'ufficio del direttore che mi accompagna nella nuova classe .
Che ansia .
Bussa alla porta e subito una professoressa ci riceve , tutti sono in piedi e timidamente seguo il direttore all'interno dell'aula e aspettando che parli mi guardo intorno .Non ci credo , il ragazzetto dal sorrisino strafottente mi guarda con malizia e parla ridendo al suo compagno di banco .
Siamo pure nella stessa classe , fortuna proprio .
Che imbarazzo ."Ragazzi questa é Mariana Esposito , una nuova compagna che è arrivata in città solo ieri , spero che voi l'accogliate al meglio e le facciate conoscere anche la città e per chi non lo sapesse è la figlia del noto imprenditore Mauro Esposito e .."
Interruppi il direttore immediatamente , è mica pazzo ? Mi sta presentando come una figlia di papà e non è affatto vero . Questo vuole farmi odiare da tutti quanti.
Riprendo il discorso dicendo "Può bastare , io sono Mariana ma potete chiamarmi Lali" faccio un piccolo sorriso .
" Bene Lali benvenuta puoi sederti accanto ad Eugenia , lì al secondo banco . Io sono la professoressa Attias , per qualsiasi cosa non esitare a parlarmi " è la prof che parla stavolta , mi sembra abbastanza carina e simpatica .
Cerco con lo sguardo il mio posto e scruto una ragazza che mi fa cenno di avvicinarmi , sembra molto carina anche lei e mi suscita subito simpatia . Trovare un'amica il primo giorno sarebbe davvero confortante .
Fatemi sapere se vi piace la storia . Continuo o no?:)

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UNA MIRADA
Teen FictionSalve a tutti , mi chiamo Roberta e non ho mai scritto una fan fiction.Sono una LALITER e ho pensato di scrivere qualcosa su di loro e altri personaggi della serie 'Casi Angeles' , ne sono appassionata.Scrivendo per la prima volta una storia e non e...