Capitolo #10

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30 Giugno

Ormai erano già 5 giorni che eravamo da Niall e ogni giorno era un'avventura per esempio: ieri sera siamo entrati in una casa abbandonata e io sinceramente mi stavo cagando in mano ma tutti stavano entrando e restare fuori da solo non mi andava proprio, persino Louis è entrato lui che non guarda un horror neanche se ti metti in ginocchio, ha dimostrato tanto coraggio e gli ha fatto davvero tanto onore. Avevo una stanza enorme con una vista sul mare con un balcone gigantesco e c'era perfino l'idromassaggio.
Pensavo a come sarei stato a New York senza di loro, senza la mia famiglia, mi mancheranno come non so cosa ma devo essere forte.
Era una sera come tutte, eravamo in cerchio intorno al fuoco cantando canzoni mezzi sbronzi, puzzavamo tutti di alcool, finché a un certo punto Ash si alzò in piedi "Facciamo un Brindisi a noi, a quello che siamo stati, a quello che saremo" ci alziamo tutti in piedi "A NOI" gridammo tutti insieme e fu lì in quel momento, in quell'istante, che i suoi occhi si incastrano ai miei come due calamite separate per troppo tempo, ma non passo neanche 1 minuto che subito abbasai lo sguardo quasi imbarazzato come se fosse la prima volta, io non volevo partire senza di lui, senza l'amore della mia vita, ma so che è la cosa giusta, per lui ma soprattutto per me, dovevo essere forte, tanto ormai mancavano 5 giorni e sarei partito non volevo riprovare a costruire la fiducia che più di una volta ha rotto lui, con le sue fottute mani. Verso le 3.00 andammo tutti a dormire e una volta rientrato in camera mi buttai a capofitto sul mio letto caldo e comodo, ma di dormire non ne avevo proprio voglia allora mi misi il costume e andai fuori per entrare nell'idromassaggio, presi il telefono e cominciai a vedere le foto e per sbaglio entrai nella cartella 'LARRY', l'aveva fatta Louis sia per il suo telefono che per il mio, e vedendo tutte quelle foto nostre così felici, cominciai a piangere come un bambino, ma se non avevo più quello non era di certo per colpa mia, ma sua, poteva evitare di andarsene 2 anni fa e magari tutto ciò non sarebbe accaduto.

4 giorni dopo

I giorni successivi passarono velocemente, era tutto semplicemente perfetto con i mie migliori amici, e pensare che domani me ne andrò dall'altra parte del mondo senza di loro, era triste, ma non potevo farci niente.

Il giorno seguente

Mi sveglia verso le 6.30 per fare le valige, il volo sarebbe partito alle 9.00, ci misi più o meno 20 minuti per fare la valigia, una volta finita mi sedetti sul letto per pensare a tutte le cose assurde fatte con quel gruppo di coglioni che avevo come amici.
Verso le 6.50 erano tutti svegli tranne uno Louis, una volta sceso per fare colazione chiesi a Niall "Biondino dov'è Louis?" lui disse "Proprio bel tempo vero?" cambiò discorso molto velocemente "Niall dov'è?" gli richiesi "Ha detto che non vuole venire in aeroporto, mi dispiace hazza" mi disse affranto "No figurati non fa niente, per così poco, adesso scusatemi ma non ho fame, se avete bisogno di qualcosa sono in camera" dissi con le lacrime agli occhi, mentre Zayn e Niall si scambiavano sguardi preoccupati io nel frattempo salii correndo di corsa per le scale 'Cazzo non vuole venire, non lo potrò vedere un'ultima volta' pensai tra me e me, ma non me ne importava che facesse quello vuole, io intanto parto e incontrerò nuova gente e invece lui rimarrà qui da solo. Fino alle 7.15 sentii solo musica, come Perfect di EdSheeran è il mio cantante preferito trova sempre parole giuste anche nelle situazioni più scomode, lui è il mio supereroe personale, una volta lo era Lou. Dopo circa un'ora Nello mi venne a chiamare, presi le valige e scesi in cucina, di Lou non c'era ancora traccia, non sapevo dove fosse o con chi fosse, ma andava bene così non mi potevo rovinare il volo solo per un imbecille, poco dopo Ash mi chiese "Pronto piccolo Hazza?" "Pronto nana" gli disse, Zayn nel frattempo caricò tutte le valige nel bagagliaio e successivamente ci mettemmo in macchina Niall e il pakistano davanti invece io, Ash e Payno dietro stavamo strettissimi, per tutto il viaggio non parlai, ero assorto nei mie pensieri e con pensieri intendo Lou solo lui, non capivo ancora il perché della sua decisione ma me ne dovevo fare una ragione. Verso le 8.20 arrivammo in aeroporto, "Alle 8.45 abbiamo l'imbarco" disse Ash, avevo solo 20 minuti ancora per stare con la mia 'famiglia', lo passammo a ridere e scherzare, mi sarebbere mancato quei 2 coglioni. "Beh che dire ragazzi, Zayn vedi di mette la testa a posto e sbrigati a chiedere a Gigi di sposarti prima che scappi, Niall tu invece vedi di trovarti una ragazza e di trovare un lavoro degno di te, poi passiamo alle cose importanti non fatevi arrestare, non bevete troppo, chiamatemi quando vi ricordate di me, non drogatevi e venite il più possibile a New York ok? Mi mancherete ragazzi" dissi mentre Zayn e Niall mi abbracciarono con qualche goccia che scorreva sulle loro guancie, poi quei due nani abbracciarono Ash e Liam, una volta salutati per l'ultima volta mi allontanavo sempre di più da loro per imbarcarmi, più sentivo che stavo lasciando un pezzo di cuore là.
Ma in lontananza sentii qualcuno che gridava il mio nome, quando lo sentii per la prima volta lasciai perdere, ma dopo quel suono si faceva sempre più intenso e sempre più familiare, allora decisi di voltarmi, fu allora che lo vidi, tutto sudato, correva, correva come un matto, come se stava perdendo il treno, ma a quel punto fu più forte di me, anche se il mio cervello mi diceva che era una cazzata decisi comunque di lasciare la valigia là e corsi verso di lui e lo baciai difronte a tutti fu la prima volta di cui non fregava niente se avevo mille occhi addosso, durante quel baco i nostri respiri si sincronizzarono, uno dei baci più belli della mia vita, quei baci tipo da film, finalmente era successo pure a me ma dopo qualche secondo fui interrotto dall'altoparlante "Il volo Londra-New York partirà tra pochi minuti" a quel punto si staccò e disse con i lacrimino agli occhi e la voce spezzata "È il tuo aereo hazza" "Già, devo andare" dissi come se New York e il lavoro dei miei sogni fossero solo un lontano ricordo "Prima che tu vada, prendi questa e leggila solo quando sarai in volo ok? promettimelo" mi diede un pezzo di carta che mi misi dentro la giacca"Ok Lou, prometto" raccolsi la valigia i biglietti e mentre mi dirigevo verso la fila per salire sull'aereo, mi girai di scatto e corsi da Lou per l'ultimo momento nostro che avremo avuto da lì in poi, ma mentre raggiungevo Ash senti queste parole "Ti amerò per sempre Hazza" il mio cuore si sciolse, perché era vero, lui non è stato solo il mio primo vero amore ma era stato anche una spalla, eravamo
stati un gran bel casino durante gli anni ma sempre e comunque saremo stati io e lui, due semplici incasinati che si amavano e avrebbero continuato ad amarsi per un bel po di tempo "Anche io Lou, anche io" dissi a bassa voce e finalmente quelle parole, quelle che volevo dire da una vita le ho dette.
Una volta salito in aereo mi allacciai la cintura di sicurezza, solo quando decollammo aprii la busta con il mio nome, conteneva una lettera, sorrisi all'idea perché era tutto cominciato per una lettera.
"Cara Harry,
se leggi questa lettera vuol dire che ormai sei sopra quel fottutissimo aereo che ti sta portando a 5.567 km lontano da me, sai che mi sono sempre trovato a mio agio a scrivere più che a parlare, ma oggi no, perché sono corso da te, anche se non volevo e non volevo non perché non volevo salutarti ma perché non ero pronto a lasciarti andare, tu mi hai fatto sentire giusto anche quando tutto il mondo mi ricordava quando ero imperfetto, tu mi hai dato certezza quando io stesso ero in bilico, mi hai dato sicurezza anche quando io ero un casino.
Ma come sappiamo tutti e due io mi sono comportato da coglione è vero, perché ho tradito la tua fiducia più di una volta, ma tu eri comunque li ad aiutarmi, a fidarti nuovamente e ciecamente di me, ma adesso ti devo delle spiegazione e adesso sono pronto a dirti come sono andate le cose quella sera della festa, anche se penserai che sono un imbecille e non ti riuscirai a dare una risposta del perché io te ne parli solo adesso ma mi basta sapere che tu mi ami, quella persona che credi che mi stava facendo fare un succhiotto da una tipa era semplicemente mia sorella che mi stava salutando mi stava dando un bacio sul collo e io dopo glielo avrei dovuto dare io, è come una sorte di tradizione per noi e so che ti starai domando perché non te l'ho detto prima, ripeto cono un perfetto coglione, perché non mi hai lasciato spiegare e io avrei voluto parlartene il giorno dopo, ma mi stavi envitando come la peste nera, e mi dispiace perché magari avrei dovuto insistere di più io ma sono stato codardo, è come sai bene mi riesce alla perfezione, so che quando starai a New York ti farai una vita nuova, nuove amicizie, nuove esperienze, è nuovi ragazzi o ragazze (anche se questo lo dico a malincuore) perché sinceramente te la meriti.
Ti devo chiedere solo una cosa per favore non dimenticarmi, non dimenticarti del nostro amore e di tutto quello che abbiamo passato, delle nostre litigate, dei nostri sorrisi, dei nostri sguardi, ricordati che nessuno merita le tue lacrime, non fare lo stesso sbaglio che hai fatto con me, chi tradisce la tua fiducia non perdonarlo perché non ti merita, sei unico e la persona con cui stai ti deve far sentire l'unico e non uno fra tanti.
Sappi solo che anche io non dimenticherò niente  perché ogni giorno che passa mi innamoro sempre di più.
L'ultima cosa è questa fissala nella tua testolina tu sei la mia persona. TI AMO OGGI DOMANI E PER SEMPRE,
tuo Lou.'
A quelle parole rabbrividì, una lacrima rigò il mio viso, ma allo stesso tempo ero felice, perché uno dei capitoli più belli della mia vita si stava chiudendo e non nel peggiore dei modi come abitualmente mi capitava, ma nel migliore, lui sarà la mia eccezione, lui sarà la virgola in una serie di punti, ma sarà la virgola più bella mia vista e quel pensiero mi accompagnò per tutto il viaggio mentre guardavo le nuvole attraverso il finestrino andando verso la mia nuova vita.

10 anni dopo

Dopo quel volo di 8 ore di 10 anni fa non vidi mai più Lou, avevo perso le tracce di lui, ma era nei mie pensieri sempre e comunque, è stato il mio primo amore e si sa che il primo amore non si scorda mai, ma adesso c'erano due amori nella mia vita, la mia splendida moglie Kendall e mio figlio Louis, si proprio come lui perché la prima volta che lo presi in braccio aveva il suo sorriso, ogni mese vengono anche Niall e Zayn a trovarmi, con loro per fortuna non avevo perso i rapporti sono tutt'ora i miei migliori amici, e mi tengono aggiornata su Louis visto che ogni tanto si vedevano, beh che dire lui si era sposato con la modella Eleonor e a suo figlio aveva dato il nome di 'Harry' perché diceva che aveva i suoi occhi brillavano come i miei, non potevo essere così felice di sentire quelle parole. Invece ogni sera vengono Ash e Liam a mangiare con noi, praticamente sono degli zii per il piccolo lou, insieme al pakistano e al biondino, non potrei essere più felice di averli ancora nella mia vita, perché sono dei pilastri solidi sia per me ma per la mia famiglia.
"Beh ora dormi piccolo Lou che domani si va a scuola" dissi a mio figlio "Papà raccontami un'altra storia per favore" disse lui, io scossi la testa e gli baciai la fronte poi dissi "Chissà magari un giorno ti racconterò la storia del perché ho deciso di chiamarti Louis" lui sorrise annui e si girò dall'altra parte e si addormentò.

-Fine-

you are my destruction -larry stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora