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Mi preparo con un outfit veramente indecente ma non mi importa, voglio solo vedere Ethan. Mi incammino verso il bar con una strana sensazione addosso, come se fossi osservata o seguita da qualcuno, inizio a sentire dei passi dietro di me proprio quando la strada diventa meno luminosa, aumento il passo, quasi corro.
Sfinita mi giro, vedo che c'è un uomo di mezza età che mi sta seguendo ed  esordisce con: "ammazza oh, c'hai n' bel culo quando corri me fai toccà?"
Sto tremando corro via, ma lui mi segue continuando a fare apprezzamenti sul mio corpo che mi fanno tremare dallo schifo e dalla paura. Nella corsa inciampo su un sasso e riesce a raggiungermi gridando "che voi fatte scopà qua?" fortunatamente sono vicina al bar quindi inizio ad urlare a squarciagola. Lui fa per mettermi una mano sulla bocca e una nella mia intimità quando cade a terra, qualcuno lo sta menando. Vedo la folta chioma di Ethan, poi i suoi occhi da cerbiatto, li riconoscerei anche nella più oscura delle selve, l'uomo si mette in fuga ed Ethan corre verso di me.
E: Carly, cazzo, cosa ti ha fatto? stai bene?
dice con le lacrime agli occhi
non riesco a rispondere, sto avendo un attacco di panico, lui capisce e mi porta a casa sua. Fa di tutto per tranquillizzarmi, è così carino, è davvero preoccupato per me. Quando finalmente riesco a calmarmi gli spiego come si sono susseguiti i fatti e lui mi abbraccia dicendomi che sono stata molto coraggiosa. Mi sono mancate le sue grandi braccia che mi avvolgono, il suo profumo e i suoi capelli in faccia.
C: Ethan mi hai salvato la vita, non so cosa sarebbe successo se non ci fossi stato tu, non credo che ti ringrazierò mai abbastanza.
E: Carly, hai già fatto tanto per me.
Comunque il motivo per cui ti avevo chiesto di uscire era quello di scusarmi infinitamente per averti riattaccato e risposto male, mi sono sentito uno schifo dopo quello che ho fatto..
C: Ethan davvero non preoccuparti, è stato un attacco d'ira capita a tutti, in realtà anche io devo chiederti scusa per essermi intromessa troppo nei tuoi fatti personali.
E: ciò mi ha fatto capire quanto tu davvero tenga a me, e non posso che ringraziarti.
Parliamo fino a mezzanotte del più e del meno, ci è mancata la nostra vicinanza.
Ethan ad un certo punto si zittisce e inizia a guardarmi con quello sguardo da cucciolo che mi manda fuori di cervello, io ricambio lo sguardo, ammetto che ci stiamo divorando con gli occhi tra tutti e due..
C: Ethan, adesso posso sapere cosa avevi?
E: i miei genitori stanno passando un brutto periodo e non vanno molto d'accordo quindi mi sono un po' chiuso in me stesso, e ho trascurato te e la band.
Lo abbraccio senza dire nulla, sa che ho compreso.
C: sarò sempre al tuo fianco.
E: va bene se ti porto in un posto anche se è tardi?
C: certo
Dopo 15 minuti di auto siamo su una collina, Ethan stende un asciugamano e mi invita ad accomodarmi. Siamo molto vicini, la mia testa è poggiata sopra al suo petto, sento battere il suo cuore. Stiamo osservando le stelle è una cosa spettacolare...
Ethan si alza a sedere e dice...

*spazio autrice*
Ciao ragazzi, ho voluto dedicare questo capitolo ad un tema molto importante che purtroppo caratterizza la nostra società, la violenza sulle donne e il catcalling, la mia è una storia inventata ma ogni giorno ci sono ragazze che si ritrovano davvero nella stessa situazione di Carly.
Ho voluto caratterizzare a fondo ogni emozione provata da Carly in quel momento in modo che si possa anche solo provare a comprendere l'esasperazione che ci affligge in quei determinati momenti.

E se fosse...amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora