A scrivere sono io, Camilla. Mi presento: vent'anni, aspirante (e illusa) scrittrice, sorella di due fratelli, figlia, fidanzata, amica e nemica. Insomma, una normalissima e banale persona. L'apparenza, in realtà, potrebbe ingannare. Mi è successo qualcosa che nella vita ho sempre dato per scontato. Mi è crollato il mondo addosso e, allo stesso tempo, dovevo sostenerlo ogni giorno. Per fortuna che ricevo il supporto dei miei fratelli, Deborah e Andrea, del mio ragazzo Riccardo e delle mie amicizie. Dentro di me si nasconde timido un mondo infinito, pieno di spazzatura, di dolore, di cultura, di piccole gioie e di qualche minuscolo spiraglio di luce. A volte sclero, a volte sono dolce, a volte addirittura "felice". Talvolta cado in tutto ciò che è negativo: ammetto i miei limiti e so di essere spesso rincogli****a. Ma a chi importa? Ecco, questa è la domanda che più mi sono fatta in tutta la mia vita. Ho corso e rincorso, ho girato, sono caduta, mi sono persa, ho urlato, solo per questa domanda, che così innocente non è. Col tempo, forse ho capito a chi importa. Non di certo a voi lettori, ma potrete comunque far tesoro del dolore che ha segnato la mia esistenza. Ma attenzione: la protagonista non sono io. Non sono i miei fratelli. Non lo sono i miei amici o il mio fidanzato. Nessuno di loro. La protagonista è Lei, Monique. Una donna, prima di tutto. Una mamma, una moglie. Tutto quello che riguarda questo libro, gira attorno a lei. Lei, in merito a noi. Monique è il suo nome utilizzato un po' per gioco, anche se non le fa ridere. Ma noi ridiamo, quindi va bene così. Il suo nome è Monica e vive la sua vita in funzione dei suoi figli. Nel vero senso della parola, eh. Esce di casa per fare un po' di spesa, per pagare le bollette, per comprarsi quelle maledette sigarette e nulla di più. Non è la solita amorevole mamma che tutti s'immaginano. Lei è diversa. E' piena di amore, ma fatica a dimostrarlo. Mamma è una persona molto riservata e introversa, timida per scelta, discreta e che non ha mai fatto traspirare una singola emozione. Non mostra il suo sorriso a tutti, forse perché non ha motivi per farlo. Sarò sincera: si vede che non è felice. Non so davvero cosa possa avere, con noi non parla. Anzi, ultimamente è diventata molto più silenziosa. E' come se nascondesse qualcosa che la turba. Ad ogni modo, è sempre stata una persona molto attiva nella comunità della Chiesa della nostra città. Lì ha servito le persone con dedizione, gentilezza e disponibilità, senza mai ricevere un minimo di riconoscimento. Da un po' anche quest'ambito in cui trovava il suo spazio, è stato eliminato dalla sua vita. L'unica cosa che posso dire, è che so che questa storia merita di essere scritta e rimanere pubblica in eterno. Non ho prove a favore della mia teoria, ma il mio sesto senso da strega mi dice che devo sfruttare la sua vita. Allora ecco a voi Monique: vi farà percorrere tutta la sua storia, dall'inizio alla.. fine.
STAI LEGGENDO
Monique
General FictionTRATTO DA UNA STORIA VERA. Monica, chiamata ironicamente Monique, è una madre di tre figli per cui darebbe la propria vita. Gentile e di buon animo, ma anche introversa, fredda e distaccata da chiunque. Spesso anche problematica e misteriosa, finché...