Calamita dei guai.

Quel sorriso messo come scudo.

1.

"Briga ma non te vergogni?!" Me gridano dietro gli infami.
"Ma de che me devo vergognà?! Tu madre ancora non me la só fatta!" Rispondo. A rissa...le botte...l'adrenalina dopo il rischio me fanno sentì vivo.
"Ah Mattì ma come cazzo fai a scrivè certe cose e poi menà così forte?!" Me chiede il mio migliore amico, Alessandro dopo che per l'ennesima volta la nostra serata si chiude in rissa.
Rido, de gusto, alzo gli occhi al cielo e guardo le stelle steso per terra sull'asfalto fuori da 'sta discoteca. Rido, perché quando lo faccio il mondo me sembra un pó meno un posto de merda.
"Ma che te devo dì, me serve pè scaricarme" rispondo mentre col dorso della mano raccolgo il sangue che mi cola dal naso.
"Tanto lo so" me dice sorridendo
"Ma che cazzo sai Alessà!"
"So che te stai cagando sotto pè domani" lo guardo e scatta la risata nervosa
"E quel sorriso messo come scudo..." Canticchia ironico Alessandro e questa uscita glie costa un pugno sulla spalla da parte mia.
Mi alzo a fatica tenendo la schiena appoggiata al muro.
Domani, domani saprò: dentro o fuori, vincere o perdere.
"Mattì?!" me chiama Alessandro, rispondo con un grugnito

"Ma quando mai Briga fallisce?!" Domanda retorico. Sorrido, ancora
" 'Namo va sennò domani cor cazzo che me presento in studio e poi chi 'a sente a Maria!" Scherzo mentre aiuto Alessandro a rialzarsi.

[...]

"Per la categoria rapper è disponibile un solo banco. Il nuovo allievo è ..."
MATTIA BRIGA
Er nome mio scritto a caratteri cubitali sullo schermo
"Complimenti Mattia" mi dice Maria consegnandomi la felpa grigia, la indosso e congiungo le mani davanti alla bocca in segno de ringraziamento mentre raggiungo il posto che me spetta, il posto che me só guadagnato.
È ora de cambià 'sto programma