Capitolo 10- La città morta

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CIAO RAGAZZII!
Allora mi volevo scusare per l'enorme assenza ma la scuola mi ha dato tanti problemi tra compiti ed interrogazioni, e mi sono ritirata qualche giorno fa.
Ho anche una pagina Instagram dove posto video comici quindi non posso promettervi che pubblicherò ogni giorno perché appunto devo pensare anche a quello, ma comunque sarò più attiva.
Prima di farvi cominciare la lettura volevo avvisarvi che questo capitolo non sembra ma è molto importante, c'è un dialogo tra Dylan e Sky...
Non vi dico nulla, solo di leggerlo con attenzione hahaha.
Ok me ne vado, ciaooo!

Il mio cuore cominciò a battere a livelli estremi, sentivo che quello sarebbe stato il mio ultimo momento di sanità...se mi avessero infettata, avrei perso totalmente il controllo, e quindi volevo dare un ultimo saluto, a me stessa.
Stavamo per entrare finalmente in quel luogo tanto desiderato quanto diffamato da molti di noi, ma Thomas, prima che potessimo fare solo un altro passo, ci fermò tutti...o meglio...fermò me.
Lanciò un ultima occhiata alla meta finale, per poi rivolgere di nuovo lo sguardo sui miei occhi castani...
~Non sarà facile Sky...ma-~

~Ho capito mi proteggerete...~ Risposi speranzosa. Thomas mi sorrise innocentemente, anche se riuscii ad intravedere tanto timore in quell'espressione.

Si avvicinò Stacy rivolgendosi a tutti:
~Tenete qui, questi ci serviranno tanto~ Estrasse dal suo zaino delle parrucche rosse, nere e castane, occhiali e altri accessori di cui non conoscevo neanche l'esistenza fino a quel momento.
~Indossateli tutti, almeno staremo più al sicuro~ Continuò lei.
Io e Thomas prendemmo le parrucche nere e indossammo un paio di occhiali da vista, Dylan, Luke e Lea indossarono le parrucche castano chiaro e degli occhiali da sole, e Stacy la parrucca rossa, con qualche suo accessorio.
Eravamo pronti, mascherati leggermente in modo da non farci riconoscere da nessuno.
~Dobbiamo dividerci, non possiamo muoverci insieme sennò ci scopriranno.~ Disse ad un certo punto Thomas facendoci bloccare di nuovo.

~Aspetta cosa?!~ Quasi urlai scioccata io, per poi continuare:
~Sei impazzito? Non posso stare da sola.~ Tutta la mia emancipazione era svanita dopo quella frase...ma era vero, non potevo stare da sola...mi avrebbero di sicuro presa, avevo bisogno dell'aiuto di qualcuno.

~Infatti tu non starai sola~ Rispose Thomas rassicurandomi.

~Oddio grazie non sarei mai potuta and-~

~Dylan tu vai con lei~ Mi interruppe.

~COSA?!~
~COSA?!~
Dicemmo all'unisono io e Dylan presi dallo shock.

~Dio mio la prossima volta urlatelo eh~ Ci riprese Lea facendoci notare il fatto che avessimo alzato un po' troppo la voce.

~Thomas io non posso andare con lei!~ Disse Dylan

~ E perché no Dylan?~ Chiese Thomas alzando gli occhi al cielo e incrociando le braccia.

~Ma perché... perché...beh perché...~ Si passò una mano fra i capelli in segno di frustrazione per il fatto che non riuscisse a trovare un motivo valido per non potermi accompagnare...ma io un motivo valido lo avevo eccome:

~Thomas vuoi qualcuno che mi protegga o un buon alibi per commettere un omicidio?~ Chiesi con tutta sincerità anche abbastanza preoccupata.

Thomas sbuffò, stava per intervenire ma Lea lo precedette:
~Avete stancato. È ora che impariate ad andare d'accordo...quindi starete insieme e non voglio sentire nessun ma, però, o non se ne parla.~ Tacemmo tutti; se c'era una cosa che avevo imparato in una settimana da quando li conoscevo, era che Lea sapeva il fatto suo, aveva un profondo animo da leader e quando diceva qualcosa, era legge.

The cure -Immune al maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora