~Capitolo 11~

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Mi svegliarono i suoi passi sulle scale

<<Guarda stanno parlando di te>> disse ridendo porgendomi il suo telefono

<<Laila O'Brien ormai scomparsa da 3 settimane, di lei non ci sono tracce ,è sparita la sera del 18 marzo , la madre sta fornendo informazioni ai detective in cerca di qualche indizio circa la sua scomparsa. La polizia sospetta si un caso collegabile alle sparizioni avvenute in precedenza>> disse il giornalista del Telegiornale

Mi tolse lo scotch dalle labbra <<Ti odio bastardo >>urlai dimenandomi

<<Non sei contenta? Sei diventata famosa>> disse ridendo <<adesso vado a lavoro ,fai la brava>> disse per poi rimettermi lo scotch.

Passò un altro giorno, ma aver sentito quelle notizie al tg mi fece rendere conto che oggi fosse il mio compleanno , sentii i suoi passi , era tornato a casa ..poco dopo entrò in cantina entusiasta

<<auguri piccola Laila oggi diventi più grande e matura, compi 20 anni , hai visto che me lo sono ricordato!?>>  gli feci segno con le mani di togliermi lo scotch

<<grande! Wow! Auguri a me>> esclamai sarcastica

<<esprimi un desiderio>> disse lui inginocchiandosi difronte a me

<<è troppo banale desiderare la tua morte, bastardo omicida?>> gli dissi guardandolo intensamente negli occhi con aria di sfida

<<si, decisamente scontato>> disse appoggiandosi una mano sotto il mento

<<allora dimmi il tuo vero nome>> dissi seria 

<<posso farti un regalo migliore>> disse accarezzandomi il viso

<<se intendo quello...no , non farò sesso con te>> dissi furiosa  spostando la sua mano

<<ma già lo hai fatto e non ti è dispiaciuto>> disse con un sorrisetto

<<ma lì era diverso...>> dissi sbuffando

<<ah si certo, perché prima credevi di averlo fatto col tuo amato cugino, ma si dà il caso che lo hai fatto con me>>

<<è stato un grande errore>> dissi vergognata

<<dimmi una cosa... eri vergine vero?>> chiese serio

<<co- come lo sai ?>>chiesi piena di vergogna

<<non era così difficile da intuire, stavi conservando la tua verginità per lui , non ti facevo così romantica , ma adesso puoi stare tranquilla , con me puoi farlo senza sentirti in colpa>>

<<non voglio!!>> esclamai con fermezza

<<oh si che vuoi>> mi tirò per i piedi e mi portò al centro della stanza , prese un coltellino dalla tasca e tagliò con fretta le corde intorno le caviglie

<<ti prego lasciami>> lo pregai urlando

<<dai fai la brava, non farmi arrabbiare>> disse bloccandomi le mani, avevo paura di cos'altro poteva farmi quindi cercai di non fargli notare la mia agitazione.

Iniziò a togliermi i pantaloni, poi toccò a quella maglia ormai logora e sporca , rimasi solo in intimo, portò i miei polsi sopra la testa bloccandoli con la sua mano ed iniziò a baciarmi il collo con foga , fece scendere l'altra mano sul mio seno

<<dai rilassati , non fare così , goditi il tuo regalo>> sussurrò al mio orecchio

<<ok..>> dissi con voce strozzata , iniziò pian piano a scendere, si fermò con le labbra sugli slip e con la mano li abbassò , mi spalancò la gambe e iniziò a leccarmi gli interni coscia senza distogliere lo sguardo da me che cercavo in tutti i modi di non guardarlo

<<guardami Laila>> ordinò con voce dolce e sensuale staccandosi per un attimo , appena lo guardai si tuffò in mezzo alla gambe e iniziò a leccarmi , inarcai la schiena spostando la testa all'indietro , i miei occhi rotearono all'indietro e la bocca si aprì in una smorfia di piacere

<<brava bambina>> disse lui col suo solito sorrisetto compiaciuto <<che ne dici di andare di sopra?>>

Feci un cenno di approvazione con la testa e subito dopo mi caricò in braccio, ancora con i polsi legati, e mi portò sul suo letto

Liar //Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora