La porta si apre con uno scricchiolio.
Ora è spalancata , ma nessuno entra.
È abbastanza piccola , come casa, sembra più una baita di montagna.
La luce è accesa , e nonostante questo il fuoco acceso proietta delle ombre inquietanti sulla parete.
<<su su entrate ragazzi che sennò entra il freddo>>
A quelle parole tutti sembrano spaventarsi.
Anche il fratello di Rosy sembra abbia avuto un sussulto.
Nonostante questo entriamo , tutti quanti.
Siamo moltissimi ragazzi, tutti schiacciati nella piccola casina di legno.
Al suo interno c'è una poltrona, un tavolino da caffè e , come capito, un caminetto.
Il tutto sopra un bel tappeto peloso, di quelli che mi piaceva tanto da bambina.
<<su su ragazzi accomodatevi>>
Dice la voce.
È una voce da donna , un pó anziana, sulla cinquantina credo.
È seduta sulla poltrona scorrevole con lo schienale rivolto a noi.
Tutti ci guardiamo in giro,interrotti dalla sedia che si gira.
Ora si vede, la donna.
Ha il volto segnato da piccole rughe, capelli grigi e occhi azzurro cielo.
<<ma che maleducata, non mi sono neanche presentata >>
Tutti ci guardiamo. Stupiti da quella frase.
Fa come se tutto fosse normale, come se già ci conoscesse.
<<sono Janet Clarisson e...>>
<< Che cosa ci facciamo qui e come faceva a sapere che c'eravamo noi fuori dalla porta>>
La interrompe Thomas, senza lasciargli lo spazio di parlare.
<< oh cielo , ed io pensavo di essere maleducata>>
Risponde Janet.
Ciò fa innervosire ancora di più Thomas.
<<risponda>>
Dico e lei mi guarda indispettita.
<<perfavore>>
Annuisce.
<< con piacere Sarah >>
Dice alzandosi.
Come fa a sapere il mio nome ?
Vorrei saperlo , ma mi trattengo.
Tra poco avrò le mie risposte.
<<ma prima di avere le tue risposte , lasciami fare una cosa>>
Dice.
Allora si incammina verso la porta e la chiude a chiave, poi va vicino al tavolino da caffè e butta giû da esso la tovaglia e il sottobicchiere.
Il tavolino è di vetro e, come nei film, si trasforma in uno grande schermo touch dove compagliono dei file.
Ne sceglie uno , inserisce un pin e poi diventa nero.
Poi la stanza inizia a vorticare e ci ritroviamo sotto terra, sotto la casa.
Janet accende la luce e la stanza si illumina .
È grandissima e altissima piena di cose tecnologiche .
Al centro di essa una enorme scala.
Ma non che sale , che scende.
<<ora risponderò a tutte le sue domande>>
Dice Janet, e sorride di fronte ai nostri sguardi impauriti.
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La scalata verso il fondo: tutto è possibile
PrzygodoweQuesta "storia" parla di una ragazza che nel pieno dell'adolescenza decide di intraprendere un viaggio (per scappare dalla routine ormai diventata enormemente noiosa)! Questo viaggio lo passerà inizialmente insieme alla sua famiglia ma poi un fatto...