L'oscurità della notte avvolgeva la città in una gelida bolla invernale, portando quiete e silenzio nel piccolo distretto ormai immerso anch'esso in un profondo sonno. L'unico ancora sveglio era proprio Jungkook, cui i pensieri e le preoccupazioni sembravano divorarlo vivo, corrodendo la sua anima fino all'estremo delle sue capacità, appesantendo la testa ed il cuore di un peso ormai troppo familiare a lui che però, diventava ogni giorno sempre più pesante, giorno e notte.
Eppure lui ci era abituato, la morsa soffocante che lo avvolgeva nella notte gli era ormai amica, i brividi lungo la schiena erano semplici illusioni, e i leggeri tremori alle mani erano semplicemente causati dal freddo invernale, niente di cui preoccuparsi, si diceva, non erano nient'altro che semplici ed insignificanti illusioni.
Illusioni che però non avrebbe sopportato un minuto in più chiuso in quella stanza, abbandonata al silenzio e alle tenebre della notte. Il soffitto sembrava essere l'unica cosa rilevante ad occhio nudo, grazie al suo colore bianco candido rendendo la camera decisamente più ampia e vivibile. Le finestre erano oscurate dalla tenda dal tessuto doppio e impenetrabile, rendendo impossibile il passaggio della luce. Non avrebbe avuto senso esporsi ad essa, i peccati ed i suoi malori non sarebbero evaporati così facilmente, e lui, non voleva mostrarsi fragile.
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L'assordante rumore della musica si udiva già metri prima dall'ingresso e i led colorati oscuravano quasi la vista per l'intenso colore.
era nuovamente lì.
Stesso luogo, stesso edificio, stessi vizi.
Il locale era colmo, il sudore e la puzza d'alcol diffusa nella folla era nauseante a parer suo.
Si diresse sbrigativo verso il bancone sapendo già come sarebbe finita la serata, aveva bisogno di offuscare mente e cuore da ciò che tanto gli attanagliava l'animo, e quale metodo migliore se non gettarsi sul fidato alcol. Jungkook era consapevole che quella non fosse una delle migliori abitudini appartenenti, ma poco gli importava infondo, quel lieve sollievo che riusciva a provare bevendo contava molto di più di ciò che avrebbe potuto fargli, non aveva tempo di pensare alle cause e conseguenze, non era da lui.
Si accomodò su uno dei sgabelli situati dinazi al bancone attendendo che la faccia di Jackson gli apparisse davanti per servirgli qualcosa di decisamente forte, quella sera non aveva intenzione di andarci piano. I suoi occhi nel frattempo vagarono per il locale notando persone decisamente troppo ubriache per reggersi almeno in piedi, molte infatti erano completamente accasciate al pavimento altre invece erano intente a strusciarsi su corpi estranei pieni di lussuria. Avrebbe fatto lo stesso se solo i suoi muscoli non fossero ancora indolenziti e la stanchezza stesse prendendo controllo del suo corpo.
< Posso aiutarti in qualche modo?>
Quella che si aspettava di sentire non era di certo una voce soave , abituato ormai da tempo a quella squillante di Jackson, eppure sembrava familiare.
Avrebbe veramente voluto chiedergli che fine avesse fatto Jackson, chi fosse improvvisamente lui e come mai non l'aveva mai visto nei dintorni, l'intenzione c'era se solo quegli occhi non l'avessero incatenato, ancora una volta. Nuovamente quel ragazzo a suo parere bizzarro gli si trovava davanti, quella sera i capelli gli ricadevano ondulati sulla fronte dando al suo sguardo un'aria decisamente più accattivante di come ricordasse, le luci riflettevano i suoi capelli di un biondo dai riflessi dorati, e le sue labbra erano ora schiuse in attesa di una risposta da parte del corvino.
< Dammi qualcosa di forte. > riuscì solamente a ribattere ancora stordito.
Vide il ragazzo annuire e versare il liquido in uno dei bicchieri esposti sullo scaffale, per poi consegnarglielo e continuare a servire un gruppetto di ragazzi decisamente già andato.
Continuò in quel modo per la maggior parte della serata, riuscendo finalmente a percepire quella tranquillità e sollievo che aveva bisogno. Aveva già ingerito una modesta quantità di liquido ma non abbastanza per sentirsi soddisfatto, se quella sera avrebbe voluto lasciarsi perdere allora lo avrebbe fatto.
Stava appunto per chiedere ancora di quel liquido dolce per darsi finalmente pace e tornare a casa, o almeno ci avrebbe provato.
< Smettila .> Ancora quel ragazzino dai riccioli dorati che lo aveva servito fino ad ora.
< Finirai in coma etilico, e non ho intenzione di assistere a nessuna sceneggiata in questo locale.> proseguì.
Incrociò il suo sguardo, era veramente buffa la situazione ed il broncio sul suo viso gli fece scappare una leggera risata dalle labbra.
Afferrò il bicchiere dal bancone e bevve il restante liquido presente, per poi ripoggiarlo con un tonfo. La situazione non gli era ancora completamente lucida, se lo fosse stata avrebbe probabilmente reagito in un altro modo.
< Ringrazia di avermi affrontato in queste condizioni, ragazzino >
Lo guardò un'ultima volta per poi dirigersi verso l'uscita.
jungkook
La temperatura fredda della notte mi colpì in pieno facendomi rabbrividire, ero ancora accaldato per le alte temperature presenti nel locale. Ero esausto, sentivo il corpo cedere sotto ogni passo e le palpebre chiudersi e diventare sempre più pesanti. La vista era affuscata, non mi era chiara la causa, probabilmente per l'alcol ingerito. Un tremore improvviso rese difficile camminare, e avrei continuato a farlo, mio padre non avrebbe tollerato di vedermi in quelle condizioni, già percepivo il dolore delle conseguenze sulla pelle, avrei camminato fino a destinazione se solo non sentì sprofondare i piedi nel pavimento ed ero sicuro che avrei battuto la testa restando nuovamente inerme, per l'ennesima volta, sul ciglio della strada riprendendo coscienza solamente il giorno dopo, sarebbe stato giusto dopotutto, lo avrei meritato.
eppure.#############
fa cagare*, lo riconosco 😩😩
giuro che mi ci impegnerò con i prossimi, a presto :)
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BACK TO YOU
Fiksi Penggemar> Di qualunque cosa siano fatte le anime, solo l'anima di Taehyung avrebbe potuto rimettere a posto i pezzi di quella ormai distrutta di Jungkook. E credere al destino è sbagliato, non è altro che una giustificazione che noi diamo a qualche passo f...