Io voglio te.

Non mi interessa più.

I giorni passavano e io ero rinchiusa in casa come un uccello in gabbia.

Leggevo e scrivevo storie, ero entrata del tutto nel mio mondo, dove ero libera di amare, fare ciò che volevo...ma ogni volta mi toccava ritornare alla realtà, così dura...

La mia quarantena si interruppe quando mio padre una sera invitò a cena un suo caro amico e la sua famiglia.
Quella cena non era casuale: mio padre e questo suo amico volevano che io e suo figlio Peter ci sposassimo, lo venni a scoprire quando durante la cena mio padre disse:"Allora caro genero spero ti piaccia la cena, mia figlia è una brava cuoca ti tratterà come un re..."
Dopo quelle parole la forchetta mi cadde a terra, gli occhi mi si riempirono di lacrime ma le trattenni.

Peter, era un ragazzo alto, capelli boccolosi e castani e occhi verdi, era molto carino ma io non lo amavo, io non volevo un matrimonio con qualcuno che non amavo! Non volevo vivere una vita infelice!

Parlai con mia madre, le chiesi di parlare con papà per convincerlo a cambiare idea, ma fu inutile, mia madre, aveva paura di mio padre, così l'unica cosa che mi disse fu:"Ascolta tuo padre, tutto quello che fa lo fa per il tuo bene."

Mandai delle lettere alle mie sorelle ma non ebbi subito risposta.

Piansi, mi disperai ma poi persi la speranza, ogni sforzo era inutile, ero costretta a sposarlo.

Tre giorni prima del matrimonio le nostre due famiglie si unirono in una grande festa e fu in quella occasione che parlai con Peter.

P."Mary, ti va di fare una passeggiata?"
Annuii.

Uscimmo e iniziammo a parlare.
P."So che sei terrorizzata da tutto ciò, lo sono anche io, siamo solo due ragazzi, ma l'unica cosa che posso dirti è che non sono un uomo violento..."

Io."Ok."

P."Spero che anche se non ci amiamo, magari conoscendoci potremmo costruire un qualcosa insieme."

Io."Si."

Era tutto inutile, non mi interessava più, ne di lui, ne del futuro...
Ci sposammo e andammo a vivere nel suo grande palazzo.