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Pov Nochu

mentre osservava a Jimin camminare nella mia direzione non ho potuto evitare ricordare la prima volta che gli ho parlato.

era il mio primo giorno di scuola. il mio primo giorno pretendendo essere qualcuno che non ero. il mio primo giorno recitando essere un personaggio che avevo creato per questa missione. la personalità perfetta. la apparenza perfetta.

e lui fu il mio primo ostacolo. il primo "compagno" con cui ho parlato.

era nello spogliatoio della palestra. ancora ricordo con chiarezza lo sguardo di irritazione che mi dirigeva al notare che lo stavo guardando troppo. ancora ricordo i dettagli della pelle del suo torso completamente nuda lasciandomi apprezzare le sue perfette curve. ma quello non e stato che mi ha attirato l'attenzione su Park Jimin. quello che mi ha attirato erano i suoi occhi nocciola che erano differenti a qualsiasi che abbia visto prima.

forse perché la forma nella quale vede il mondo è differente a quella che vede il resto. e quello è qualcosa che ho potuto scoprire con il tempo. lui è come me. siamo così tanto simili che sembra divertente il fatto che la mia sola presenza lo irriti.

"curioso che sentiamo odio verso quelle persone che più ci assomigliamo"

e di sicuro mi sono detto a me stesso che il qualche momento dovrebbe finire nel mio letto. non sparivo senza toccarlo per lo meno una volta.

finalmente arriva dove lo stavo aspettando e mi guarda con la stessa indifferenza di sempre ma questa volta posso vedere un piccolo brillo di curiosità nel suo sguardo. e per prima volta non gli sorrido con il sorriso che avevo creato per questo personaggio. per prima volta chi gli sorride è "Nochu"

-tardi- gli dico con il sorriso incarnato nel mio viso.

"dimmi jimin, per caso anche questo sorriso ti da nausea? davvero sei capace di differenziarlo?"

-il tuo sorriso di oggi- lo ascolto sussurrare mentre osserva senza vergogna tra le sue labbra -il tuo sorriso di oggi non è cosi male- aggiunge per dopo alzare il suo sguardo collegando i nostri occhi.

"il perfetto complice"

-non abbiamo molto tempo. andiamo a trovare le chiavi del ufficio del direttore e dopo lasciamo il foglio- gli dico girandomi per poi finalmente entrare nel liceo seguito dal ragazzo.

mancava poco. l'orologio marcava con velocità le 10:33am e le sue lancette continuavano a girare indicando che rapidamente si sarebbero fatte le 10:34am. non avevo tempo.

perché per le 11:30am il file dovrebbe essere nelle mie mani e l'obbiettivo dovrebbe essere eliminato.

davvero non avevo tempo.

davvero non avevo tempo

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