Sento in lontananza Jorge che sussurra al telefono "ti amo anch'io..." Il sangue mi si gela nelle vene. Divento verde di gelosia. Cammino verso di lui con decisione e mi posiziono davanti a lui con le mani dietro la schiena. Continua a dire "si" e a sorridere. Sto morendo di gelosia. Decido di sorridergli per nascondere la rabbia. Cosa sta combinando? Il signorino deve vedersela con me. Adesso.
Attacca e continua a sorridermi. Cosa si aspetta? Che gli dica che lo amo? EEh, no. Lui "ti amo" può dirlo solo a me.
"Chi era?" Gli chiedo curiosa e con un pizzico di gelosia.
"Era... Stephie. Perché me lo chiedi?"
COME?! LE HA DETTO TI AMO?! Lo voglio ammazzare right now ma non lo faccio perché ci tengo troppo a lui.
"Ah..." Dico quasi offesa e abbasso lo sguardo. Funzionerà.
Lui preoccupato mi alza subito il mento con l'indice e il medio, e fa scontrare il mio sguardo con il suo.
ODDIO. Non posso guardare i suoi occhi. Mi perderei in essi non favorendo la buona riuscita del piano per farlo arrabbiare.
"No!" Dico quasi furiosa. Lui mi fissa, sconcertato.
"Jorge, non devi dire a lei che la ami. Perché non è così." Gli dico con serietà, però lui mi guarda e scoppia in una fragorosa risata.
"Sei gelosa?" Mi chiede con gli occhi ridenti.
Arrossisco. Se n'è accorto?!
"Cosaa? NAAAH, figurati" cerco di mascherare l'imbarazzo e metto le mani sui fianchi. Jorge mi accarezza le braccia e poi mi prende le mani, attirandomi a sè.
"Amore, stavo fingendo, dovresti saperlo io sono un'attore e poi dovresti anche sapere che io sono innamorato solo di te" mi sussurra nell'orecchio, poi me lo bacia con dolcezza. Avvampo. Quante sensazioni mi fa provare quest'uomo, lo amo anch'io.
Si allontana di scatto da me e mi sorride tendendomi la mano. Gliela afferro e cerco di tenere il suo passo anche se ho i tacchi.
Ho fallito col piano, non riesco a resistere a lui. Ma come fa? Mi fa sentire speciale, unica.
Ritorniamo alla festa in tempo per la canzone degli auguri. Ruggero è vicino a Cande e appena finiamo di Cantare, lui le stampa un bacio.
Come sono belli, stanno benissimo insieme. Mi ritorna in mente il primo compleanno festeggiato col cast. Eravamo tutti insieme sul set e improvvisamente comparirono con una torta, cantandomi "tanti auguri a te" ero felice ed emozionata ma anche un po' intimidita, perché non ci conoscevamo ancora così tanto. Ricordo anche che quel giorno Jorge mi disse, con estrema timidezza, che mi voleva bene. Sorrido a quel momento. La verità è che allora Jorge mi piaceva tanto. Ero, e sono felice di lavorare con lui.La festa è già finita, ma nonostante tutto lo spumante che ho bevuto, non ho ancora sonno. Ondeggio qua e là per la stanza, aiutando a mettere in ordine. Jorge e Diego sono seduti sul divano e credo stiano parlando di calcio. Io e Mercedes invece stiamo mettendo via i palloncini e i festoni, Cande e gli altri sono andati a dormire.
"Va bene così Mer" sussurro respirando affannosamente. "Abbiamo finito. Puoi andare."
"D'accordo Tinu, sono troppo stanca, che serata."
Sorrido.
"Si, mi sono divertita moltissimo."
"Anche io, ma adesso vado a dormire" mi abbraccia e sorride, e poi va via.
Diego si guarda intorno quasi spaesato e capisce la situazione, e dopo un'attimo dice
"Bene, è meglio che vada anch'io, buonanotte ragazzi"
Si alza dal divano sorridendo ed esce via dalla stanza.
Jorge mi sorride e mi fa cenno con la mano per sedermi sul divano.
Io sorrido dolcemente e mi butto sul divano, accoccolandomi a lui.
"WOW! Sei il mio elefante" dice sorridendo. ELEFANTE?! COSA?!
"Mi stai dicendo che sono grassa?"
Sorrido anch'io.
"No, affatto, ti stavo solo dicendo che sei un po' maldestra..."
Maldestra? Io? Glielo faccio vedere io come sono maldestra... Sorrido con Malizia e gli sussurro nell'orecchio
"Visto che sono tanto maldestra, vorresti ballare un lento con me?" E gli bacio l'orecchio come ha fatto lui con me, però con lentezza disarmante. Mi alzo velocemente e mi aggiusto il vestito, e gli tendo la mano con delicatezza, sorridendo.
Lui si alza e me la prende, io ancora una volta gliela stringo con lentezza. Accendo lo stereo e noto che c'è appunto un bellissimo lento. Lui ha lo sguardo puntato su di me, mi mangia con gli occhi. La musica parte e lui mi stringe i fianchi, io gli metto le mani intorno al collo, guardandolo negli occhi, intensamente, lo amo così tanto.
Ci muoviamo lentamente, passi piccoli, pacati. Starei così per tutta la vita. Appoggio la testa sul suo petto, e ci fermiamo. Rimaniamo così, per molto tempo, non so perché.
Mi bacia la testa e mi alza di nuovo il mento.
I suoi occhi affondano nei miei, non resisto, devo baciarlo. Accorcio le distanze a affondo le mie labbra nelle sue, ne avevo bisogno.
Ci stacchiamo entrambi senza fiato.
"Ricordati ciò che ci siamo promessi in quel camerino. Tu avrai nove mesi per confermare questa relazione ma ricordati anche che, lo giuro su di noi, io ti aspetterò per tutta la vita."
Lui mi guarda e poi mi sorride, per poi baciarmi di nuovo.
Appoggio la fronte sulla sua.
"Io ti giuro, in questa sala qui e adesso, che farò il possibile per venire da te. Perché io voglio stare con te per il resto della mia vita." Mi sussurra.
Sorrido e credo stia per scendermi una lacrima. Lui me la asciuga con il pollice e poi mi accarezza con dolcezza.
"Ti amo."
Abbasso lo sguardo sorridendo, e l'attenzione si sposta verso l'orologio di Jorge. Sono le 00:46.
COSA?! Avevo detto a Peter, che era rimasto in camera sua per via del mal di testa, che sarei rientrata in camera verso mezzanotte. Cosa penserà?
Bacio velocemente Jorge e borbotto qualcosa come "è tardi, devo andare" poi corro verso l'ascensore e cerco disperatamente le chiavi nella mia enorme borsa. Mi sento cenerentola.
Apro la porta e per fortuna Peter sta dormendo. È vestito e dorme sulla poltrona, ma non si è accorto di nulla.
Senza far rumore vado in bagno, mi metto il pigiama e poi mi infilo nel letto. È meraviglioso dormire da sola.La mattina seguente mi alzo e mi vesto velocemente, notando che sono le 08:50 del mattino.
Scendo giù in hall e noto che c'è un po' di movimento sul tavolo del ristorante dove facciamo colazione.
Guardo in lontananza e noto Jorge stretto a STEPHIE.
È RITORNATA?! DOVE, QUANDO?
Mi sento morire dentro.
Non voglio, non posso sopportarla proprio adesso che Jorge aveva più tempo per stare con me. Sto per andarmene in camera delusa quando sento una voce in lontananza che mi chiama:
"Martina!"
È Stephie. È sorridente e mi saluta con la mano sinistra, mentre quella destra è sul fianco di Jorge.
MOLLA LE MANI RAGAZZA. LUI È MIO. Rido solo al pensiero e poi ricambio il gesto sorridendo, avvicinandomi a loro.
Perché lei è qui?Angolo autrice: Okk, scusate per l'ESTREMO ritardo. È solo che ho avuto molto da fare. Comunque, in questo capitolo vediamo i Jortini più innamorati che mai (☺️) è più romantici che mai.
Scusate anche se è un po' corto, vi prometto che il prossimo sarà più lungo, e anche con tanti colpi di scena.
(Spoiler lol)
Un bacio,
Sara💕
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Io ti aspetterò
RomansaJorge, Tini, un tour. 9 mesi per decidere le sorti del loro destino. Una storia Jortini piena di passione, litigi, ma soprattutto tanto amore.