3-Old mates-3

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Terminati gli allenamenti di Quidditch, mi concessi un bagno caldo nel mio dormitorio, compiaciuta dei risultati precedenti.
L'acqua bollente mi rinvigorì, e le bolle di sapone emanavano un piacevole odore che si sparse per tutta la stanza.
Il bagnoschiuma era alla vaniglia.
Adoro la vaniglia del resto, così come il cioccolato.
Asciugatami, mi voltai nuovamente verso il mio riflesso nello specchio : apparivo decisamente più rilassata rispetto alla mattinata precedente.
Volevo però rimanere comoda, così, essendo non in perfetto orario, volsi uno sguardo alla mia cesta di indumenti e accaparrai frettolosamente una tuta marrone, che ritraeva fedelmente l'emblema di Grifondoro.
Attraversai il quadro della Donna Grassa, e con passo deciso giunsi in Sala Grande.
Come previsto, erano tutti già presenti.

Ero arrivata in leggero ritardo, e gli sguardi puntati su di me mentre attraversavo il corridoio centrale mi infastidirono un poco.
Imbarazzata, presi posto vicino ad Hailey e George, Fred di fronte a me, seduto accanto ad Hermione.
Ero riuscita veramente ad essere più ritardataria di Hailey?
Avvertii in lontanaza lo sguardo pungente di Piton, che cercando disperatamente un motivo per rimproverarmi, si sarebbe in seguito alterato verso di me per il ritardo commesso in Sala Grande.
Ero abituata alle riprese di Piton.
Certamente non ero una fra i suoi alunni prediletti, al contrario di Malfoy.
Percepii però un altro sguardo posato sulla mia figura, ma non osavo voltarmi per scoprire quale fosse l'origine di provenienza di questo presentimento.
Ad un tratto però, Fred attirò la mia attenzione :

"Sono in ritardo con banchetto eh, ah ma temo sia dovuto alle scuole che devono arrivare, Silente sembra parecchio elettrizzato.
Un po' svitato quell'uomo non trovate?
Un genio, per l'amor di Merlino, ma decisamente svitato. Per carità saprà anche il fatto suo.....*breve pausa*
Ah a proposito t/c, è da quando ci hai raggiunti che Riddle ti sta fissando, insomma per rimanere in tema pazzoidi."
Hailey e Hermione risero a crepapelle.

L'ultima frase che aveva pronunciato Fred mi immobilizzò.
Ancora lui? Ma che voleva da me.
Iniziavo decisamente a preoccuparmi.
Cercai di nascondere il mio viso sbiancato con un mezzo sorrisetto rivolto alla battuta del gemello, ma Fred si dovette accorgere della mia agitazione, perchè non spiccicò più una parola su Riddle per l'intera serata.
Non so con quale coraggio, ma intenzionata ad ispezionare che ciò che avesse detto Fred fosse vero, mi voltai verso il tavolo dei serpeverde.

Lo vidi, accanto a Zabini, visibilmente infastidito dal baccano generale e dal suo vicino, che non smetteva di parlare.
Picchiettava l'indice sulla tavola, mentre effettivamente, mi fissava, quasi studiandomi.

Appena si accorse del fatto che lo avessi notato, distolse pericolosamente lo sguardo, posandolo sulla sua mano, che ritirò bruscamente sotto il bordo del legno.
E ora?
Che si fosse arrabbiato per averlo colto a fissarmi?
Effettivamente sembrava innervosito, e non è di certo un bene far innervosire Mattheo Riddle.

Tornai sui discorsi dei miei compagni, mentre ascoltavo le loro voci sfocate, soffocate dal pensiero di ciò che era appena accaduto, e constatando che forse, avevo compiuto un passo sbagliato scrutando quello strano ragazzo.
Finalmente, dopo tre buoni quarti d'ora di attesa, sentimmo un cenno di vita provenire anche dall'esterno.
Il grosso portone della Sala Grande si spalanco, ma ne uscì deludentemente il guardiano Gazza, che con una corsetta alquanto epilettica raggiunse il professor Silente, per poi sussurrargli qualcosa all'altezza dell'orecchio destro.
"Digli che entrino" riuscii a captare dal labbiale dell'anziano preside.
I nostri ospiti dovevano essere arrivati.
Infatti, dopo qualche minuto di attesa, il professor Silente richiamò il silenzio, ed esordì in un breve falsetto :
"Alunni, professori, presenti, mi permetto di richiamare la vostra attenzione per una causa davvero importante.
I nostri ospiti, dopo un lungo e stancante viaggio, sono finalmente giunti alle prossimità della nostra accademia.
Sono quindi lieto di dare il benvenuto, alla nostra prima nuova conoscenza, l'Accademia di Beuxbatons!"

Per la seconda volta il portone si spalancò, vincolato da un movimento di bacchetta di Silente, ma stavolta spalancandosi, lasciò spazio a una sorpresa ben più gradita di Gazza.
Sul centinaio, il portone venne varcato da tantissime ragazze, che avanzarono con un'elegante camminata, agghindate con abiti celesti composti da una gonna lunga sino al ginocchio, un blazer corto in vita e un delizioso cilindro basso.
I tacchi, non esageratamente alti, anch'essi celesti, producevano all'unisono un unico ticchettio.
Le ragazze in perfetta cordinazione.
Al termine della processione, le studentesse furono seguite dalla preside, madame Olympe Maxime, una donna sorprendentemente alta, della quale spiccava nel suo vestiario una pelliccia bianca avvolta intorno al collo.
Recatesi al completo prossime al professor Silente, l'applauso terminò, e il preside esordì nuovamente :
"E con altrettanto piacere, volgiamo un caloroso benvenuto ai nostri compagni del nord, i membri dell'Accademia di Durmstrang!"
Morivo dalla gioia di poter finalmente rivedere i miei ex compagni, i quali, con il solito carattere seriale, attraversarono la sala, disegnando eccellenti acrobazie in aria che sorpresero ogni spettatore.
Ognuno di essi passandomi davanti, accennava ad un piccolo inchino.
Io sorrisi a tutti loro.
Per ultimi, chiusero le danze il preside dell'accademia, Igor Karkaroff, e l'elitè della scuola, Viktor Krum, miglior cercatore del mondo nonchè mio migliore amico.
Anch'esso, di fronte a me, mi salutò accennando un inchino, e io ricambiai con un gesto della mano.
Il preside Karkaroff, ex mangiamorte, era un uomo dall'aspetto sinistro, barba e folti baffi scuri ricoprivano il suo volto.
Potrebbe sembrare malvagio a prima vista, ed effettivamente lo è, ma ero molto legata a lui ed esso teneva a me.
Completate le presentazioni dei professori agli alunni delle nuove scuole -che parvero interminabili-, gli studenti presero posto e si diede finalmente inizio al banchetto.

Tutti, affamatissimi, si precipitarono a capofitto sul banchetto, colmo di prelibatezze.
Inutile precisare che mi ingozzai di budini alla vaniglia.
Ridemmo e scherzammo per tutta la serata, e a mia discolpa, non potei non notare che Riddle volse la sua attenzione verso di me parecchie volte durante il corso della cena.
Ciò mi dava fastidio?
Abbastanza.
Lo conoscevo appena, anzi, per nulla, ma non potevo certo avvicinarmi a lui e dirgli

"Ehi Mattheo perchè diavolo mi fissi".
Dovevo pur ricordare che era l'erede del Signore Oscuro.
Iniziava a suggestionarmi sempre più.
Ripulito tutto il cibo sulle tavole, gli studenti si recarono nei propri dormitori, e io ebbi finalmente l'occasione di salutare Krum e gli altri ragazzi di Durmstrang.
Mi gettai tra le braccia del mio amico in un affettuoso abbraccio, e a macchinetta, raccontai per filo e per segno tutto ciò che era accaduto l'anno precedente.
Silente mi permise di passare la serata con loro, e quando tornai al mio dormitorio era suppergiù mezzanotte.
Luna piena.
Sentii degli ululati attraversare le vetrate dell'edificio.
Probabilmente si trattava dei lupi mannari nella foresta proibita.
Mentre attraversavo i corridoi, incontrai qualcuno.
Proprio lui.
Che cosa ci faceva Riddle nei corridoi a zonzo così tardi? E per di più lontanissimo dal sotterraneo dei serpeverde.
Mi pare ovvio, non osai chiederglielo.
Girai lo sguardo verso la figura scura che si allontanava, e mi accorsi che anche lui si era voltato indietro per guardarmi.
Si lasciò scappare una risatina ghignante. Arrossisci.
Salazar, che figuraccia che hai fatto t/n.
Però in fin dei conti non ero stata l'unica a voltarsi.
Corsi nel mio dormitorio, Hermione dormiva come un sasso. Quando chiusi la porta, la maniglia sussultò e per poco non la svegliai.

Lentamente, mi coricai nel letto, il leggero lenzuolo bianco mi copriva quasi interamente.
Assonata, mi addormentai.

~ANGOLO AUTRICE~
NUOVO CAPITOLOO. COME AVETE VISTO, THEO INIZIA A FISSARCI SEMPRE DI PIÙ. NO ODDIO, EFFETTIVAMENTE COSÌ È ALQUANTO INQUIETANTE.
LA PARTE DI GAZZA CHE CORRE MI HA FATTO MORIRE AHAHAHAHA. COMUNQUE, SPERO CHE IL CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO. BUONA LETTURA : )

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