Silenzio.Cosa fai quando il baccano della città non ti lascia tempo per pensare e riorganizzare le idee?
Ti sposti dalla città, tanto tempo quanto ti serve per riavere la mente spoglia da fesserie e sfaccettature che risiedono lì solo con l'intento di dare fastidio.
Ma non hai la conferma che davvero sia la città a farti così tanti problemi, pensi sia la risposta più plausibile, e ti sposti.
Non sai neppure se spostarsi sia la scelta migliore o la soluzione al problema, prima o poi devi tornare e cosa ti dice che il problema non ti si ripresenterà uguale a prima?
Quindi io mi allontanai dalla mia "città" cioè dalla mia "casa" cioè dalla mia "famiglia" cioè dall'amore, in poche parole da Felix.
Ma è successo così tutto naturalmente che forse lui ha deciso di fare la stessa cosa.
Ero pronto per la scuola, sull'ingresso mi allacciavo le scarpe e intanto pensavo a quello che era successo la sera prima, quando ci siamo ritrovati entrambi addormetati sul divano, completamente lontani uno dall'altro.
Situazione durata fino a quando non sono entrati tutti i ragazzi insieme, non so a che ora, era tardi però.
Changbin è stato così gentile da svegliarci così da poter raggiungere ogni uno il proprio letto.
Così distanti e assonnati che rientrando nelle nostre camere non ci siamo nemmeno dati la buona notte.
Felix con la caviglia in quelle condizioni non sarebbe andato a scuola.
Gli promisi di accompagnarlo dal medico quel pomeriggio, anche se ovviamente mi proposi di farlo quella stessa mattina ma non voleva che perdessi una giornata scolastica, non gli avrei dato ascolto se non mi avesse ricattato e minacciato, succedeva spesso.Fu una giornata noiosa in cui l'unica cosa che attendevo era il pomeriggio, non riuscivo a togliermi dalla mente Felix, chissà se stava bene.
Se avesse bisogno di aiuto?"A che ora siete tornati a casa?"
"Era l'una, abbiamo preso il primo treno disponibile"
Si vedeva fossero tornati tardi, Changbin sbadigliava mentre mi raccontava come avessero aspettato così tanto e tutti insieme. E di come il nostro piccolo Jeongin esausto si fosse addormentato, tanto che una volta scesi dal treno Hyunjin e Minho fecero a turno per portarlo in braccio a casa mentre lui sonnecchiava tranquillamente.
Infatti adesso che ci facevo caso non aveva un'aria stanca, anzi sembrava più riposato che mai. Sono orgoglioso dei suoi Hyung che hanno fatto un così buon lavoro.
Ma Minho e Jisung? Perché erano tornati a casa così tardi?
"Uh? Noi? Siamo stati in giro fino a quando loro non ci hanno avvisato di aver preso il treno" - Confessò Jisung senza colpe.
Seguì le mie lezioni e poi evitai di fermarmi per il pranzo e corsi a casa.
__________________________Arrivai davanti alla porta ed entrai servendomi del mio mazzo di chiavi.
Iniziai a cercarlo non servendomi della voce in caso dormisse.Mi accorsi però poco dopo che non si trovava in nessuna delle camere del dormitorio. Controllai non solo nella sua, ma anche in quella di tutti gli altri ragazzi.
Stavo per chiamarlo al cellulare quando sentì rumori provenire dell'ingresso.
Mi affrettai ad andare a vedere. Felix zoppicava sostenuto da Seungmin, aveva il piede fasciato.
Adesso che ci pensavo avevamo una lezione insieme e lui non si è presentato, ero così preoccupato per Felix da non accorgermi neanche dell'assenza di Seungmin per quel lasso di tempo o mentre tutti parlavamo durante la pausa delle 10.
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Profumo di More
FanfictionOtto ragazzi vivono insieme, uniti da un sogno comune. Chris, narratore della storia, è perdutamente innamorato di Felix. E travolto quindi dalle 1000 emozioni che l'amore ti dona... Ma... Cosa pensa Felix? È meglio parlare o tacere? Accenni alla Mi...