Creepy Game: Un antico rito babilonese

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Quarta, inquietante modifica per la nostra CreepyPasta! Questa volta è toccato a deliartemisia sconvolgere la storia. Pronti a leggerla?

***

Avete mai giocato a Marco Polo? 

No? Non lo conoscete? È un gioco molto in voga in Giappone e negli U.S.A.. Vi racconto brevemente le sue regole: si svolge in piscina, una persona assume il ruolo di Marco e a occhi chiusi deve catturare coloro che interpretano il ruolo di Polo. 

Quando un giocatore dice: Marco! Gli altri devono rispondere: Polo! 

Parte la caccia, ops! Il gioco. 

Il Polo che viene catturato diventa il nuovo Marco. 

Ma attenzione!

Chi ha il ruolo di Marco è costretto a rimanere nella piscina, seppur volesse uscirne non può farlo completamente, una piccola parte del corpo deve rimanere in acqua.

Ma chi di voi ne conosce veramente le origini? Nessuno di voi? 

Allora lasciate che vi narri la storia di un rito antico, potente ed esoterico che si perde nella notte dei tempi: l'invocazione alla dea babilonese delle acque salate e degli oceani, Tiāmat. 

Se con i vostri amici avete un desiderio comune e siete certi, in assoluto, che il vostro legame sia saldo, allora potrete eseguire il rito per invocare la dea

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Se con i vostri amici avete un desiderio comune e siete certi, in assoluto, che il vostro legame sia saldo, allora potrete eseguire il rito per invocare la dea.

Sappiate che la possibilità di sopravvivenza sono scarse poiché un gruppo di persone deve rischiare la vita per un comune desiderio e ogni membro del gruppo per i compagni.

Infatti pochi hanno il coraggio di invocare la dea perché consapevoli che la natura umana è egoista.

Tiāmat non ama i mortali che la disturbano per un nulla, se si sente offesa, se la fate spazientire, se dimostrate paura, andrete incontro alla sua ira e, ripeto, a morte sicura. Siete avvertiti! 

Ora per il rito vi occorrerà:

- un abito di seta azzurra, va bene anche una camicia da notte. 

- sale fino,

- candele o lampade a olio,

- un pugnale, 

- il vostro sangue. 

Vi recherete in un'ampia distesa d'acqua a mezzanotte, dovrete essere minimo in quattro persone, ma se sarete più numerosi, dividerete equamente i compiti. 

Una ragazza indosserà l'abito azzurro e avrà il ruolo di Marco. Dovrà essere disposta ad essere posseduta da Tiāmat, ma non potrà esprimere nessun desiderio. State tranquilli, forse lei avrà una possibilità di salvezza, anche se alcune di loro sono impazzite, almeno così si racconta. 

Gli altri tre avranno il ruolo di Polo e si divideranno i compiti. 

Uno accenderà le candele o le lampade, un altro getterà il sale in acqua. Poi si disporranno attorno a Marco, l'ultimo si procurerà un ferita alla mano e così farà ai suoi compagni. Quando il sangue entrerà a contatto con l'acqua, alzerete le mani al cielo e poi le immergerete recitando la formula di invocazione a Tiāmat: العب معنا تيامات استجب دعواتنا ( pronuncia: aleabu maeana tayamat 'astajibp daeawatina), che significa: gioca con noi, Tiāmat, esaudisci la nostra preghiera. 

La temperatura si abbasserà e ogni apparecchiatura elettronica cesserà di funzionare. Sentirete sulla pelle una gelida brezza che porterà con sé una voce che vi sussurrerà: inchinatevi alla mia presenza. 

Voi obbedirete abbassando il capo e la prescelta si immergerà nell'acqua per pochi secondi e quando ne uscirà Tiāmat sarà fra di voi. I suoi occhi saranno bianchi e la sua voce non avrà nulla di umano. 

Quando la dea vi chiamerà dovrete rispondere sicuri: sono qui! Altrimenti qualcosa di oscuro vi catturerà portandovi sul fondo dell'acqua. 

Il rito durerà circa un'ora. Potrete spostarvi per non farvi catturare, ma non fatevi prendere dal panico, uscire dall'acqua vi sarà fatale: una schiera di granchi comparsi dal nulla vi attaccherà smembrando il vostro corpo. 

Se riuscirete a sfuggirle e rispetterete tutte le regole finalmente la dea sarà disposta ad assecondare la vostra richiesta. Dunque voi dichiarerete all'unisono il vostro desiderio, mi raccomando di non cedere alla paura e di dimostratele rispetto. 

Ma se qualcosa non andasse per il verso giusto? 

Non avrete il tempo di pentirvi di aver voluto sfidare la sorte invocando la dea degli oceani e delle acque salate perchè sarete divorati. Ma state tranquilli la prescelta tornerà in sé, senza alcun ricordo di ciò che è accaduto nell'ora precedente o forse avrà solo l'orribile consapevolezza di non sapere che fine abbiano fatto i suoi amici. 

Siete ancora disposti a giocare? Allora state attenti… 

-Marco!

-Polo!

...


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