°•04/04•°

103 6 0
                                    

●●●●●●●●●●●●●~●●●●●●●●●●●●

"Mi manca Shigaraki..."
Si lamentò la ragazza dai disordinati capelli biondi,in quel momento sciolti e cadenti sulle sue piccole spalle,e con le mani poggiate sulle guanciotte stranamente pallide.
Aveva sempre una goccia di porpora che si espandeva su quella pelle morbida e liscia,ma ora era..Bianca,come una tela.
L'eccitato sorriso che gonfiava le sue guanciotte ed illuminava il suo viso era invisibile,non c'era,solo un piccolo broncio era presente,un espressione triste e spenta.

La lega,dopo quello scontro,dopo quel casino assurdo in cui erano finiti,riuscirono a rifugiarsi in un altra parte del paese,in un vecchio palazzo abbandonato,arredato abbastanza per dare loro una convivenza decente.
O almeno,parte di loro.
Twice era morto,ucciso da un hero che per mestiere avrebbe dovuto salvarlo,ma no,erano un cattivo,collaborava con i"cattivi"della storia,non importa quanto lui potesse essere gentile,una brava persona,no.
Era pur sempre il cattivo.
Mister Compress arrestato,dopo essersi messo addosso una missione suicida per salvare i suoi compagni.
Parte del Fronte di Liberazione Paranormale era andata,se non tutti.
E il loro capo con loro.
Shigaraki Tomura,dopo aver cercato di sopportare quel quirk,dopo aver voluto tutto quel potere tra le mani,cadde,come tutti gli altri.
All For One,il maestro che lo aveva salvato dalle strade e gli aveva dato la possibilità di una nuova vita,di una nuova identità,di un nuovo lui,lo aveva mandato in rovina.
Il leader della vecchia Lega dei Supercattivi,il leader del Fronte di Liberazione Paranormale,era caduto,senza possibilità di essere salvato.
Quel pensiero,quel momento,passava spesso nella mente di Shigaraki,ma cercava così tanto di scacciarlo per il bene del suo sogno,del suo voler creare una nuova società e distruggere ciò che non serviva.
Shigaraki era freddo all'inizio,poi iniziò a comportarsi con gli altri come un amico,come un buon leader e guida che si prendeva cura di tutti gli altri.
La sua perdita fu un duro,durissimo colpo.

"Manca anche a me Toga,manca anche a me"
Rispose Spinner,il ragazzo dalle fattezze rettiliane.
Ancora non poteva credere alla sua morte,lui doveva molto al loro capo,al loro amico.
I due avevano in comune la passione per i videogiochi,lo seguiva e lo ammirava.
La sua caduta però non era una vergogna,aveva lottato fino alla fine.

In quella specie di salotto freddo,senza un minimo di riscaldamento,come il resto della casa,conteneva un divano appoggiato al muro su cui era seduta Toga,rannicchiata con le ginocchia al petto,che si copriva le gambe col suo montgomery,aveva solo la sua divisa.
Spinner era poco lontano da lei,dall'altra parte del divano,con un gomito sul poggia-braccio e la mano chiusa a pugno poggiato sul muso.
Poi,poco lontano,buttato in mezzo alla stanza senza una logica,c'era un vecchio materasso,non totalmente logoro,non era comodissimo ma ci si poteva stare,e infatti l'ultimo membro rimasto stava lì.
Dabi,o come ormai aveva detto il suo vero nome,Touya Todoroki,stava sdraiato su quel materasso.
Una gamba era piegata,aveva solo uno straccio di maglietta bianca leggera,ma il freddo gli scivolava addosso senza sentirlo.
Una mano era poggiata sull'addome,l'altra era dietro la testa mentre giocava con alcune ciocche di capelli bianchi.
La sua tinta nera si era sciolta del tutto,e che non aveva mai rifatto.
Fissava il soffitto,poi chiuse gli occhi,pensando a tante,tante cose.
Era arrabbiato,impaurito,nervoso,non stava bene in quel momento.
Ma nascondeva quei sentimenti dietro un espressione neutra,ad occhi chiusi.
Quegli heroes erano riusciti a farla franca,il suo odiato padre e fratello non erano morti,non era riuscito ad ucciderli.
E avevano perso tutto.
Così come Shigaraki aveva perso tutto,e abbandonato loro con la sua morte.
Aveva sempre detto che non gliene fregava nulla degli altri membri del gruppo,che non era per loro che lui era lì,ma dopo tutto quel tempo passato insieme si rese conto che qualcosa c'era,che lui voleva stare lì,anche dopo aver perso e distrutto.
Una scia di sangue uscì da uno dei buchi dove i suoi anelli che tenevano insieme la pelle erano posizionati,non perché fosse ferito,o altro..No.
"Dabi stai..Sanguinando"
La bionda spostò lo sguardo su di lui,osservando quel sangue con freddezza.
La Toga di sempre non lo avrebbe fatto.
Dabi aprì gli occhi e la guardò,poggiando il dorso della mano su quel punto e levando il sangue,lasciando una macchia sul viso.
"Tranquilla,non ci stare a pensare ora"
La rassicurò con il suo solito tono freddo e lentamente si mise seduto,le sue stesse fiamme lo avevano distrutto in battaglia,faticava a muoversi.
Sentiva già gli anelli staccarsi dalla sua schiena.

"Well..Happy birthday Tomura."Where stories live. Discover now