Capitolo uno

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Finalmente sono di nuovo a casa,mio dio da quanto che non la vedevo. Sento qualcuno scendere di fretta le scale e sorrido appena vedo lo zio Peter. Corre ad abbracciarmi e quasi perdo l'equilibrio.

Io: anch'io sono felice di vederti zio
Peter:sono quattro anni che non ti vedo
Io:e le videochiamate?
Peter:non è lo stesso
Ridacchio
Io: vabbè zio vorrei farmi una doccia
Peter:certo, vedi che domani usciamo
Io:dove andiamo?
Peter:a conoscere gli altri
Io: davvero?
Peter:si,ormai sei grande, sai controllarti benissimo quindi è arrivato il momento
Io:loro sanno tutto?
Annuisce e io sorrido
Io:perfetto allora
Vado a farmi una doccia per poi andare a dormire
...
IL GIORNO DOPO
Mi sveglio e sistemo tutti i vestiti nell'armadio,la mia camera è sempre la stessa. Guardo il letto e mi viene in mente Derek,sorrido al suo pensiero, chissà come starà,spero bene invece Theo chissà,oddio è una vita che non li vedo. Lascio fuori i vestiti che ho intenzione di mettermi e vado a fare velocemente colazione con lo zio. Vado in bagno per lavarmi i denti poi torno in camera e mi cambio. Il mio stile non è cambiato molto da quando avevo 17 anni solo che ho più cose eleganti.

 Il mio stile non è cambiato molto da quando avevo 17 anni solo che ho più cose eleganti

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Scendo sotto ed esco con lo zio. Andiamo in macchina fino a un bar che ovviamente non conoscevo dato che non passavo molto tempo in città. Entriamo e noto subito Lydia con i suoi capelli rossi. Ci sediamo e io capito tra Lydia e Theo.

Peter: ragazzi lei è mia nipote Isabel, Bel tu i nomi li sai già no?
Annuisco
Peter: però non sai le facce giusto?
Io:so che lei...
Indico Lydia
Io: è Lydia quindi di conseguenza lei,la castana, è Allison
Allison: esatto
Io:Scott lo conosco, vabbè Theo anche
Peter:lui invece è Liam
Scott:nuovo acquisto dell'anno dopo che te ne sei andata
Peter:e infine lui è Stiles
Gli sorrido
Theo:siamo finiti qua
Lydia: com'era Seattle?
Io: veramente carina, città grandicella diciamo ma molto accogliente, è piena di musica, è stato bello andare là
Stiles:raga,scusate ma so che non sono l'unico a voler vedere i suoi occhi...
Ridacchio e poi mi guardo in giro, glieli faccio vedere per pochissimi secondi
Liam:che figata!
Scott:alpha oscuro giusto?
Allison:sono spariti da millenni, è incredibile averti davanti a me
Ridacchio imbarazzata
Lydia:però sono più fighi i tuoi occhi rispetto ai loro
Sorride
Stiles:ma quindi ora non cercherai di ammazzarci quando sarai incazzata o trasformata
Io:no Stiles,non avere paura. Ho trovato un equilibrio
Stiles:non ho paura
Lydia:sappiamo che hai paura
Ridiamo ma smettiamo appena si apre la porta del bar e compaiono Derek con una ragazza di colore, Derek non sta sorridendo, chissà da quanto tempo non lo fa. Mi vede e spalanca gli occhi
Derek:Celine? Cioè Isabel?
Io:non ti sei ancora abituato a chiamarmi col mio nome fratellone?

Ridacchio correndo ad abbracciarlo, mi stringe forte a sé ma questo momento viene rovinato dalla ragazza accanto a lui,mi stacco da Derek e porgo la mano alla ragazza con un grande sorriso.

Io:sono Isabel Hale
Mi stringe la mano
X:Braeden
Le sorrido ancora di più
Io:voi due...
Lei annuisce
Braeden:invece voi due...
Indica me e Derek e annuisco
Io:il mio fratellone
Derek:non sono proprio tuo fratello
Sorride ma cerca di nasconderlo ma con scarsi risultati
Stiles:Derek ha sorriso!
Allison:ci segneremo questo giorno
Liam:con l'inchiostro indelebile sulla pelle
Ridiamo
Peter: comunque voi prendetevi qualcosa io devo parlare con i due fratellini
Così usciamo fuori
Io:che succede zio?
Peter:voi state bene?
Guardo Derek e lui guarda me poi riguardiamo entrambi lo zio e annuiamo contemporaneamente
Peter:bene, comunque mancherò da casa per un mese
Io:ma dai,sono tornata oggi
Peter:mi dispiace lupacchiotta,se vuoi vai a casa di zio Deaton
Io:no, rimarrò a casa da sola
Derek:ma io che c'entro
Peter:io mi fido di lei ovviamente ma mi preoccupo allo stesso tempo, quindi passa a controllarla qualche volta
Io:ma non sono una bambina
Peter:e se ti dovessi sentire male?
Alzo gli occhi al cielo e Derek ridacchia così gli dò una gomitata e comincia a lamentarsi
Io:femminuccia
Derek:io?
Annuisco
Peter:non cominciate. Io sto partendo ora,non fate danni vi prego
Io:certo zio
Derek:conta su di noi
Lo zio se ne va
Derek:ti devo riaccompagnare a casa
Io:ma non mi dire,sei un genio
Ridacchio ed entriamo dentro cominciando a mangiare mentre chiacchieriamo.

•N𝕠𝕟 𝕤𝕒𝕣à 𝕞𝕒𝕚 𝕔𝕠𝕞𝕖 𝕡𝕣𝕚𝕞𝕒• 𝔻𝕖𝕣𝕖𝕜 H𝕒𝕝𝕖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora