Diario di bordo: Alla morte

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Mi piacerebbe morire

quando ho gli occhi sommersi nel pianto

Nel tentativo vano di venire a galla

dove il respiro e il ricordo vola via

Lontano, lontano da quello che si tocca

dall'universo dentro ognuno

Dall'universo fuori di noi


Mi piacerebbe morire

quando un coro ascetico mi chiama a sé

e la luce divina riconduce a me

Quando gli occhi socchiusi s'accecano

Quando il suono nell'aria non si disperde 

Perché se c'è che si muore, 

nulla più dev'essere più vivo


Mi piacerebbe morire

solo perché non l'ho mai provato

E i miei occhi s'appanano e sbadigliano

e lenti cerchi muovono lungo il mio viso

Fino a quando, dalla notte eterna

un caldo afoso mi travolge


Mi piacerebbe morire

e forse non ne sono tanto convinto

Ma mi piacerebbe morire

e a me non va di fare finta.

Mi piacerebbe morire

solo perché non l'ho mai fatto

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