Agente Shield 013- Avengers

Capitolo 6~

Mi sono svegliata con un cigolio di una porta e mi sono subito svegliata pensando che fosse qualcuno che stesse entrando, invece era solo Tony che stava uscendo dalla porta del bagno
-Buongiorno Angel, come stai?-
-Bene-
-Dobbiamo tornare a casa, sono tutti preoccupati e hanno anche bisogno di aiuto per una probabile missione-
-Va bene, andiamo- ho detto mettendo le scarpe e prendendo il giubbino
Siamo andati in macchina e ha iniziato a guidare verso casa, ma mi ero accorta che la sua espressione facciale aveva lasciato spazio ad una faccia preoccupata.
-Che succede?-
-Ci stanno seguendo-
-Che cosa?!-
-La macchina nera dietro di noi non ci ha mai lasciati da quando c'è ne siamo andati dal motel-
-Che facciamo?-
-Non lo so, non ho nemmeno la tuta, facciamo finta di nulla-
-Ok...-

Tony ha continuato a guidare senza pensare alle macchine dietro,a ad un certo punto, mentre stavamo facendo un tratto di strada più isolato, è spuntata un'altra macchina davanti e ci siamo dovuti fermare per forza.
-Lascia scendere me, provo a parlarci per vedere che vogliono- ha detto lui
-Sta attento-
Ho visto che si avvicinata con le mani sulla testa e ha iniziato a parlare, ma poi quando si è avvicinato lo hanno stordito con un teaser sul fianco e lo hanno sparato alla gamba.
A quel punto sono corso fuori dalla macchina e ho colpito una guardia al centro del torace scaraventandolo a un 5 metri più avanti, ma qualcuno mi ha subito sparato con un tranquillante e sono svenuta.

Quando mi sono svegliata ero in una cella e avevo uno strano collare lampeggiante al collo, mi sono guardata intorno e Tony non c'era. Mi sono alzata e mi sono avvicinata alla porta e ho guardato fuori, c'era un uomo e aveva le chiavi e sulla spalla aveva anche un simbolo dell'Hydra...forse quando li abbiamo spiati ci avevano visti.
Ho provato ad attirare la sua attenzione e si è avvicinata
-Che cosa volete?- gli ho chiesto incazzata
-Voi.-
-Noi?-
-Ci avete spiati no? E ora vi faremo quello che meritate-
-Dov'è Stark?!-
-Si stanno già occupando di lui- ha detto ghignando e andandosene

Ho iniziato a camminare avanti e indietro per la cella dando a volte anche qualche pugno o calcio alla porta, ma senza i miei poteri non potevo fare niente.
Ma poi ho pensato e mi sono accorta di avere ancora la mia uniforme addosso, ho iniziato a frugare per le tasche e ho trovato un piccolo attrezzo di ferro che forse poteva aiutarmi a forzare quel collare, così mi sono seduta di spalle alla porta e ho iniziato a maneggiarlo e dopo un po sono riuscita a levarmelo.
Sono andata vicino la porta e l'ho buttata a terra, ho iniziato a correre per i corridoi e davanti a me ho visto 5 guardie corrermi in contro, così le ho colpite con una bolla di stasi e li ho lasciati fluttuare.

Ho continuato a correre e sono arrivata ad una cella, ho guardato dentro e c'era Tony, ho buttato a terra quella porta e mi sono avvicinata. Era legato ad un tavolo, con un panno a bloccargli la bocca e tutto intorno al suo reattore aveva dei tagli, molto profondi da cui usciva un sacco di sangue
-Tony? Mi senti? Per favore...- ho detto piangendo
Ho alzato la testa e ho visto che il suo braccio era collegato ad una flebo, lo stavano drogando.
Gliel'ho tolta, l'ho prsso e ho corso fuori passando per la finestra, ho corso più velocemente possibile fino ad arrivare ad una strada, mi sono guardata intorno e ho visto in lontananza New York, non eravamo molto lontani; ho ripreso a correre fino ad arrivare alla torre e l'ho lasciato in infermeria.

Ma io non avevo ancora finito, avevo ancora in una questione in sospeso.
Sono ritornata a quella base Hydra, incazzata nera, e l'ho sfondata e ho ammazzato tutti con i miei poteri, e se avrebbero di nuovo toccato Tony avrei ucciso tutti i restanti seguaci dell'Hydra.

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