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Ripiega il maglione e lo mette dentro la valigia insieme ad altri indumenti pesanti.
Consapevole che Harstad di sicuro la accoglierà con il suo freddo d'inverno e con la sua freschezza d'estate.
Come ai vecchi tempi.

Passa il palmo della mano sul tessuto di lana del maglione indugiandoci un po' come se questo gesto potesse rallentare lo scorrere dei secondi.

Tutto ciò non era previsto nel piano. Le cose avrebbero dovuto prendere un'altra piega.

I rischi erano chiari sin dall'inizio ma la sua indole impulsiva prevalsero sul lume della ragione svalorizzando la pericolosità degli eventi, motivo per cui ora sta analizzando le cose che deve prendere e quali non con sé nella valigia.

- preferisci il tè verde o quelli ai frutti di bosco? - la sua amica spalanca la porta. 

La loro non poteva essere definita una semplice amicizia. Tra loro, sin dal primo inizio, si era creato un filo invisibile che le teneva sempre vicine. 

Si definivano sorelle ma la loro connessione andava oltre anche al vincolo di sangue era quasi magica.

Dal momento che le riferì le sue  decisioni negli occhi della sua amica si era affievolita quella scintilla di spensieratezza che la caratterizzava.

Ogni volta che pensava al momento in cui si sarebbero dovute separare perdeva una parte di sé stessa. Era straziante solo il pensiero di vivere una vita separata e così lontane l'una dall'altra. 

Avevano speso notti insonni lei e Frederick a trovare un'alternativa ma il rischio di ognuna era troppo elevato. Era quella la scelta giusta.

- va bene quello ai frutti di bosco. Mettici tanto miele. - sforza un sorriso ma che morì pochi attimi dopo. Non aveva la forza di fingere che tutto ciò le andava bene.

- si lo so.- 

Gli occhi dell'amica si posano sulla sua  valigia e i suoi occhi iniziano a diventare lucidi. Si avvicina e le loro mani si congiunsero.
- resta. . . affronteremo anche questa faccenda insieme. Robert attraverso i suoi contatti potrà darvi una nuova identità, per te e per Fred . . . Solo resta. - la sua era quasi una supplica disperata.

Una lacrima si fa strada sul suo viso .

Allunga la mano e con il pollice le accarezza lo zigomo asciugando la lacrima.
- non posso, Krys. E' troppo pericoloso se rimango . . .- la voce le si spezza.

- Non è il nostro ultimo addio, ci rincontreremo e potrò rivedere te, Audrey, il tuo piccolo Alex e conoscere questo orsacchiotto - continua e si abbassa all'altezza della piccola protuberanza del suo ventre e ci posa un lieve bacio.

Qualche mese addietro, durante una loro serata tra femmine, che però nell'ultimo periodo erano diventate sempre più rare, l'amica notò un cambiamento in lei, la sua pelle era diventata più lucida così come i capelli, la vedeva mangiare spesso e si affaticava anche dopo un piccolo sforzo.

Ma non ci diede molto peso, diede la colpa al periodo dell'allattamento dato che sei mesi fa aveva appena dato vita al suo secondogenito.

Ma due mesi dopo quando le mostrò il suo test di gravidanza, ricollegò il tutto.
Era estremamente felice per lei, nel vedere il suo sogno avverarsi ossia quello di formare una famiglia numerosa. Ma non pensava così in fretta.

L'apice della loro felicità arrivò quando anche lei scoprì che dentro di lei una nuova vita stava prendendo radici.
Il cerchio delle persone che sapeva della sua gravidanza era molto ristretto. Aveva paura.
Motivo per cui decise di ritornare nella sua città natale.

Considerava gli Stati Uniti un  territorio pericoloso, dove lui poteva facilmente raggiungerla poichè le sue reti avevano campo libero.

E non avrebbe permesso per nessun motivo al mondo che lui mettesse le  mani sulla cosa più importante della sua vita.
Al punto che non avrebbe esitato alcun secondo di sacrificarsi con la morte in cambio della vita del suo bimbo. Poteva cambiare identità, stato, continente anche pianeta pur di proteggerlo.

- sarai costretta a ritornare perché non esiste che io non la conosca- la guarda dritto negli occhi seria, il che la fa ridere per la sua espressione.
- non ridere.... Saranno miglior amici  chissà forse più che amicizia- dice assottigliando la voce per creare un po' di suspence e muove le sopracciglia in su e giù  e scoppiano entrambe a ridere.

- frena un po', ancora non si sa il sesso. Non iniziare ad immergerti nei meandri dei tuoi viaggi mentali-
- mmh, io dico che sarà una femmina e sai che quello che immagino si avvera dopo - mi accarezza la pancia ancora piatta poichè ancora nei primi mesi di gravidanza. 

- bellissima e testarda come te. Una combinazione che darà del filo da torcere a uno dei miei maschietti, ma presento . . . che sarà Alexander. - una scintilla di divertimento le attraversa gli occhi ambrati.
-andiamo a bere il nostro tè, vedo che stai iniziando a delirare-. 

Chiude la valigia e si dirigono verso la cucina a bere il loro tè.


People here i am con un flashback😶. 

Fatemi sapere nei commenti i vostri pareri  e le vostre cospirazioni😂😂.

Ora c'è anche il profilo ig delle hotties girls 😉😂 _.hotties.girls._

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