Capitolo 1

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"Se solo mi fossi svegliata prima.."
come al solito ero in ritardo, non ne faccio una giusta.

"Grace muoviti!" eccola, l'opposto di me. "arrivo Allie!".. esatto Allie la mia coinquilina nonchè amica da una vita. Una ragazza perfetta, sempre in ordine, senza un capello fuori posto, amata da tutti e soprattutto sempre in orario.

In effetti non so bene perchè mi sopporti ancora.

Ci conosciamo da quando avevamo circa due anni,  i nostri padri erano amici e fin da quando eravamo piccole cercavano di inserirci nel mondo del Baseball.
Anche li una frana, non prendevo una palla e stavo sempre in panchina..che strazio.
Fino a quando un giorno mia madre morí per colpa di un tumore ai polmoni, ero li con lei... e io continuai a crescere con mio padre.

"Grace, ma che stai.." Allie entrò nella mia camera sbattendo la porta sul muro e mi trovò..non proprio in una bella posizione "...facendo".

"mi daresti una mano?" Ero incastrata in una tuta in jeans.

"finalmente ti vedo con dei vestiti femminili" si appoggiò allo stipite della porta continuando a guardarmi e a ridere.

"Dai Allie, ma come si mette questo affare" io elegante ? Mai.
I miei vestiti preferiti erano felpe e pantaloni della tuta larghi, le uniche cose comode.

Finalmente aveva deciso di aiutarmi e grazie a lei riuscii finalmente a vestirmi "ecco fatto, adesso ti mancano solo un paio di tacchi" mi disse entusiasta..

TACCHI?! Io tacchi?

"Facciamo che mi metto le vans eh?"

Ebbene si voleva uccidermi, il primo giorno  di università ad Harvard.

"Non ci pensare neanche, le vans? Vestita cosi? Con tutti i ragazzi che ci saranno? Scordatelo" mi rispose con tono freddo e deciso.

Dovevo arrendermi e far fare tutto a lei, anche se avrei sofferto tanto vestita cosí.. quindi risposti con un semplice

"va bene, hai vinto" e lei passò da uno sguardo serio ad un sorriso smagliante..

so già che me ne pentirò. Prese un paio di tacchi neri, mi fece sedere sul letto e me li mise "perfetta, ora ti trucco un poco e dobbiamo andare"

eravamo già in ritardo..

"Allie, guarda l'orario"

i corsi iniziavano alle nove e mancavano dieci minuti.
Lei era sempre in orario, ma quando si trattava di scuola si poteva sgarrare un pò.

" Lo so Grace, ma tuo padre ti perdonerà" Mio padre era il proprietario di quella scuola, dirigeva tutto perciò Allie se ne approfittava.

Vestita e truccata uscimmo dalle nostre stanze.. Allie chiuse la porta, si girò e non mi vide più...

"Grace?" Guardò in basso "Ma che ci fai in terra, alzati che dobbiamo andare, mi hai già fatto tardare abbastanza"... scherzi? Ero caduta, con quei tacchi alti dodici centimentri..

allora mi appoggiai alla maniglia della porta e mi sollevai.. non ero una ragazza con molto equilibrio, nel mentre che camminavamo per andare alla scuola la guardavo e notavo sempre di più le differenze tra me e lei.
Una ragazza con i capelli biondi legati in  una coda alta, delle belle forme e alta. Quando dico che è l'opposto mio lo dico anche per il fisico, non avrò tutte quelle forme e neanche i capelli biondi ma almeno ero magra.

"Che corso deve seguire?"  Sentii una mano che si appoggiò alla mia spalla, mi girai e vidi un ragazzo alto, con gli occhiali e con una cartella azzurra in mano.
"Non credo di conoscerti" che impacciata...
"scusa non mi sono presentato sono Harry, sono uno studente e segno in che corsi devono andare gli altri studenti"..  e sembrerebbe anche più grande di me.

"Oh... capisco io sono Grace" sorrisi e allungai la mano verso di lui per presentarmi e lui me la strinse
"ah dimenticavo io sono nel corso di biologia" aggiunsi, lui mi guardò pensieroso... "non sembri una studentessa di biologia, io direi più di psicologia o filosofia come me "
In effetti non sarebbe male il corso di filosofia, ma non farebbe per me, anche lui sembrava un tipo elegante come Allie..
E poi aggiunse subito dopo "peccato sarebbe stato bello averti nel mio corso".
Lo guardai, sorrisi e poi andai verso la scuola..

mi guardai attorno e non vidi più Allie, sparita..

Guardai l'orario..
"Oh no!" Esclamai.. erano le nove e mezza quasi..

Inziai a correre anche se questi tacchi mi impedivano di farlo.

Vidi la classe in cui dovevo entrare, cercai di correre più in fretta, toccai la maniglia della porta e proprio nel mentre la aprii... si sentí un tonfo in tutta l'aula...

Oh no... non di nuovo..

"Lei è?"

tutti si girarono verso di me .. ero in terra e tutti mi guardavano.. io rimasi li in terra, realizzai e cercai di sollevarmi il prima possibile..

"ehm..salve! Io..sono .." il professore  non mi fece finire la frase.. e aggiunse subito

"In ritardo" mi sono fatta riconoscere subito, sbadata e ritardataria, perfetto.

"Si.. anche.. io sono Grace.. Grace Williams"

"Ah.. la signorina Williams, suo padre sarà sicuramente contento per questo primo giorno"..  sentivo le guance prendere fuoco.. non sapevo cosa fare, tutti mi fissavano e poi notai che solo uno non guardava, che strano

"si accomodi, prenda posto"

guardai attentamente, ma non vidi posti liberi davanti a me, la classe era davvero grande..

scesi delle scale e vidi un posto davanti a quello strano ragazzo, quindi mi avviai senza cadere, lo guardai e prima di chiedere se il posto fosse occupato..

con tono freddo e sicuro.. mi guardò e mi disse "siediti".. sussultai, mi vennero i brividi.

lo guardai.. aveva degli occhi verde scuro, dei capelli nero con un ciuffo che scendeva sulla fronte, labbra carnose... vestiva tutto di nero..

subito mi sedetti, non volevo combinare altri danni..

Nel mentre che la lezione andava avanti, ripensavo a come si rivolse a me, hai suoi occhi che intimidivano...

oddio Grace smettila.. pensai tra me e me.

Finita la lezione mi alzai lentamente, senza creare altri momenti imbarazzanti, mi girai per prendere la mia borsa a tracolla che conteneva tutti i miei quaderni e lui... lui era sparito..

Mi avviai nel corridoio.. e sentii una mano che mi afferrò la spalla..











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