Incipit

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Nella lontana terra di Skyrim, l'esercito degli invasori stava mietendo sempre più vittime. 

Tutti oramai si erano arresi alla supremazia della malvagità, quando riecheggiò nella distanza un rumore di passi sempre più incalzante. Dal profondo nord, l'esercito imperiale si stava recando sul campo di battaglia, per cercare di salvare qualche vita.

"Dobbiamo muoverci, non possiamo lasciare tutte quelle persone in balia alla furia omicida degli oppressori!" disse un soldato a cavallo, esortando gli altri a proseguire per il cammino impervio. "Avanti, verso la gloria! Con o senza il leggendario sangue di drago, difenderemo il nostro popolo!"

L'esercito aveva infatti provato a recarsi in una località, ai limiti del mondo conosciuto, per provare ad allearsi col Sangue di Drago, le cui gesta sono ancora fonte di miti e ammirazione. L'eroe aveva preferito non immischiarsi con un popolo di cui non conosceva nè nome nè potere.

"Non riesco a credere alla ferocia di questi uomini, sembrano come marionette condotte alla morte dalla morte stessa, questo fenomeno non è di umana comprensione!" "Possiamo solo impiegare tutte le nostre forze, se gli dei non ci saranno avversi, riporteremo le teste di questi occupatori alla sede reale" ,rassicurò un altro soldato, "che sia di monito e motivo per opporsi al male!"

L'esercito avversario sembrava voler raggiungere il santuario dei Draconiani, dove era custodita la pergamena sacra; tra le sue righe, infatti, si narrava di una fanciulla con una voce fuori da questo mondo, in grado di risvegliare i desideri delle persone e di farli ardere, come un fuoco perenne. In mano alla persona sbagliata, questo strumento poteva rivelare le origini della ragazza ed esporla al fato crudele. 


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