Rimorsi per slogan invecchiati

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E' una fredda sera di gennaio quando il nostro protagonista Wooyoung, costretto dalla madre, si ritrova a dover uscire per andare ad un corso serale sull'adolescenza.

"Ci devi andare, è per il tuo bene!" urlò la donna.

"Stai scherzando? In quella setta non ci entro!" cercò di superare il tono di voce della madre. 

"E invece ci andrai e mi porterai anche quel dannato autografo!" replicò la madre
La madre di Wooyoung era una grande fan dello psicologo del corso, Kim Namjoon, un professore con molteplici riconoscimenti per la sua rinomata intelligenza.

Stufo delle prediche della donna il ragazzo si mette le scarpe, prende lo zaino senza alcun quaderno per gli appunti ed esce sbattendo la porta.

Il vento gelido della sera avvolge le caviglie scoperte dal risvoltino alto  dei pantaloni del giovane che continua a camminare spedito e infreddolito verso la scuola.

L'edificio dista a un chilometro da casa di Wooyoung che, durante il cammino continua a mandare maledizioni alla madre che lo aveva forzato a frequentare quel corso serale.

Una volta entrato all'interno della scuola corre tra i corridoi cercando disperatamente la classe; appena trova il foglio appeso alla porta entra senza bussare, ritrovandosi innumerevoli sguardi puntati sulla sua figura.

"Sei... un maniaco? Oddio, dottore faccia qualcosa! Vuoi derubarci? Ti avviso...che...n-on...ho niente con me...ti prego risparmiaci!" esclama alzandosi tutto ad un tratto l'ansiosa ragazza all'ultimo banco.

"Rilassati, Chungha." dice sospirando il suo compagno di banco.

"Calmiamoci ragazzi. Manteniamo la calma e sediamoci"

Dice le ultime parole Kim Namjoon, pediatra e psicoanalista coreano, trasferitosi in Italia nel 1972. Non ancora abile nel parlare perfettamente italiano, Namjoon storpia qualche parola. Wooyoung sbuffa rumorosamente prima di analizzare velocemente con lo sguardo e e notare che i posti in ultima fila erano tutti esauriti.
Quindi si dirige direttamente verso gli ultimi banchi chiedendo sfacciatamente alla ragazza seduta vicino al ragazzo corvino di spostarsi. 

"Jihan, non preoccuparti! E' solo la prima fila!" esclama il corvino con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.

Jihan  scuote la mano come per dire che ne avrebbe anche fatto a meno della compagnia del ragazzo.

Kim Namjoon alza la mano per attirare l'attenzione e "racchiude" le chiacchere tra le sue dita. Il famoso psicoanalista, una volta che tutti gli studenti si sono messi al posto, inizia a segnare le assenze di quella prima lezione serale.

"Marianna..."

"Presente"

"Viola... Giacomo...Luca... Sandro... Vania... Natalia," continua a fare l'appello finché lo sconosciuto vicino al nostro protagonista non viene nominato.

"Choi San"

"Presente" risponde entusiasta il corvino accanto a Wooyoung.

"Jung Wooyoung ha palesato la sua presenza, non c'è bisogno di chiamarlo nuovamente," Namjoon si sistema gli occhiali "Possiamo iniziare il primo incontro serale sui problemi degli adolescenti del 1980. Partiamo diretti con il parlare delle trasformazioni: La pubertà è il passaggio dall'infanzia all'adolescenza; E' una trasformazione del corpo, dal punto di vista fisiologica, dello spirito e dei sentimenti, dal punto di vista della trasformazione psichica. La nostra mente si deve adattare alle trasformazioni del corpo e affrontarle non è sempre facile. Questo provoca un grande scombussolamento in tutta la persona, che ognuno di noi supera come può"

La spiegazione del Sigr.Kim durò per ben venti minuti quando chiese ai ragazzi una loro opinione sull'argomento aprendo un dibattito.

La prima a parlare è Chungha: "Mi sento in ansia... Ho paura di prendermi degli schiaffi. Non mi trovo bene da nessuna parte. Scappo... La fuga... Sono in ansia, ma perché?

La seconda a parlare è Jihan: "Da qualche tempo mi sembra che tutto si complichi, tutto è complicato, io sono troppo complicata".

L'ultimo a parlare è Changkyun: "Noi giovani non sappiamo fare altro che correre dietro a noi stessi. Questa battuta non è mia."

Nessuno rise alla battuta, nemmeno San.

La lezione termina a suon di dibattiti e scambi di opinioni tra i ragazzi che, all'avviso della fine escono euforicamente dalla classe e si dirigono verso l'uscita.

Nella furia di mettere tutto dentro a San cade la sua preziosa spilla sulla sedia e Wooyoung se ne accorge richiamandolo, ma lui ormai troppo lontano non riesce a sentirlo.

Scritto daALLTOACTION

Trama di: @ALLTOACTION e multiduqueen

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