cap.2 "NEW YORK TIMES"

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La sveglia suonò alle 8 in punto, come ogni mattina, mi alzai dal letto per andare a preparare la mia solita colazione, un buon the ai frutti rossi con dei biscotti. I miei preferiti, i Cookies.

La giornata non prometteva nulla di buono, uscii sul terrazzo per osservare il cielo e tutto ciò che vidi fu un mantello triste e spento, non c'era spazio nemmeno per un raggio di sole. Mi rassegnai ad accendere la radio che almeno avrebbe potuto rallegrarmi un po'.

"Oggi brutto tempo a New York! Durerà per tutto il week-end, speriamo in un miglioramento nella mattinata di lunedì. Previsto piccolo uragano in arrivo, pertanto si consiglia di non allontanarsi troppo e rifugiarsi in casa. Per oggi è tutto. Passiamo la linea ai gossip, James."

Mamma mia, nulla di buono neanche in radio, speravo i gossip fossero interessanti almeno quel poco da trattenermi per i prossimi dieci minuti a tavola finendo nel frattempo il the. Quello era sempre stato il mio argomento preferito.

"Emma Watson e Principe Harry, nuova storia in arrivo? Che ne sarà di Selena Gomez? Si parla di un matrimonio a breve con Zedd.
Fan il delirio per l'arrivo del cantante c- zzzz zzzzz zz"
Mannaggia, non prendeva bene l'antenna, probabilmente per il brutto tempo. Peccato proprio nel mio argomento prediletto.

Mi alzai dal tavolo per andare a comprare il New York Times come ogni mattina nell'edicola in fondo alla strada, all'incrocio col parco. L'avrei letto nel pomeriggio rilassandomi sulla mia solita panchina, ma in dubbio se andare al parco o stare a casa per l'allarmante uragano decisi di iniziare a leggerlo prima di preparare il pranzo e pulire casa, così da potermi aggiornare sui gossip che non avevo potuto, a mio malgrado, sentire.
Ma non se..

"Buongiorno, il New York Times per favore"

"Mi spiace signora, oggi sono finiti prima del solito"

"E questo per quale motivo?"
Stava andando tutto storto quella mattina ed erano solo le 9.30!

"Per quanto strano possa sembrare, delle ragazzine erano in fila per acquistarlo già dalle 7.30 di stamattina. Non mi chieda il perché"
Mi rispose lui con un mezzo sorrisetto.
Ma che strano, il NYT non è per ragazzine. Non mi aspettava altro che tornare a casa delusa ringraziando l'edicolante.

Alquanto strano, e non troppo piacevole.
Amareggiata, decisi di passare nel pomeriggio all'edicola più avanti, intanto mi rassegnai a spazzare casa e preparare il mio pranzetto delle 12.30 con spaghetti alla bolognese, mi piace molto il cibo italiano.

Nell'attesa di avere il mio New York Times, tra una spadellata e l'altra pensavo a quali fossero potute essere le notizie gossip che mi ero persa cercando di fantasticare su chi fosse la star che mandava in delirio le "fan", così chiamate.

Non so se fosse la noia di quella mattina o qualcosa di più serio con un motivo fondato ma quella frase mi fece un certo effetto, ritrovarsi addirittura a delirare per un cantante non mi sembrava eccessivo come invece poteva sembrare a qualunque altra mente adulta o anziana, io al contrario lo trovavo piacevole.

Almeno un input positivo lo avevo ricevuto quella mattina.

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