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Minho vide il suo intero mondo schiantarsi davanti ai suoi occhi. No, vide il suo intero mondo incendiarsi, un fuoco ardente che era eterno, un fuoco ardente che lo faceva sentire insensibile. Sentiva il suo cuore bruciare dal dolore, probabilmente poteva sentirlo spezzarsi nelle orecchie

Prima ancora che un secondo passasse prese il telefono per chiamare un'ambulanza, la mano che tremava mentre avvicinava il dispositivo a sé. Mentre lo faceva, sentì il suo cuore spezzarsi ancora di più al messaggio che trovò fluttuare sullo schermo delle notifiche. Scacciò via il senso di colpa mentre componeva il numero che tutti conoscevano a memoria

"119, qual è la tua emergenza?"

"I-il mio raga-ragazzo, lui-è saltato giù da un ponte" Minho balbettò a malapena

"Signore, per favore stia calmo, può dirci la sua posizione?" chiese con calma la signora sull'altra linea

"S-si, sono al parco in via xxx"

"Sta arrivando un'ambulanza, per favore resta lì e arriveranno a breve"

"Gr-grazie"

"Scusa, ma con chi sto parlando?"

"A-ah L-Lee Minho"

"Grazie, comunque l'ambulanza è arrivata a destinazione, non preoccuparti signore faranno tutto il possibile per aiutare il tuo ragazzo"

"Allora- grazie- ancora" Minho mise immediatamente giù il telefono quando vide delle persone arrivare sulla scena. Minho si precipitò e disse loro tutto quello che dovevano sapere per aiutare il più giovane. Sembrava come se tutto andasse al rallentatore. Minho vide il corpo freddo e senza vita del giovane sdraiarsi sul letto regolabile mentre lo portavano nell'ambulanza. Ordinarono a Minho di unirsi a loro nella parte posteriore, cosa che avrebbe fatto, che glielo avessero detto o meno. Stava impaziente accanto al suo amante tenendogli la mano in modo rassicurante, beh lo fa per rassicurare se stesso più che altro. Il viaggio verso l'ospedale sembrò che durasse anni, beh, in realtà erano pochi minuti ma sicuramente sembrava un secolo. Il tempo sembrò rallentare di nuovo mentre si precipitavano nell'ospedale, tutti in preda al panico per portare il ragazzo in una stanza. Minho si precipitò dietro di loro ma fu trattenuto.

"Signore, non potete entrare." gli disse una delle infermiere

"Ma è il mio ragazzo, ho bisogno di vedere se sta bene!" gridò alla povera signora

"Mi dispiace ma non puoi vederlo ora, per favore vai a sederti nella sala d'attesa" disse, indirizzandolo verso la sala d'attesa. Minho sapeva che non aveva senso litigare, quindi si limitò a camminare intorpidito accanto a lei. Presto arrivarono nella stanza e lui si sedette e fissò il pavimento

E' tutta colpa mia... 

Se solo avessi visto il suo messaggio niente di tutto questo sarebbe successo

Come ho potuto essere così stupido

Potresti tenerlo felicemente tra le tue braccia in questo momento se non fossi così egoista

"Non è colpa tua Minho" disse qualcuno al più grande

"Seungmin?" chiese Minho una volta alzato lo sguardo, inclinando la testa di lato

"Jisung mi ha anche inviato un messaggio così sono andato a controllare il parco per vedere se era lì ma poi non sono riuscito a trovarlo, quindi ho pensato che fosse arrivato in ospedale" si vedeva che il più giovane aveva pianto, dai suoi occhi rossi e gonfi

"Starà bene?" chiese Minho disperatamente

"Sono sicuro che lo sarà, ma ehi, calmati, andrà tutto bene. Jisung non vuole che ti incolpi quindi rilassati" disse Seungmin in tono rassicurante mentre si sedette accanto al più grande e gli strofinò la schiena. Alcuni minuti passarono con Seungmin che continuava a fare la stessa azione in un silenzio imbarazzante

𝐁𝐫𝗼- 𝐢 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐤 𝐢𝗺 𝐠𝐚𝐲 [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora