Salve a tutti e a tutte! Questa è la mia prima fanfiction in assoluto e devo dire che sono molto agitata al riguardo! Ma adoro troppo questa coppia per non scriverci sopra qualcosa. Se notate errori o ridondanze fatemelo sapere nelle recensioni.
Piccole note: La storia si basa sul fumetto crossover Spiderman/Deadpool. Entrambi i personaggi sono ampiamente maggiorenni in tale fumetto.
Per chi lo volesse, la canzone di cui ho tradotto le parole e a cui si ispira il titolo è Rivers degli EPICA.
Buona lettura! <3
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Era passato un bel po' di tempo dall' ultima volta che aveva messo piede in quella bettola puzzolente di morte e sudore testicolare che era il Sister Margaret. Quella sera aveva proprio bisogno di una bella sbronza, ed eventualmente di qualche scazzottata per rianimare l'animo, magari se qualche dolce donzella avesse notato il ritorno del suo bel faccino avrebbe potuto finalmente sopperire all'astinenza prolungata che la sua adorabile mogliettina gli stava imponendo.
AH! Niente di meglio che un luogo di perdizione e tentazione per risollevare l'animo!
Appena svoltato l'angolo il mercenario si ritrovò davanti una scena inaspettata:
- Ma che cazzo?! Mi prendi per il culo?! Ehi! Dico a te so che mi senti! Come cazzo ti è venuta un'idea del genere?! – L'irriverente Wade cerca invano di puntare il dito verso l'autrice ma lei prosegue con la scena ignorandolo bellamente.
Davanti agli occhi di Deadpool una coda immensa che partiva dal vicolo dal quale aveva appena svoltato fino ad entrare nel locale da cui proveniva musica a tutto volume. Sui muri fuori i poster di una band lo guardavano.
- Ah! Però! La cantante è davvero un gran pezzo di...-
- Che ci fai qui!?- Il mercenario si voltò dietro di se, a quanto pareva la sua sfortuna non aveva finito di giocare con lui: Spiderman se ne stava a testa in giù appeso ad un lampione ed anche se indossava la maschera poteva sentire il suo sguardo rimprovero su di se.
- Ehi! Calmati lo so che stai pensando. – Wade osserva Spidey, come lo chiamava affettuosamente lui, calarsi giù ed atterrare con un tonfo davanti a lui.
- Non sarai venuto qui per prendere qualche taglia, vero? – Gli punta il dito sul petto con fare accusatorio.
- In verità, pensavo proprio di spassarmela stasera se vuoi unirti a me anche se visto che il locale è conciato come il luogo di una messa nera non so quanto possa piacerti. –
Senza dire nulla il ragno prese a scrutare Deadpool;
La realtà era che Peter da diverso tempo non stava bene, per nulla. Da quando era ritornato in vita ed aveva accettato le scuse di Wade per averlo ucciso senza sapere che lui era Peter Parker migliaia di domande ed un opprimente senso di vuoto lo aveva attanagliato facendolo fuggire il più possibile nelle sue battaglie e ronde quotidiane, talvolta anche senza Deadpool.
Non che non volesse avere a che fare con lui, ma per qualche strana ragione non voleva rimanere troppo a lungo con in sua compagnia; tutta quella faccenda della vita senza scopo lo aveva devastato e se pur involontariamente lui ne era la causa e non sapeva se essergli grato per avergli involontariamente mostrato una verità su sé stesso o meno.
Ed in verità era più propenso per la prima opzione ma la cosa per qualche ragione lo imbarazzava parecchio.
Era stata una casualità il fatto di beccarlo fuori dal locale, stava cercando spasmodicamente una sfida ed all'improvviso l'aveva visto e si era preoccupato.
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Il fiume
Cerita PendekPeter respirava come se stesse per annegare, tutto il dolore di quei giorni era come se stesse scorrendo in un fiume di emozioni che sovrastava tutto il suo essere. La sensazione delle mani di Wade sul suo corpo e la sua vicinanza, la sua così peric...