First.

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Avevo passato il capodanno ad una festa ma non ne ero uscita completamente sbronza,presto sarei dovuta tornare a scuola e avevo solo una settimana per svagarmi.

I primi raggi del sole penetravano dalle tende da 500 dollari di zia J,era fin troppo presto per alzarmi ma avevo pensato di girare a mio favore il fatto di non dover smaltire la sbornia e preparare dei pancake per me e la zia.

Tolsi il piumone lentamente,il distacco dal mio letto era più difficile di quello col frigo...uscita dal letto mi sciacquaì la faccia per svegliarmi e mi feci strada tra le innumerevoli paia di scarpe Chanel sparse in corridoio.I pancake vennero bene,diciamo che erano comestibili,cominciai a chiamare zia J ma non rispose,andai in camera sua e il suo letto era vuoto?..pensai "solito di zia J" avrei dovuto aspettarmelo,ancora non tornava a casa.Andai in cucina e cominciai a mangiare da sola quei pancake che mi sforzavo di trovare buoni per non sentirmi una schiappa almeno in cucina,mentre lo sciroppo d'acero scendeva realizzai che stavo vivendo la mattina dell'anno nuovo da sola in cucina facendo colazione -"Wow che inizio d'anno fantastico devo proprio riconoscermelo"- decisi che forse avrei dovuto fare due passi.Non ero sbronza ma puzzavo di alcool e i miei capelli erano davvero inguardabili,andai a fare la doccia ,quando uscii mi soffermai a guardami allo specchio,il mio accapatoio era di quelli che danno in hotel ma era davvero morbido e di un bianco candido.I capelli castano biondo scendevano lungo le spalle,erano abbastanza lunghi, miei occhi grandi marroni scuro volevano restare chiusi e dormire,avevo le occhiaie ed ero pallida...normalissimo per me ,sarebbe bastato un po'di trucco e ne sarei uscita come nuova.Mi truccai come se dovessi incontrare da un momento all'altro l'uomo della mia vita anche se non me ne importava un gran ché.Presi la mia pelliccia, afferrai le chiavi e la mia Micheal kors ,regalo di zia, e lasciai un post it alla zia "ti ho lasciato i pancake sul tavolo,serviti pure,torno per pranzo" e uscii.Appena scesa una folata di vento mi investì in pieno facendomi rimpiangere di non aver preso la sciarpa che mi aveva fatto la mamma per il natale scorso...in un certo senso un po' mi mancavano,forse aver ricevuto un nuovo smartphone era anche bello ma avrei preferito un maglione orribile accompagnato da un abbraccio ricolmo d'amore materno.Mi incamminai cercando di decidere se fosse meglio un cappuccino o un caffè ,molti bar erano chiusi e mi fermai alla prima caffetteria aperta,decisi proprio di esagerare,presi oltre ad un cappuccino due biscotti al cioccolato che divorai guardano fuori dal finestrone vicino al mio tavolino.Adoravo il grigiore delle nuvole in cielo che facevano risaltare i rami spogli degli alberi...la caffetteria era carina,c'ero stata si e no due volte prima,ed era troppo affollata per poterne apprezzare a pieno le qualità,era davvero ben arredata,non era coloratissima ed era illuminata solo dal cielo grigio ,la cui luce penetrava dai grandi finestroni che ricoptivano la facciata.Era desolata,ero davvero l'unica sfigata da sola in una caffetteria alle 9:00 del mattino a mangiare biscotti al cioccolato.Okay ero solo una sedicenne,ma tutte le altre sedicenni cosa stavano facendo allora? ...ad un certo punto il desktop del mio cellulare si illuminò.Era Desy.Sospirai,dissi pensando ad alta voce "vorrá andare a fare shopping di sicuro,non le bastano tutte le scarpe Burberry che ha,gliele butterei tutte giuro!". Sentii una risata fare eco tra le mura,credevo di essere sola,mi voltai.Stranamente,da ragazza timida quale ero,cercai di rispondere..."ehila tu,cos'hai da ridere li al buio?"

-nulla carina,forse dovresti leggerlo quel messaggio,sono curioso.

distolsi lo sguardo dal fondo della sala,e aprii il messaggio.."tra mezz'ora da me,devo aggiornarti"

riguardai verso il buio per scorgere ancora la sagoma dello sconosciuto -non era come dicevo,mi dispiace sconosciuto ma devo andare,ci presenteremo una prossima volta,se ci sarà.

mi alzai e andai verso la porta.-"ah,e buon anno nuovo!" -

-ciao carina'- disse lui

chi sa chi era, pensai...sembrava un ragazzo,ma non mi soffermai a pensarci e mi precipita da Desy che doveva spettegolare come suo solito.

Mi annunciai suonando al campanello.Avevo il fiatone per la corsa fatta per arrivare in tempo.Desy aprì la porta e come prima cosa mi guardó il capelli scombinati dal vento gelido che tirava fuori "sono davvero orribili,lo sai questo? sai dov'è il bagno sustemati su.

"Blame  it on me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora