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Appena uscii di casa presi il telefono e chiamai Todoroki chiedendogli le coordinate di casa sua. Quando arrivai davanti la porta, vidi una bellissima casa in stile giapponese, e bussai, mi aprii una ragazza alta con gli occhiali e dei capelli bianchi con alcuni spruzzi di rosso. "Ciao" mi disse la ragazza sorridente, "ciao...umh io sono Midoriya, un 'amico di Todoroki e sono venuto qui per un progetto che dobbiamo fare assieme", dissi io. La ragazza mi sorrise e lo chiamò, che subito dopo scese dalle scale. "Hey Midoriya, vieni entra pure" mi disse. Io mi tolsi le scarpe e seguii il bicolore. La casa era enorme anche al suo interno, aveva due piani. Al piano terra c'era un'enorme soggiorno, una cucina e una stanza che era però chiusa. Quando salimmo le scale vidi molte stanze, una era quella di Shoto. Mi aprii la porta gentilmente e mi lanciò entrare, io gli sorrisi e mi andai a sistemare per terra. Il bicolore entrò nella stanza e si sedette vicino a me e poi mi guardò con sguardo interrogatorio, non capivo perché, poi mi ricordai della mia benda e abbassai lo sguardo. Lui mi mise una mano sulla spalla " va tutto bene?" Mi disse con una voce gentile e delicata, io non volevo raccontargli nulla, ma non riuscii a trattenere le lacrime. Todoroki si spaventò, mi abbracciò e mi rassicurò, in quel momento non sapevo perché, ma mi sentii al sicuro. Quando finii di piangere dissi dissi: " s-sto bene...ho solo.." ma Todoroki subito mi fermò di cenno " NO! non stai bene! cosa succede? so che non siamo amici ma magari se ne parli con qualcuno ti sentirai meglio". In quel momento lo guardai negli occhi, erano bellissimi " ma cosa penso" mi dicevo. Guardandolo arrossì un pò, quindi mi misi subito un braccio sopra il viso, e il ragazzo iniziò a ridere, anche io sorridevano sotto il braccio ma poi ci fu un momento di silenzio dove semplicemente ci siamo guardati negli occhi. Questo silenzio fu interrotto propio da me " comunque sto bene...davvero" dissi un po' malinconico. Todoroki fece un lieve sorriso poi mi mise le mani sulle spalle e mi abbracciò, io avevo la testa sul suo petto, mi sentivo al sicuro in quell'abbraccio. "Dai ora iniziamo il progetto" mi disse lui staccandosi dall'abbraccio. E andò così, iniziamo a fare il progetto e dopo qualche ora io mi addormentai e successivamente anche lui si addormentò.

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