Capitolo 38

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Pov tanc
Entrai nella stanza di lele e lo vidi accovacciato a letto e quasi neanche si accorse di me,quando poi mi schiarì la voce per iniziare a parlare con lui.

Pov lele
Entrò nella stanza,sì,proprio lui quel maledetto ragazzo che mi fotte la testa.

Non volevo neanche vederlo in faccia,solo vederlo mi fa male,mi fa male poterlo guardare in faccia e non potergli dire 'hey quanto sei bello cazzo' o semplicemente dirgli con un solo bacio tutto;ma non si può perché mi fa male lui;mi fa male e la soluzione migliore sicuramente non è stargli accanto, io vorrei potergli dire tutto però so già la risposta,so che lui si tirerà indietro perché primo è già fidanzato e la ama come non mai e si vede, secondo lui è etero e come ultima cosa lui è mio amico e temo che sapendo questo la situazione lo porterebbe a porre fine alla nostra amicizia e io non potrei stare senza di lui,lo desidero tanto accanto a me...

Pian piano iniziai a sentire il suo profumo così dolce come una scia venire verso di me e subito dopo sentì un sono,era la sua voce,e sentì poi il peso sul letto,si sedette accanto a me e pose una mano sul mio fianco e disse "hey,tutto ok? Perché stai qui da solo e stai così? Stai bene?" Cosa avrei potuto rispondere? 'No,cazzo; no che non sto bene,tu mi manchi ti voglio per me e non voglio condividerti,mi fa ingelosire il fatto che stai con lei,mi fa morire vederti che baci lei e non me, mi fa gridare dentro che la chiami amore,mi spezza il cuore che le dici ti amo,mi fa impazzire che le stringi i fianchi e le mordi le labbra per poi continuare a dirle sei bellissima. Ok? Ti basta? Io ti amo e non resisto più dal non poterti baciare quando voglio perché è un bacio reale e non un bacio tankele,io ti voglio per me e non posso. No che non sto bene.'  Tutto questo avrei potuto dirglielo,ma no,io non ho il coraggio di perderlo! Non riuscì a rispondere a quella domanda che subito mi scese la lacrima aspra sentendo poi il cuore struggente dentro di me.
Si avvicinò a me ancor di più e sentii sempre l'ansia dentro di me con quel cuore che mi stringeva sempre di più; e sentivo sempre di più quelle fottute lacrime che volevano scendere e non sinceramente non posso smettere,non riesco,perché non riesco? Sto a pezzi per lui cazzo. Avvicinatosi poi mi prese per la guancia e si accorse che era bagnata e mi dice "cazzo lele, ma tu stai piangendo! Che ti succede?" Cercò di farmi alzare e mi sedetti anch'io e lo guardai in quei occhi meravigliosi che aveva e trattenni quella cosa dentro di me che diceva 'digli tutto' e subito dopo dissi "Non ho nulla,ok?" Lui mi si avvicinò di più e mi disse "Non hai nulla? Allora perché piangi? Io ti conosco lele e sono sicurissimo che tu hai qualcosa che non va,ho capito che non è un qualcosa di fisico quindi molto probabilmente sarà qualcosa di sentimentale o mentale,vabbè sai che non sono bravo con le parole e continuo ad impappinarmi con le parole senza un reale motivo;ah si io sono dislessico quindi il motivo esiste hahahah detto questo ti volevo far sorridere,non voglio vederti così,mi butti veramente giù se sei così triste e piangi,adesso mi vuoi dire che cos'hai? Che ti succede su,racconta " A quelle parole iniziai a prendere coraggio e feci un respiro profondo lo guardai in faccia per secondi che sembravano essere minuti per quanto rimanevo a guardare ogni minimo dettaglio del suo viso; iniziai a parlare "Senti è un'argomento difficile questo per me,e a dire la verità non ne ho parlato con nessuno prima di adesso,prometti di non giudicarmi?" Lui mi guardò e ricambiò con uno sbuffo seguito da un sorriso accompagnato con "ma da quando io ti giudico eh? Tu sei il mio lele e non potrei mai giudicarti" mi sentì pieno nel sentirlo pronunciare quelle parole che insieme formavano una frase,quindi scelsi di proseguire con tutta la verità "Mi sono innamorato,il punto? Questa persona ha già qualcun'altro, io ho tentato o almeno a modo mio di farmi avanti ma sentivo che c'era molto di più solo che mi dava false speranze e ti giuro io ci soffro,non so perché ma non riesco a togliermi dalla testa questa persona,più ci penso e più ho un nodo alla gola che si fa sempre più stretto,più provo a parlarne e più mi sento soffocare,più provo ad andare avanti senza pensarci e più mi passa davanti questa persona,più cerco di levarmi dalla testa la sua immagine e più mi si spezzano e si ricompongono i pezzi del puzzle,più cerco di non ascoltare la sua voce e più questa mi chiama;sarò pure ridicolo ma io non so che fare,sto a pezzi e non so come dirtelo,io ogni giorno che passa mi ferisco sempre più e senza poi pensare ad una possibile conseguenza,io non riesco più a vivere." Tirai un mezzo sospiro di sollievo,ma era solo il principio questo,dovevo dirgli anche che quella persona era lui,ma ad un certo punto sentì Giulia gridare dall'altra stanza "siii Vittoria reale" e quindi mi ricordai che lui aveva una ragazza e se io mi fossi confessato a lui avrei quasi sicuramente rovinato in primis l'amicizia che c'è tra noi,e secondo mi dispiacerebbe troppo per Giulia anche se questo è quello che provo... Travolto dai miei mille pensieri,mi sentì preso e subito dopo abbracciato da Tancredi che mi giocava con i capelli in questo mini abbraccio,e disse " Ma chi è sta cogliona che si permette di dire No ad un Dio greco come te,ma come si permette di farti sentire così,tu la vedi spesso da quello che mi racconti, ed essendo che viviamo insieme so quando esci e con chi esci quindi penso di aver dedotto chi sia la ragazza che ti ha fatto soffrire così;ti prego non piangere più e non versare le tue lacrime per una persona come lei,un'ipocrita che non ha pensato a come potessi poi sentirti tu o come potresti poi reagire tu. Io te lo dico,non provare a farti del male inutilmente, per una persona totalmente inutile,è uno spreco,tu sei sprecato per lei,lei non arriva nemmeno ad un minimo dei tuoi piedi,anvedi tu sta pischella che se crede la Madonna scesa in terra che ti può dire di no,ma andasse a fanculo oh,sta stronza,te fa pure soffrì ma li mortacci sua oh e di ce l'ha mandata;non ti preoccupare lelo ci sono io per te qui sempre e per sempre e lo sai!" Quelle parole mi riempirono ma allo stesso tempo mi distrussero,lui non aveva minimamente capito che io mi stavo riferendo a lui;ma questo non è tutto,anche perché proprio cullato tra le sue braccia mi arrivò la goccia che fece traboccare il vaso "io sono il tuo migliore amico, tuo fratello e su di me potrai contare sempre,non ti preoccupare più di quelle ragazze ignoranti." Ho sentito il mondo cadermi addosso e quindi lo scansai più in là . Alzando le mani con senso di perplessità e mi guardò come per dire 'Perché quel gesto?' Io allora risposi senza dare troppo peso alla situazione con "Voglio che tu esca dalla stanza,voglio restare da solo,ho bisogno dei miei spazi. Ti prego esci" Lo dissi quasi supplicandolo per poi mettermi seduto e mettere le mie gambe al petto e far scendere le lacrime e lui poi proseguì con  "Io ti lascio solo,ma non piangere lè che così rovini il tuo visino che è stra carino,poi non voglio vederti in queste condizioni,e specialmente non voglio venire a sapere che ti sei fatto del male per colpa di questa bastarda,ci siamo intesi?" Lì per lì mi ripresi e continuai con tono quasi scocciato  fermando il suo parlare "Si,io e te amici per sempre yee ciao,adesso esci" e lui ritornò sul letto "ma perché te la prendi con me? Che ti ho fatto scusa?" Io a quel viso così tenero non riuacivo a resistere,ma presi forza e dissi "Levati,esci da qui,ho bisogno dei miei tempi." E lui tanto semplicemente continuò la sua frase riformulata dato che si era un po' innervosito e disse "Fai come cazzo te pare,io ho cercato pure di darti una mano,pensa che coglione che sono." E sbattè poi la porta con molta potenza e urlai appena lui fu fuori "La prossima volta cerca di rompere la tua di porta e non quella degli altri."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2021 ⏰

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