Capitolo due: Prima e Dopo una Serata Tipo. REV.

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🔴 Scena esplicita di tortura (fino alla fine del primo Pov di Aleksey)

Pov's Aleksey

Sono le tre del mattino e abbiamo terminato con quella infida, ormai, poltiglia e la sua famiglia. È stato rasserenante per me avvertire gli strazianti strepitii della consorte , mentre il marito veniva scuoiato vivo; poi osservare la giovane figlia appena quindicenne logorata per le iniezioni letali e dolorose della madre. E' stato così appagante In un primo momento ho inoculato all'interno dell'organismo della donna un liquido che le paralizzasse ma la lasciasse completamente cosciente; successivamente con un coltellino svizzero ho tagliuzzato minuziosamente il suo collo beandomi le sue più inconsce emozioni contenute nei suoi occhi sgranati. : Il terrore, il dolore e il panico erano diventate parte di lei nel momento in cui aveva realizzato che oggi sarebbe stata la sua fine. Ah, quella trepidazione così intensa che mi rilascia una scarica di adrenalina nelle vene, paragonabile ad una doccia ghiacciata in pieno rigido inverno russo.

Dopo aver inflitto quel lento e funesto martirio mi sono trasferito verso l'orecchio destro, ghermendo dei bisturi: nella parte posteriore dell'orecchio all'altezza dell'attaccatura c'è un ossicino che consente di avere il senso dell'udito. Se questo ossicino venisse, meramente, scremato la sofferenza è sconvolgente e non avere né maniera né vigore oltre ad essere frustrante è un massacro psichico. Beh questo ossicino gliel'ho destituito con brutalità, freddezza e precisione, un cocktail perfetto per farsi rispettare dalla sbeffeggiante vita, dopo aver logorato la sua psiche, comportandogli la sordità perpetua.

Captare il suo cuore battere con vigore , tanto da avere un infarto, ma non l'avrei mai lasciata morire così soavemente: in una morte troppo dolce non c'è mai abbastanza divertimento, a mio parere. Così a puro scopo ludico mi chiedo: qual è il dolore più grande per una madre?

I figli, ovviamente!

Artiglio la quindicenne e la posiziono dinanzi alla madre domandandogli svariate volte con chi si fosse alleato il padre. Dopo un po' di insistenze cede e rivela l'informazione da me e i miei fratelli tanto agognata: quello sporco traditore di suo marito, si è alleato con l'Italia. Beh cosa potevo aspettarmi da loro: traditori fin dall'alba dei tempi!

Mi avvicino a Ioann e gli ordino: "Forza fratellino, ora tocca a te! Uccidila e diventerai finalmente uno di noi." Ioann annuisce scuro in volto, mentre prende la sua pistola e la carica. E' di una lentezza disarmante tant'è che mi avvicino, prendo il volto della ragazza e nel mentre che prende la mira, lo incito: "Forza, spara!" Appena il proiettile arriva nel cranio della ragazza il suo sangue scarlatto schizza sulla mia faccia e sulla mia camicia bianca. Rido inclinando il capo all'indietro mentre Maksim applaude soddisfatto dell'esecuzione. "Bravo Ioann, ottimo lavoro" dichiara dandogli un colpo amichevole sulla spalla. Lecco il sangue della ragazza che mi è arrivato vicino alla bocca assaporandone il gusto metallico. Ah, adoro vedere sangue altrui sulle mie mani, sulla mia camicia è quasi paragonabile alle scopate che mi faccio quando sono incazzato.

Sento la madre agitarsi ancora, probabilmente l'effetto della droga iniettata poco prima si sta esaurendo: decido di tornare a dedicarmi a lei e dopo un altro lungo quarto d'ora del suo corpo non resta che poltiglia.

Dopo aver concluso il lavoro io e i miei fratelli ci ritroviamo in un vicolo fosco e noto che scrutano l'orizzonte mentre nel loro viso si dipinge di un ghigno divertito. E' tarda serata e per avere una visione chiara sono costretto a polarizzare lo sguardo sulla viuzza: solo allora noto tre ragazze e un ragazzo abbigliati da discoteca arrancare poco più avanti ... nell'immediato realizzo che sono i tre amici che ho avvistato sul frangimare : la riccia cinge un abito rosso che le sta divinamente ,anche se, a mio parere, Madre Natura poteva essere più generosa per la parte superiore.

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