Capitolo 5- Non lasciarmi

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Rimasi immobile, senza fiato. Loro erano... erano... immuni.
Era tutto vero, dal momento in cui quella giornalista ha fatto quella domanda... È stato quello il momento dove ho iniziato a vedere più chiaro e dove ho capito...
Theo mi ha sempre negato tutto, loro esistevano ed erano tra noi...
Ma la domanda mi sorgeva spontanea: perché? Perché dirmi una bugia così grande? Perché tenermi all'oscuro di questo grande progresso scientifico...
Mi limitai ad un silenzio imbarazzante.

~Non è la risposta che ci aspettavamo sai... ~ Disse quel Dylan... lo conosco da meno di 4 ore e già lo odio.

~No è che... io... ~

Dylan fece una risata amara
~A quanto pare l'abbiamo lasciata senza parole~

Subito intervenne Thomas:
~Per oggi basta Dylan~

Dopodichè il biondino mi lanciò un'occhiata rassicurante e andò poco più avanti a noi.

Mentre camminavamo riuscivo a pensare solo ad una cosa: stavo tranquillamente passeggiando con coloro che sarebbero potuti essere il punto di collegamento per tutto, l'aiuto che mi serviva per trovare finalmente la cura...

Questi miei pensieri vennero interrotti bruscamente da Stacy:
~FINALMENTE GRAZIE A DIO! SIAMO ARRIVATI! ~

A quel punto dissi io:
~Arrivati dove? ~

~Oh... Lo vedrai~ Disse Lea facendomi l'occhiolino.

Eravamo su una specie di piccola montagna, di fronte a noi... il vuoto.
Continuavamo ad andare avanti ma non capivo... poi ci fermammo, se ci fossimo sporti un pò di più saremmo potuti cadere e fare un'orribile fine.
Non avevo paura dell'altezza, ma quella vista, dei miei piedi a un passo dal nulla, mi fece irrigidire completamente e non potevo fare altro che guardare in alto...

~Hey ma che fai? Non vuoi vedere cosa c'è sotto? ~ Disse Thomas con un sorriso stampato sulle labbra.

~Non ci tengo...~ Dissi quasi in preda all'agitazione.

~Fidati guarda~ Disse il ragazzo quasi trattenendo una risata.

Tra tutti gli altri, lui mi sembrava quello più sano di mente, e così, lo ascoltai. Piano piano, con gli occhi chiusi, rivolsi la testa verso il basso...
E poi... li aprii.

Rimasi completamente scioccata.
Tante, tantissime tende distese attorno ad una gigantesca radura, centinaia di persone che si aiutavano a vicenda con diversi lavori: chi prendeva la legna, chi cucinava, e chi... combatteva?

~M.. Ma è un... ~

~Villaggio, sì~
Guardai Thomas con gli occhi spalancati e un grande sorriso.

~MA È BELLISSIMO! ~

~Hey frena... è solo un villaggio amore, ti esalti per così poco? ~ Disse Stacy, facendomi arrossire.

La risposta che avrei voluto darle era: beh sai non ho mai visto nulla del genere dato che ho vissuto i 3/4 della mia vita rinchiusa in un grattacielo a fare esperimenti su persone infettate da un grave virus che sta distruggendo il mondo.
Ma mi limitai ad annuire, un pò titubante. Credetti proprio che questo mio ultimo gesto doveva aver incuriosito il pallone gonfiato Dylan perché subito dopo mi iniziò ad osservare con sguardo interrogatorio. Io cercai di evitare i suoi occhi il più possibile.

Finalmente decidemmo di scendere ed entrare in quel piccolo paradiso terrestre.

~E questa... è la nostra casa~ Disse Thomas con aria fiera e che mi fece quasi ridere... Poi proseguì:

The cure -Immune al maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora