L'ossessione

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Passavano giorni e giorni.

Elen mangiava e beveva a malapena, giusto il minino indispensabile, non si lavava, non dormiva, non rispondeva al telefono, non usciva più di casa.

Aveva un unica preoccupazione: completare il puzzle.

Nevrotica agitava le mani, come fossero artigli, da un pezzo all'altro.

Nessuno poteva impedirli di completare la sua opera, quel puzzle era solo suo, nessun altro doveva metterci le mani sopra.

Occhi spalancati, bava alla bocca, quel rompicapo era a tutti gli effetti diventato la sua unica ragione di vita.

Il Puzzle OscuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora