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Ci preparammo per iniziare il combattimento.

<<Giuliette, cerchiamo di lavorare insieme. Dobbiamo batterli uno ad uno, poiché uno scontro contro tutti e tre assieme sarebbe troppo rischioso e molto stupido.>> mi disse Kendo, sottolineando la parte del "molto stupido", visto che sapeva del mio carattere solitario, anche se ci conoscevamo da poco. <<Tranquilla, sei tu quella delle strategie. Lascio a te il comando, ma voglio dare una lezione al biondino.>> dissi e feci un mezzo ghigno. Kendo sospirò <<Come vuoi tu>> poi mi guardò con sguardo serio <<ma controllati.>> Sapevo benissimo di non potermi controllare. Sbuffai. Era un po' il mio modo di annuire.
<<Ora, ragazze>> iniziò di nuovo la arancione entusiasta <<io ho un piano.>> E così ci espose la sua idea.

La palestra era predisposta con delle rocce qua e là che la rendevano un piccolo labirinto. Sicuramente la posizione più adeguata in quella situazione era dall'alto.

<<Vince la squadra che stende due componenti di quella avversaria!>> dopo qualche minuto si sentì rimbombare la voce del professor Vlad dagli altoparlanti. Io mi coprii le orecchie per quanto aveva parlato forte. <<Pronti...Via!>>

La prova era iniziata.
<<Andiamo ragazze.>> dissi alle altre per poi procedere a passo svelto tra le rocce nella palestra.

Shiozaki si metterà sicuro in alto per cercarci con i suoi rampicanti. Lei è la prima da mettere fuorigioco.

Camminammo a passo svelto, quando sentii qualcosa alle mie spalle avvicinarsi.
<<Ci ha trovate.>> sussurrai a Kendo e feci un cenno d'intesa a Kodai. La ragazza dai capelli neri toccò la roccia davanti a noi, che si rimpicciolì per farci passare dall'altro lato. La fece ritornare alla sua dimensione naturale e proseguimmo.

Iniziai a correre nella direzione da cui veniva il rumore dei capelli di Shiozaki. Kendo e Kodai mi stavano dietro.

Stavo per svoltare un angolo velocemente, quando intravidi la ragazza in tunica bianca e con i capelli a liane davanti a noi.
Mi appiattii contro la parete per non farmi vedere.
<<Ferme.>> dissi alle altre appena arrivarono. Feci un respiro profondo.<<Ora tocca a me->> stavo per creare la stasi temporale con il mio Quirk, quando Kendo mi bloccò il polso.
<<Aspetta.>>
<<Che c'è ora?>> chiesi confusa.
<<La situazione è troppo tranquilla.>> disse pensosa lei.
<<Sarà che sono degli idioti a lasciare Shiozaki da sola.>> affermai seccata.
<<Se sprechi energie ora dopo non potremmo servirci della stasi.>> sembrò non ascoltare per niente il mio commento. Sbuffai ancora. Prendere ordini non è mai stato il mio forte.
<<Devi aspettare.>> mi disse autoritaria e io lasciai perdere il fatto della stasi.

<<Il piano è cambiato.>> affermò Kendo.
<<Che?!>> forse urlai e sinceramente nella mia testa suonava molto meglio di come lo dissi.
<<Giuliette, tu vai a cercare Monoma e Awase.>> mi puntò il dito indice contro, senza dunque alcuna possibilità di obiettare sulla sua decisione.
<<Kodai tu segui Giuliette da lontano e senza farti vedere, la aiuterai indirettamente per non farli fuggire o riorganizzarsi.>>
Yui annuì.
<<E tu?>> chiesi, non capendo dove volesse arrivare. <<Non puoi battere Shiozaki.>> evidentemente la stavo sottovalutando, ma era meglio non correre rischi.
<<La terrò impegnata per non far trovare voi due.>> sorrise <<Non preoccuparti.>>
<<Non sono preoccupata.>> distolsi lo sguardo e feci una smorfia che non capii bene nemmeno io.

Comunque andai insieme a Kodai per trovare gli altri due.

Svoltai angoli su angoli, saltai rocce, corsi per non so quanto tempo nei corridoi di roccia ma di Awase e Monoma nemmeno l'ombra.
Mi fermai dal correre.
<<Non è possibile che sono spariti!>> urlai e strinsi i pugni dal nervisismo. <<Quei due non mi sfuggiranno!>> diedi un pugno alla parete alla mia sinistra, frantumandola senza nemmeno spostarmi.
<<Giuliette? Non ti sembra di esagerare un po'?>>
Sussultai. Non avevo mai sentito Yui parlare, mi stupii sentendo la sua voce per la prima volta.
<<Scusami>> mi girai verso di lei che mi guardava interrogativa <<è solo che mi dà fastidio il fatto che Monoma si voglia prendere gioco di me.>> continuai.  Indurii la mascella. Non ne potevo più dei suoi giochetti.
<<Mi dà sui nervi!>> avevo urlato troppo, ma andava bene così. Se mi aveva sentita, allora sapeva cosa lo attendeva. Alla fine mi ero sfogata, avevo la mente lucida e calma per combattere.
<<Bene... continuiamo a cercarli.>> dissi. Mi girai e proseguii.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 18, 2021 ⏰

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I Hate You, but I Love You ~Neito MonomaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora