Mx " Marcus ha avuto un incidente in moto, ora è in ospedale"
T/n "O mio dio, dobbiamo raggiungerlo" non potevo partire sapendo che Marcus poteva morire.
Io e Max c'è ne andammo senza farci problemi e andammo all'ospedale, dove c'erano già i genitori di Max e Marcus (Ellen) e, stranamente, mia madre.
Mx "come sta?"
E "fore non c'è la farà"
T/n "COSA?!" Infondo sapevo che un po' era colpa mia, se avessimo chiarito subito forse non avrebbe preso quella moto, che neanche sapeva guidare.
Mi venne naturale abbracciare mia madre, ero scoppiata a piangere e avevo bisogno di lei.
Dopo due ore il dottore venne da noi.
D "famiglia Baker?"
E "si siamo noi"
D "mi dispiace ma Marcus è in coma"
A quella frase caddi a terra, io solo, pensiero di non poter più vedere Marcus mi terrorizzava, non riuscivo a a sopportarlo. Ovviamente eravamo tutti nella stessa situazione.
E "ma lo possiamo vedere?"
D "si si certo"
Mx "dai mamma andate prima tu e papà"
I genitori andarono da Marcus e dopo una mezz'ora tornarono.
Mx "adesso vado io"
T/n "certo vai" volevo vederlo, ma la sua famiglia aveva la precedenza.
Dopo venti minuti Max tornò
T/n "adesso andrei io se va bene"
E "certo t/n vai, sono sicura che voglia vedere più te che qualcuno di noi"
Sorrisi con le lacrime agli occhi e mi avviai. Entrai nella stanza e lo vidi...attaccato ad una macchina che lo teneva in vita.
Mi sedetti sulla sedia affianco al suo letto.
T/n "hei Marcus, non so se in questo momento mi senti ma ti devo parlare. Sono felice che non ti sia successo di peggio. Ma perché l'hai fatto? Ho troppa paura, penso che sia per colpa mia se sei così adesso, ti avevo detto di non andare su quello schifo di moto. Io non ti voglio perdere,ti amo ancora, non ho mai smesso di farlo, ma dopo tutto quello che è successo non potevo fare finta di niente." "Per favore" iniziai a piangere "non mi lasciare, ho bisogno di te nella mia vita, di te che entri dalla finestra a mezza notte, del te geloso, di te che prendi il tuo solito caffè freddo senza latte al solito bar, di te che vai sullo skateboard, delle tue braccia, delle tue labbra...io voglio te. Ti prego torna da me" mi alzai, lo baciai e me ne andai.
Andai dritta da Max e la abbracciai.
E "dai ragazze e ora di andare"
T/n "no io rimango qui"
G "t/n non puoi da andiamo a casa, torneremo domani"
T/n "non posso lasciarlo un'altra volta, io resto qui"
G "t/n dai starà bene andia-"
T/m "MAMMA"urlai senza volerlo "io resto" abbassai io tono , mi accorsi di aver esagerato.
G "e va bene, chiamami però"
T/n "si ovvio"
Mi abbracciò e se ne andò con Max e la sua famiglia. Intanto andai nella camera di Marcus , mi sedetti su un divanetto nella sua stanza e lo guardai, finché non mi addormentai.
Passai così tutta la settimana, non andavo nemmeno a scuola, non volevo lasciarlo solo.
I dottori però mi dissero che era inutile continuare a stare lì perché non sapevano neanche loro quando si sarebbe svegliato. Allora decisi di "trasferirmi" lì, non mi importava, volevo stare con lui.
Tornai a scuola e subito dopo tornavo all'ospedale, tranne quando avevo il turno a lavoro.
Passò un mese e ancora niente. Finí l'anno scolastico e non si era ancora svegliato
Stavo iniziando a perdere le speranze, così tornai a casa.
T/n "mamma sono a casa e sta volta per restarci"
G "perché, che è successo a Marcus?"
T/n "niente, è questo il problema, non è successo niente" scappai al piano di sopra. Mi guardai allo specchio e mi accorsi che ero dimagrita un bel po', forse troppo, non mangiavo i cibo dell'ospedale, e quando capitava, comparavo una cosa da sporto. Passò l'estate è Marcus ancora nulla.
Tornammo a scuola e io e Max ci eravamo un po' perse, per colpa di entrambe.
Il giorno del mio sedicesimo compleanno arrivò, ma non volevo vedere nessuno a parte lui.
Mia madre cercò di alzarmi il morale, ma con scarsi risultati. Lei era più felice del solito, le chiesi perché, lei mi disse che aveva in invitati Max, Abby e Nora per un pigiama party. Non ero molto in vena, ma dovevo pur ricominciare da qualche parte.
La porta bussò.
T/n "MAMMA APRI TU" urlai dal piano di sopra
G" non posso sto cucinando"
Scesi e la guardai male
T/n "e cosa staresti cucinando?"
G "una torta, non la guardare, va ad aprire la porta"
T/n "certo che sei strana"
Aprì la porta convinta di vedere Max e le altre, invece c'era...CIAOO RAGAAA, scusate l'inattività ma ero impegnata con la scuola.
Cosa succederà a Marcus e chi sarà alla porta?
Spero che vi stia piacendo la storia, fatemi sapere.Ve se amaaa❤️✨
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Noi contro tutti//Marcus Baker (Ginny & Georgia)
Teen FictionSono t/n Miller e in tutta la mia vita non sono mai riuscita a farmi degli amici a causa di mia madre Georgia e dei suoi continui traslochi, ma sta volta le cose sembrano andare diversamente in questa nuova città..