Cap.2 Inizia la solita giornata...

140 2 0
                                    

Ho appena finito di pulirmi la felpa che ho sporcato giusto cinque minuti fa con lo sciroppo d'acero dei pancakes; niente, è andata, mi tocca cambiarmi.

Corro su, in camera, e rovescio la cabina armadio, ma non trovo niente di decentemente carino allora quatta quatta vado in camera di mia sorella Grace (Che ha 19 anni e dorme tutto il giorno) e rubo la prima camicetta che mi capita a tiro.

-Allora Isabel Cross devo venire a prenderti con la forza?-

E' la voce di mia madre che mi urla dietro; - Sarah tesoro, calmati non c'è ragione di arrabbiarsi così, Isabel ha ancora 15 minuti, non è in ritardo- interviene Gerard ancora in boxer e vestaglia da notte.

Ormai questa scenetta capita tutte le mattine, che monotonia ragazzi!

Allora corro in bagno a lavarmi i denti e il viso pieno di orribili punti rossi: lentiggini.

Salgo in autobus e penso: -Ancora qualche mese Isabel e poi avrai una macchina tutta tua, devi solo aspettare il regalo di Ger e poi potrai andartene in giro con autonomia". Lo so ho quasi 17 anni e non ho ancora la patente, ma... tralasciamo

In autobus e a scuola mi siedo quasi sempre vicino a Alice o Christie, o Elizabeth, o Janna (che tutti chiamiamo Alice, Cris, Elly e Jan) che sono le mie migliori amiche. Alice ha una corporatura esile, ma ha un carattere forte e tenace che nasconde al mondo, ama i libri, la musica e gli animali, soprattutto i cavalli.

Christie invece è alta e un po' robusta, ha un carattere difficile da interpretare perché con noi fa la dura e si crede la leader del gruppo (noi la lasciamo credere perché le vogliamo bene). Anche lei però nasconde le sue caratteristiche di brava ragazza. Ama leggere e scrivere, ha già scritto tre libri che però non fa leggere neppure a noi.

Poi c'è Elizabeth che è un genio in campo matematico e ne ha passate di tutti i colori, da un intervento piuttosto invasivo alle sue solite figuracce coi prof quando parla con Eric (il pagliaccio/secchione del suo corso di Mate). E' come una sensitiva perché previene qualsiasi cosa e ci azzecca circa al 86 % dei casi, che comunque è tanto.

Elizabeth è l'unica che riesce a far stare zitta Janna.

Jan è una ragazza molto attiva e allegra, ha la parlantina facile ed è buffa; ha l'ossessione per la musica e i ragazzi (come me).

Riesce a far ridere e parlare perfino i sassi. Vicino a lei perfino Gary ( un tipo che non parla mai e sta sempre per le sue) ride.

Quando sei in compagnia di Janna l'allegria e la voglia di parlare e parlare prendono il sopravvento in te.

In autobus con me vengono solo Janna ed Elly.

Elly Appena mi vede mi fa cenno di sedermi e subito cominciamo a parlare,

mi dice: -Gira voce che venga un ragazzo nuovo lo sapevi?-

e io rispondo -No, ma scommetto che tu sai anche il nome, vero?-

E lei risponde -Brava brava, stai diventando perspicace in materia. Comunque dicono che inizi per A-.

Arrivati a scuola vado nell'aula di scienze per il corso e c'è Alice con me. Lei ha quasi i miei stessi corsi e ci sediamo sempre assieme.

Al suono della campana raggiungiamo Elly, Jan e Christie, parliamo delle solite cose (musica, film, libri...insomma cose da ragazze), vediamo le solite snob che passano guardandoci dall'alto al basso e noi le ignoriamo.

Poi arriviamo in palestra per la solita ora di noiosa ginnastica, dove, come sempre, le femmine giocano a pallavolo e i maschi a basket.
Sono assolta nei miei pensieri e fisso il soffitto come faccio sempre, ad un certo punto mi arriva una schiacciata in faccia che mi fa cadere a terra svenuta.

E' la solita stronza di Lizzie Jefferson che si crede la reginetta e come ogni sabato mi tira il pallone da pallavolo in testa.

Mi sveglio dopo un po' di tempo in infermeria con il medesimo sacchetto del ghiaccio in testa, e il bell' infermiere che mi fissa ridendo.

Il bell'infermiere è Tayler, un ragazzo di 25 anni che non ha trovato lavoro altrove quindi è rinchiuso qui, nella nostra scuola. Ormai lo conosco bene e lo chiamo Tay. Permette solo a me di chiamarlo così.

-Buongiorno Isabel Cross, come stai?Tutto bene? Ormai è come una routine; ci troviamo ogni sabato qui in infermeria. Dovremmo vederci più spesso fuori scuola, non qui!-.

-Già dottor. Stivenson. E'un appuntamento questo? Lasciami dire che potevi fare di meglio, senza invito, senza candele,senza ristorante chic, senza maggiordomo e senza musica da ballo- rispondo a tono ridendo.

- Scusi signorina, vuole anche la limousin? ... Dai corri dalle tue amiche che ti stanno aspettando, io ho finito qui.-

Sbircio fuori,ci sono le solite baldracche del terzo anno e c'è anche Lizzie "l'odiosa"; richiudo la porta e mi lascio cadere per terra.

-Che ti prende, Bel?- dice Tay con una voce preoccupata.

-Quelle mie amiche? sono loro il motivo per cui finisco sempre qui!- dico.

Sappiamo tutti che ho un carattere che difficilmente riesco a controllare, mi basta poco per ridere e scherzare ma anche per piangere.

Tayler nota i miei occhi lucidi, mi si avvicina, sento il suo cuore battere a mille e il suo viso che lentamente si avvicina e mi bacia la fronte.

Chiudo gli occhi e sorrido, una volta aperti mi trovo stretta tra le sue braccia.

Tayler per me è come il fratello maggiore che ho sempre desiderato. Chris dice sempre che è innamorato di me e che una volta o l'altra mi chiederà di fidanzarci.

Dopo alcuni minuti, sembrati un eternità lui si stacca facendo un colpo di tosse e arrossendo.

Poco dopo siamo già a ridere e scherzare, ma sotto sotto si sente un po' di imbarazzo.

Ma infondo non do molta importanza alla cosa, anche se devo dire che è la prima volta che lo vedo così affettuoso con me.

Tu sei il mio miracoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora