Il risveglio

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Tra le urla strazianti delle vittime e il furore degli aggressori, sopraggiunse un canto, una voce che fece quasi fermare il tempo.

"Dovahkiin, Dovahkiin..

Naal ok zin los vahriin
Wah dein vokul mahfaeraak ahst vaal!
Ahrk fin norok paal graan
Fod nust hon zindro zaan
Dovahkiin, fah hin kogaan mu draal!"

Questa lingua arcana risvegliò nel cuore della fanciulla il desiderio di raggiungere l'eroe. L'anima e il sague da drago del giovane iniziarono a ribollire dal desiderio di seguire quella voce, che così disperatamente lo evocava. L'ultimo Sangue di Drago aveva a lungo messo da parte la volontà di combattere il male, perchè qualcosa gli aveva spento quello che aveva dentro, sembrava un sempice umano a tutti gli effetti.

Come mosso da un senso di giustizia non quantificabile, non ci volle molto prima che il paladino arrivasse nella città di Helgen, dove si trovavano i nemici. Al suo arrivo, le porte erano già state sfondate e tutte le sacerdotesse rapite dagli assalitori, alla ricerca della pergamena sacra.

"Non avrete mai accesso al tesoro affidatoci dagli dei, lo difenderemo con la vita!" La stessa ragazza fece riecheggiare nel suo cuore quella canzone di cui non conosceva nè parole ne significato, perchè sentiva che il suo eroe stava per salvare tutti.

"Sangue di Drago! Ti abbiamo cercato a lungo, ma non ti abbiamo mai trovato!" disse qualche sopravvissuto delle truppe imperiali. "Me ne rendo conto, per questo non mi sono fatto trovare. Avevo represso in me qualsiasi impulso di intervenire, ma questa voce mi ha agito contro ogni mia volontà e mi ha condotto da voi. Ora ho bisogno del vostro aiuto per difendere ciò che il tempio custodisce." "Andando a Nord, dovresti trovare i rapitori e le sacerdotesse del tempio, noi ti copriremo le spalle! Non abbiamo tempo da perdere!

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