Un ritorno nel passato

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-《Ok schizzata, mi hai convinto》

La ragazza abbozò un sorriso a 33 denti e invece Polnareff fulminò con gli occhi il moro che contraccambiamo il suo sguardo dicendo;

-《Ma levami una curiosità...perchè non viene con noi il tuo caro maritino? Se non sbaglio anche lui potrebbe darci una mano》
-《Io non vengo perchè risulterei inutile e persino un peso, sono in pessime condizioni e non riesco a muovermi bene, per di più Silver Chariot si è indebolito molto》

Jotaro sbufò sentendosi un pò incolpa nel vedere l'uomo in sedia a rotelle rimanerci male nel sentiere le sue stesse parole, quindi il corvino per scusarsi si inginocchiò davanti a lui;

-《Lo sò, scusa. Tu sei stato un valoso guerriero e lo sei tutt'ora. Scusa se a volte sono delicato come un elefante》

Polnareff sorrise e diede una pacca amichevole sulla spalla dell'amico.

-《Bene Jotaro, ti dò un giorno di tempo per preparati. Domani mattina alle 8.00 ti darò maggiori indicazioni e poi faremo il salto temporale》precisò la donna.

L'uomo annuì e i tre dopo aver salutato il moro uscirono dalla casa lasciandolo da solo.
Il ragazzo passò una notte da cani, agitato per il giorno seguente non riuscì nemmeno a chiudere occhio.
Alle 8.00, precisi come un'orologio svizzero bussando alla porta i due cognugi.

-《ARRIVO!》Jotaro aprì la porta e li fece entrare.

-《BUONGIORNO KUJO!! Hai un aspetto orribile oggi sai? Comunque sei pronto per la nostra piccola missione??》

-《Non ho dormito per colpa dell'ansia che mi hai messo ieri, comunque sì, sono pronto, ma non a sentire alle otto di mattina una gallina strillare》

-《Simpatico come un palo nel retto vedo, comunque tieniti bene a mente quello che ti dirò ora. Prima di tutto sappi che il mio stand nei viaggi così lunghi è molto impreciso, quindi non sò esattamente, quando, dove o a che ora ti porterà, sò solo che sarà prima della battaglia. Detto questo, mettiti i vestiti che indossavi allora così da essere uguale al te del passato》

-《Ok, conservo ancora il mio vecchio uniforme scolastico》

-《Bene, ecco il mio indirizzo per quando dovrai venirmi a trovare in Italia te lo scrivo insieme al mio numero, chiamami in caso di emergenza》 la ragazza prese un foglio e ci scrisse sopra una città, un indirizzo e un numero e lo porse al ragazzo.
-《Bene, detto questo vai a prepararti e ricorda di non dire a nessuno a parte al giovane te del loro futuro, nemmeno a Jean Pierre, se li darai dei dettagli potresti creare gravi danni alla linea temporale e i loro ricordi saranno confusi》

Il moro fece un cenno con la testa e poi andò in bagno per vestirsi. Aveva il cuore a mille, il solo pensiero di rivedere Kakyoin gli faceva venire le farfalle nello stomaco. Non vedeva l'ora di riabbracciarlo e di sentire di nuovo il suo odore. Era pronto a dare tutto se stesso per salvarlo.
Dopo essersi messo il suo vecchio Gakuran che gli stava un pò stretto e lo storico cappellino nero si diresse nel salotto dove stavano i due ragazzi.

-《WOOOW stai benissimo!! Mi mancava vederti così Jotaro, mi fai riaffiorare un sacco di ricordi》Esclamò Polnareff emozionato, il corvino si limitò a ricambiare il suo complimento con un leggero sorriso.

-《Ah...giusto. Jotaro, ricorda che Avdul e Iggy erano con me quando morirono, sucesse quando tu, Mr. Joestar e Kakyoin stavate affrotando il fratello di D'Arby quindi segui il me del passato di nascosto e salvali, ti prego》il francese implorò il suo amico con gli occhi lucidi, anche lui provava un certo senso di colpa per la morte dei suoi amici che si erano sacrificati per salvarlo.

-《Ci proverò, te lo prometto》
Il più grande gli sorrise e strinse la mano al giovane in segno di amicizia.

-《Bene, sei pronto Kujo?

-《Sì, sono pronto》 Jotaro serro forte i pugni, poteva sentire il cuore battergli all'impazzata.

-《Ok, allora iniziamo La donna baciò dolcemente il marito per dargli un ultimo saluto, e poi evocò il suo meraviglioso spirito dorato.
Tese la mano al moro che titubante afferò. La clessidra sul ventre dello stand iniziò a girare lentamente, e poi gradualmente arrivò ad una grandissima velocità. Piccoli fulmini dorati avvolgevano la stanza che mano a mano diventava sempre più sbiadita, ma ad un certo punto per il ragazzo diventò tutto nero.

-《Chi è?! Dottore è lei? Ho sentito un gran frastuono, si sente bene?》

Il corvino era confuso, gli fischiano le orecchie, la sua vista era ancora offuscata, e aveva forti emicrania. Si trovava disteso in una stanza che a prima vista gli sembrava una clinica. Sentì solo una voce che gli sembrò familiare.

-《Scusi, mi potrebbe dire chi è lei?》

-《I-io...dove sono?》Mormorò il moro ancora scombussolato

-《JOTARO?! Questa è la tua voce..cosa ci fai quì?! Non dovresti perdere tempo così!》

Jotaro riuscì a mettersi seduto, e strofinandosi bene gli occhi, adocchiò un qualcosa che lo lasciò a bocca aperta.
Vide Noriaki seduto su un lettino ospedaliero con delle bende che gli coprivano gli occhi. Rimase affascinato da quello che stava vedendo, quasi non ci credeva.

 Rimase affascinato da quello che stava vedendo, quasi non ci credeva

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-《Jotaro, sei tu? Con queste bende non vedo nulla, avvicinati》

Il ragazzo si avvicinò barcollando, aveva le lacrime che gli scivolavano sulle guance leggermente arrossate. E  inginocchiandosi davanti al suo amico  affondò la faccia nelle sue ginocchia.

-《JOTARO?! M-ma stai piangendo?! Tu che piangi? Che ti prende? Oddio è sucesso per forza qualcosa di grave!》

Il moro non disse nulla, non voleva far sentire al suo amico i singhiozzi che strava trattenendo, voleva solo godersi quel momento in silenzio sentendo di nuovo quel calore che non sentiva da tanto.





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